GRASSALEONI, Girolamo
Susanna Falabella
Di questo pittore ornatista ferrarese non è nota la data di nascita, che dovrebbe però situarsi poco oltre la metà del Cinquecento sulla base delle indicazioni [...] Farnese di Parma, voluto da Ranuccio I e ricavato nell'ala occidentale del palazzo della Pilotta, con la trasformazione della precedente sala d'arme, i cui lavori architettonici furono diretti prima da Giovan Battista Aleotti, e successivamente ...
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PETRINI, Antonio
Lucia Longo Endres
PETRINI (Pedrini), Antonio. – Nacque a Lasino nella pieve di Calavino (nei pressi di Trento) nel 1620 o nel 1621.
L’ipotesi di una provenienza trentina dell’artista [...] aula unica con cappelle laterali, coro e transetto appena accennato. Lo stesso schema sarebbe stato ripreso nella trasformazione barocca della Augustinerkirche (chiesa conventuale degli agostiniani; 1688-91) a Würzburg, andata distrutta nel 1824 e di ...
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CAMILLIANI, Camillo
Francesco Neri Arnoldi
Figlio dello scultore fiorentino Francesco, s'ignorano l'anno di nascita e il periodo di formazione, svolto presumibilmente nella bottega paterna, sebbene [...] l'appartenenza al C. della stessa tribuna di S. Giovanni di Malta in Messina, sorta nel corso del piano di trasformazione e ampliamento della chiesa seguito al ritrovamento in loco delle reliquie dei martiri Placido e compagni nel 1588.
Per detta ...
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GRASSI, Ernesto
Piergiorgio Donatelli
Nacque a Milano il 2 maggio 1902 da Giovanni Battista e da Caterina Luce. Compì gli studi nella città natale, dove fu allievo di P. Martinetti ed entrò in contatto [...] del pensiero del filosofo tedesco con l'attualismo gentiliano.
Tuttavia questa fase fu presto superata da un'importante trasformazione di prospettiva. Il pensiero di Heidegger, infatti, doveva condurre il G. a respingere la caratterizzazione dell ...
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DUDOVICH, Marcello
Francesca Zannoni
Figlio di Antonio e di Elisa Cadorini, nacque a Trieste il 21 marzo 1878. Ricevette la prima formazione nell'ambiente dell'intelligencija triestina fin-de-siècle, [...] esentato dalla leva, riprese a lavorare per Ricordi con cui non aveva mai interrotto la collaborazione. Ma la rapida trasformazione della società lo trovò incapace di interpretare gli avvenimenti con la stessa incisività di prima. Migliorò invece l ...
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GAROGLIO, Pier Giovanni
Clara Stella
Nacque a Firenze il 10 luglio 1900 da Diego, critico e poeta, e da Amelia Foà. Conseguita la maturità classica, si laureò in chimica pura presso l'Università di [...] rivolti ai settori tecnico-applicativo, socio-economico e chimico-analitico. Svolse esperienze su nuovi sistemi di trasformazione delle olive, dando validi suggerimenti circa l'impiego dell'acciaio inossidabile nonché sull'influenza dei sistemi di ...
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DELLA VALLE, Antonio
Maurizia Alippi Cappelletti
Nacque a Soccavo, presso Napoli, il 13 febbr. 1850.
Si laureò in medicina e chirurgia nel 1873, Poi in scienze naturali nel 1874, infine in scienze fisiche [...] anche nella sistematica della intricata famiglia dei Didemnidi, di cui descrisse la migrazione della colonia, la trasformazione del tessuto ectodermico quando la coda si riduce nella metamorfosi, i movimenti delle appendici ectodermiche nelle larve ...
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GALASSI, Filippo
Fabrizio Di Marco
Nacque a Roma il 7 febbr. 1856 da Luigi, professore di patologia medica, e da Clotilde Cicognani. Studiò all'Archiginnasio romano e alla Scuola di applicazione per [...] in successivi studi avallò le concezioni del Buls e di C. Sitte (Sugli odierni criteri edilizi con speciale riguardo alla trasformazione di Roma, in Ann. della Soc. degli ing. e arch. ital., XX [1905], pp. 177-199; Considerazioni sull'architettura e ...
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CAVALLARI, Aristide
Silvio Tramontin
Nato a Chioggia (Venezia) l'8 febbr. 1849, iniziò gli studi nel seminario di quella diocesi, trasferendosi poi in quello di Venezia verso la fine del corso teologico [...] che fossero mantenuti i comitati parrocchiali, alle dirette dipendenze del parroco, come suoi collaboratori nell'apostolato; curò la trasformazione delle sezioni giovani nei vecchi circoli della gioventù cattolica, più sicuri in quanto a dottrina e a ...
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DE ROSSI, Giovanni Antonio
Maria Assunta Bardaro Grella
Figlio di Lazzaro, nacque a Roma l'8 genn. 1616 (Spagnesi, 1964, p. 15) e fu avviato agli studi, che poi ultimò al Collegio Romano, dal padre, [...] andarono dal 1650 al 1673. Presentavano un duplice aspetto: il restauro e la riunificazione delle proprietà Altieri e la trasformazione di varie case in un unico palazzo nobile.
Nominato architetto dell'ospedale del Ss. Salvatore ad Sancta Sanctorum ...
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trasformazione
trasformazióne s. f. [dal lat. transformatio -onis, der. di transformare «trasformare»]. – 1. L’atto, l’azione o l’operazione di trasformare, il fatto di trasformarsi o di venire trasformato, che comporta un cambiamento, per...
trasformabile
trasformàbile agg. [der. di trasformare]. – Che si può trasformare: una poltrona t. in letto; un’autovettura t., la cui carrozzeria si può trasformare da aperta a chiusa. In matematica, si dice di ente (funzione, equazione, ecc.)...