FAVA GHISILIERI, Paolo Patrizio
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Piacenza il 22 dic. 1728 dal conte Scipione Statore e da Angiola Maria Facci, che erano entrambi patrizi bolognesi.
Ultimati gli studi [...] , divenne congregazione di Pubblica Beneficenza, gestita da un organo collegiale laico: il F. ottenne nel 1808 la sua trasformazione in una congregazione di Carità, che lui stesso presiedette, coadiuvato dal prefetto e dal podestà di Ferrara.
Con la ...
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BONVICINO, Costanzo Benedetto
Aldo Gaudiano
Nacque a Centallo (Cuneo), da genitori agiati, nel 1739. Laureatosi in medicina a Torino nel 1765, entrò nel Collegio dei medici nel 1778, il che non gli [...] a causa di ciò, la specie cambiasse notevolmente le sue caratteristiche; non si soffermava sulle cause profonde di questa trasformazione, ma questo sarebbe stato pensiero prematuro per la scienza biologica del tempo. In Storia di quattro persone che ...
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CUOMO, Ignazio
Giuseppe Fiengo
Di questo architetto, operoso a Napoli nel sec. XVIII, non si conoscono i dati anagrafici.
La sua notorietà è legata, quasi esclusivamente, alla realizzazione di una delle [...] natura.
Contemporaneamente, il C. fu impegnato, a Napoli, nell'arredamento dell'appartamento del Di Lecce (1746), nella trasformazione della residenza di Gaetano De Roberto a Chiaia (1748), nella ristrutturazione di quella di Gennaro Corletti sempre ...
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BELLARDI, Luigi
Maurizia Alippi Cappelletti
Nacque a Genova il 18 maggio 1818, nipote del botanico Carlo Ludovico Bellardi. Avviato alla carriera della pubblica amministrazione, fu per tre anni presso [...] come fosse avvenuta la successione dei molluschi dall'era terziaria al neozoico, individuando alcune cause della trasformazione degli organismi in alcune delle variazioni fisiche ambientali, avvenute sulla Terra dal terziario al quaternario. Per ...
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PIETRO di Oderisio
Stefano D’Ovidio
PIETRO di Oderisio. – Non si conosce la data di nascita di questo scultore romano, appartenente alla famiglia di marmorari degli Oderisi e attivo nella seconda metà [...] ’Oderisio sembra aver svolto un ruolo da protagonista tra i marmorari romani della seconda metà del Duecento, contribuendo alla trasformazione dell’opus Romanum in opus Francigenum (Claussen, 1990).
Fonti e Bibl.: Monferini, P. d’O. e il rinnovamento ...
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LEIGHEB, Claudio
Alessandra Favino
Nacque a Fano il 20 ag. 1848 da Giovanni e da Gabriella M. Leonardi, entrambi attori.
Il padre (nato a Venezia nel 1812, morto a Sebenico nel 1866), probabilmente [...] che fu del teatro di L. Pirandello.
Attivo in anni di rapido sviluppo della drammaturgia borghese e di trasformazione della struttura delle compagnie, nel corso della sua carriera esperì l'intera gamma delle possibilità che il ruolo comico ...
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FAELLI, Ferruccio
Bruno Cozzi
Nacque a Parma il 5 nov. 1862, da Narciso, medico, e da Carolina Naudin. Laureatosi nella scuola di medicina veterinaria della sua città nel luglio del 1885, fu per un [...] e oggi invece ritenuti di primaria importanza nel settore agricolo. Il suo sforzo in questo settore fu teso a trasformare il minuto allevamento di animali da cortile in una operazione tecnica redditizia se condotta con criteri razionali e coadiuvata ...
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EUSTOCHIO, Lorenzo
Franco Bacchelli
Di questo umanista si hanno pochissime notizie, tutte riguardanti il breve volgere di anni che va dal 1482 al 1488.
Probabilmente l'E. fu veneziano di famiglia secretarile [...] sociale, che prende volentieri le difese, prima di esaltare la propria attività, di quei vecchi "mercatores" deprecanti la trasformazione sempre più frequente della mercatura in usura e che poi reagisce con passione al disprezzo che tutta una classe ...
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BATTISTI, Pietro (Pietro Battista)
Romana Guarnieri
Nacque nella prima metà del sec. XVII; scarse sono le notizie che abbiamo sulla sua vita. Fu predicatore dell'Ordine dei frati minori e scrisse una [...] tal rinunzia (al libero arbitrio), si assorbisce in Dio, e del tutto perduta in sé, resta nella volontà di Dio sommamente trasformata e deificata".
Bibl: G. M. Mazzuchelli, Gli Scrittori d'Italia, II, 1, Brescia 1758, pp. 539 s.; G. B. Vermiglioli ...
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FOTTICCHIA, Nello
Milo Julini
Nato a Orvieto il 1° genn. 1884 da Gioacchino e da Zelinda Pelegi, si laureò in zooiatria presso la scuola superiore di medicina veterinaria di Napoli il 26 luglio 1905, [...] La disciplina della produzione dei formaggi di pecora, Roma 1937; La zootecnia siciliana anche in rapporto alle necessità della trasformazione fondiaria, in Atti del Convegno per lo studio e l'esame dei problemi agricoli siciliani, Roma 1937, pp. 68 ...
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trasformazione
trasformazióne s. f. [dal lat. transformatio -onis, der. di transformare «trasformare»]. – 1. L’atto, l’azione o l’operazione di trasformare, il fatto di trasformarsi o di venire trasformato, che comporta un cambiamento, per...
trasformabile
trasformàbile agg. [der. di trasformare]. – Che si può trasformare: una poltrona t. in letto; un’autovettura t., la cui carrozzeria si può trasformare da aperta a chiusa. In matematica, si dice di ente (funzione, equazione, ecc.)...