DEL GIUDICE, Vincenzo
Francesco Margiotta Broglio
Nacque a Trani (Bari) il 17 ag. 1884 da Domenico, che vi si era trasferito dalla natia Andria per esercitarvi l'avvocatura in quella che era allora [...] che interessavano la grande maggioranza degli Italiani, e proponendo un ordine del giorno che impegnava il partito "a compiere la trasformazione degli istituti giuridici dello Stato da quel che oggi sono in istituti giuridici e in uno Stato che siano ...
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DINA, Giacomo
Paola Casana Testore
Nacque a Torino il 24 apr. 1824 da Raffaele e Regina Vitta, secondogenito di quattro figli: Stella, primogenita, Emilio e Giuseppe. La famiglia faceva parte della [...] e S. Anau. Essi avevano accettato le condizioni poste dagli emancipazionisti cattolici e laici, cioè una trasformazione preventiva in campo sociale, culturale e religioso degli ebrei, quale necessaria premessa alla concessione dell'emancipazione ...
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GHERARDI, Bernardo
Raffaella Zaccaria
Nacque a Firenze il 29 dic. 1390, nel quartiere S. Croce, gonfalone Ruote, da Bartolomeo di Gherardo e da Simona di Vieri Scali. Il padre apparteneva a un'antica [...] politico caratterizzato dall'accentramento del potere da parte del Medici e del suo partito e quindi da una trasformazione istituzionale dello Stato: all'interno di questi processi il G. rivestì un ruolo determinante, divenendo - nonostante la sua ...
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CORSI, Cosimo Barnaba
Giacomo Martina
Di famiglia marchionale, nacque a Firenze il 10 giugno 1798 da Giuseppe Antonio e da Maddalena dei conti della Gherardesca.
Ammesso tra i paggi di Elisa Bonaparte [...] lorenese nel 1859, ebbero copie oggetto soprattutto il regime dei conservatori, gli istituti cioè sorti dalla trasformazione di antichi monasteri contemplativi e destinati all'educazione femminile e all'assistenza ospedaliera, con vita comune, abito ...
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FIESCHI, Gian Luigi
Osvaldo Raggio
Nacque a Genova da Sinibaldo "comes Lavaniae" (quondam Gian Luigi seniore, ramo di Torriglia e Savignone) e Maria Grosso Della Rovere (figlia di Bartolomeo del ramo [...] sulle qualità degli attori e sulle relazioni interpersonali. Un processo che, si è detto, può essere letto come trasformazione dell'élite dirigente genovese, con l'emarginazione delle famiglie "feudali" e l'emergere prepotente di un'alleanza di ...
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GRIPPA, Giuseppe
Antonello Pizzaleo
Nacque a Napoli nel 1744, da Francesco e Antonia Bonanni.
Mancano notizie precise sulla sua prima formazione e la gioventù. Annoverato tra gli allievi di A. Genovesi [...] che il baronaggio fosse un baluardo contro il dispotismo e auspicando l'abolizione della giurisdizione feudale unita a una trasformazione dei feudi in allodi; abbandonò infine l'idea - peraltro già criticata dal G. - d'una eversione della feudalità ...
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GAETANI, Costantino
Massimo Ceresa
Nacque a Siracusa nel 1568 (come dimostrato da J. Ruysschaert contro quanti fissavano la data al 1560) dal marchese di Sortino, Barnaba, senatore della città, e da [...] 1640, il G. tentò un'altra iniziativa per ottenere fondi, scrivendo a Richelieu e a Mazzarino per proporre la trasformazione dell'istituzione in casa di studi francesi, che avrebbe funzionato insieme da seminario e da scuola di archeologia. Anche ...
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FOÀ, Pio
Chiara Ambrosoli
Nacque a Sabbioneta il 26 genn. 1848 da Cesare e da Enrichetta Rabbeno. Dopo aver frequentato il liceo "Beccaria" a Milano, nel 1866 seguì volontario Garibaldi nei cacciatori [...] in Archives italiennes de bìologie, XXXIII [1900], pp. 83-86; Sulla produzione delle piastrine del sangue e sulla trasformazione fibroadenoidea della milza, in Archivio per le scienze mediche, XXXIX [1915-16], pp. 317-361); esegui rilievi citometrici ...
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BROGGI, Luigi
Paolo Favole
Nacque a Milano il 6 maggio 1851. Allievo di Camillo Boito all'Accademia di Brera, dal 1879 esercitò la professione di architetto, con studio a Milano. Tra il 1884 e il 1890 [...] Broletto, terminato il 30 giugno 1902 (Ornato Fabbriche, cart. 260); restauro ed ampliamento del settecentesco palazzo Bellini a Novara, trasformato in sede della Banca popolare (progetto del 1903; lavori tra il 1904 e il 28 ott. 1907; fu aggiunto il ...
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MALUSARDI, Edoardo Antonio
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Nacque il 30 ag. 1889, da Giovanni e da Maria Molteni, a Lodi, dove trascorse l'adolescenza; abbandonati gli studi dopo la licenza elementare, cominciò a lavorare come operaio [...] di stampa della sezione monzese. Il legame col mondo del combattentismo non resistette, tuttavia, a lungo: ostile alla trasformazione dell'ANC in partito, il M. si dimise dalle cariche dirigenziali in occasione del congresso nazionale di Napoli ...
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trasformazione
trasformazióne s. f. [dal lat. transformatio -onis, der. di transformare «trasformare»]. – 1. L’atto, l’azione o l’operazione di trasformare, il fatto di trasformarsi o di venire trasformato, che comporta un cambiamento, per...
trasformabile
trasformàbile agg. [der. di trasformare]. – Che si può trasformare: una poltrona t. in letto; un’autovettura t., la cui carrozzeria si può trasformare da aperta a chiusa. In matematica, si dice di ente (funzione, equazione, ecc.)...