MARCOLONGO, Roberto
Ana Maria Millán Gasca
Nacque a Roma il 24 ag. 1862 da Giovanni e da Giuditta Borghi.
Iscrittosi al corso di laurea in matematica presso l'Università di Roma, studiò con G. Battaglini [...] M. Bottasso e Burali Forti, introduce e mostra le possibilità di applicazione delle omografie vettoriali, un tipo di trasformazione lineare fra vettori, che costituisce un'alternativa ai calcoli vettoriali di altri autori, come W. Gibbs. Una seconda ...
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PICCAMIGLIO, Giovanni
Enrico Basso
PICCAMIGLIO, Giovanni. – Nacque a Genova in data imprecisata, presumibilmente tra il 1410 e il 1420. Come risulta da un atto del notaio Antonio Fazio (ASGe, Notai [...] registrati da lui stesso e da una serie di atti notarili, ce lo presenta pienamente inserito nella corrente di trasformazione che il mondo economico genovese nel suo complesso stava attraversando nei cruciali anni a cavallo della metà del XV secolo ...
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MALFATTI, Bartolommeo (Giovanni Battista Bartolommeo)
Giandomenico Patrizi
Nacque a Mori, presso Rovereto, da Giacomo, sarto, e da Domenica Modena, il 25 febbr. 1828. Le difficoltà economiche della famiglia [...] che in esso coesistevano storia, geografia e, a un certo momento, etnografia), ma nel complesso segnò la graduale trasformazione del M. in geografo, ufficialmente sanzionata dalla cattedra di ruolo di geografia a partire dal 1870.
In Germania, come ...
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DEL GIUDICE, Brenno
Marina Grassetto
Figlio di Vincenzo e di Giuditta Zuanelli, nacque a Venezia, secondo di sei fratelli, il 23 nov. 1888. A Venezia frequentò la regia accademia di belle arti dal 1901 [...] 1928 e '29 per la realizzazione di un acquedotto e di una scuola elementare per 450 alunni a Pellestrina, e la trasformazione degli edifici pubblici di Favaro Veneto e di Chirignago (Venezia).
Verso la fine del terzo decennio e in quello seguente il ...
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CANAL, Giovanni Battista
Luigi Menegazzi
Figlio di Fabio e di Maria Soardi, nacque a Venezia il 10 sett. 1745.
Fabio, nato nel 1701 a Venezia, figlio naturale del nobile Paolo Emilio di Vincenzo e di [...] e troppo disinvolto, rimane quello dell'ultimo Settecento al quale nuocciono l'incapacità di rinnovamento o di trasformazione e le pressanti, continue richieste dei committenti. Non riesce neppure il tentativo, peraltro poco convinto, di un ...
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IACOPO da Varazze
Carla Casagrande
La data di nascita di I. risale probabilmente al 1228 o al 1229. Il luogo, come testimonia il toponimico che gli viene attribuito nelle fonti, "Iacopus de Varagine", [...] governo secolare e sui modelli del rector e del civis cristiano; concludono l'opera tre parti dedicate, la prima alla trasformazione di Genova da sede vescovile a sede arcivescovile, le altre due alla rassegna in ordine temporale dei vescovi e degli ...
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CALLAS, Maria
Marco Beghelli
CALLAS, Maria (Sophie Cecelia Anna Maria Kalogeropoulos)
Nacque a New York il 2 dicembre 1923 da Georgios (George) Kalogeropoulos, farmacista di scarse ambizioni, e da Evangelia [...] demolire il comune apprezzamento per le donne ‘in carne’, diffondendo un nuovo gusto per il corpo slanciato; quella trasformazione radicale nell’abbigliamento e nei gesti (ispirata alla Audrey Hepburn di Vacanze romane) che catapultò ‘la Divina’ sui ...
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BENTIVOGLIO, Giovanni
Gaspare De Caro
Nacque in Bologna il 15 febbr. 1443, unico figlio di Donnina di Lancellotto Visconti e di Annibale, il protagonista delle lunghe lotte in difesa della autonomia [...] al massacro, su richiesta del D. li espulsero o li imprigionarono.
Il pericolo corso dai Bentivoglio accelerò il processo di trasformazione politica già iniziato, sia perché il B. non tollerò più alcun limite al proprio potere e venne assumendo anche ...
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LA MALFA, Ugo
Roberto Pertici
Nacque a Palermo, il 16 maggio 1903, da Vincenzo e da Filomena Imbornone.
Il padre era appuntato di Pubblica Sicurezza; la madre, proveniente da famiglia agiata, anche [...] citati, ricordiamo: La politica economica in Italia, 1946-1962, a cura di L. Magagnato, Milano 1962; Per la società in trasformazione una sinistra nuova, Roma 1965; Ideologia e politica di una forza di sinistra, Milano 1968; G. Dorso e la classe ...
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GUGLIELMO Gonzaga, duca di Mantova e del Monferrato
Raffaele Tamalio
Paola Besutti
Secondogenito di Federico II, primo duca di Mantova, e di Margherita Paleologo, marchesa del Monferrato, nacque a [...] fra i quali l'edificazione della chiesa palatina di S. Barbara. Sotto la supervisione vigile di G. il palazzo si trasformò, da un insieme di edifici non aggregati, in un corpo unico e armonico, nelle intenzioni del principe immagine del proprio ...
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trasformazione
trasformazióne s. f. [dal lat. transformatio -onis, der. di transformare «trasformare»]. – 1. L’atto, l’azione o l’operazione di trasformare, il fatto di trasformarsi o di venire trasformato, che comporta un cambiamento, per...
trasformabile
trasformàbile agg. [der. di trasformare]. – Che si può trasformare: una poltrona t. in letto; un’autovettura t., la cui carrozzeria si può trasformare da aperta a chiusa. In matematica, si dice di ente (funzione, equazione, ecc.)...