GILARDONI, Pietro
Giuseppe Stolfi
Figlio di Domenico e di Francesca Mariani, nacque il 18 ott. 1763 a Puria (ora comune di Valsolda), sulla sponda comasca del lago di Lugano, per tradizione secolare [...] nella provincia: l'ospedale di Busto Arsizio, oggi palazzo municipale (1824), e quello di Vimercate (1828), in seguito ampliati e trasformati; e l'ospedale di Varese (1831), in parte demolito e adattato a residenza. Anche in questi casi il G. operò ...
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CAVALLINI, Francesco
Antonella Pampalone
Mancano documenti sul luogo di nascita di questo scultore, nato secondo alcuni a Bissone, circa il 1640 (Donati, 1939), secondo altri a Carrara (Pascoli, 1736). [...] maggiore della chiesa (Drago-Salerno, 1967, p. 64); questo lavoro, oggi di difficile identificazione per una ulteriore trasformazione dell'altare stesso, dovette procurargli una fama maggiore. Lo dimostra sia la sua iscrizione all'Accademia dei ...
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PADOVA, Goliardo
Francesco Franco
PADOVA, Goliardo. – Nacque a Casalmaggiore (Cremona) il 3 luglio 1909, da Rienzo e da Demetria Teresa Perini.
Si diplomò nel 1930 al Regio Istituto d’arte di Parma, [...] primi lavori sembrano guardare soprattutto al clima della secessione viennese (si vedano il progetto per una Cabina di trasformazione elettrica e la Tomba Aroldi-Ferrari del cimitero di Casalmaggiore) mentre altri, quali gli studi per alcuni pannelli ...
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LIBON (Λίβων)
P. Romanelli
Architetto greco, di Elide, che Pausania (v, 10, 3) ricorda esplicitamente come autore del grande tempio di Zeus a Olimpia. Il periodo della sua attività è indicato dalla data, [...] dorico, pur raggiungendo entro i limiti di questi la forma più armonica e perfetta. L'interno della cella subì una trasformazione quando Fidia (v.) vi collocò la statua colossale crisoelefantina di Zeus da lui scolpita (v. anche iktinos).
Bibl.: Th ...
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Città degli USA (3.833.995 ab. nel 2008), nella California meridionale. Sorge presso la costa dell’Oceano Pacifico, in una regione pianeggiante, soggetta a terremoti, chiusa a N da una catena di monti [...] .763 nel 1980: è stata quindi sempre interessata da un rapido e costante incremento, legato anzitutto alla trasformazione del territorio circostante, conquistato all’agricoltura con grandiose opere d’irrigazione, all’essere la città punto terminale ...
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LONDRA (XXI, p. 448) - Architettura e urbanistica
Pia Pascalino
I problemi della ricostruzione postbellica non colsero di sorpresa le autorità inglesi e gli organi competenti. Con un notevole vantaggio [...] è dipeso da un inevitabile scarto di tempi fra la completa realizzazione delle new towns e i più rapidi ritmi di trasformazione delle meccaniche economiche. A questi problemi oggi si risponde con un forte potenziamento delle new towns che in linea di ...
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Architettura, Regno di Germania
Manfred Luchterhandt
Tardoromanico come epoca
In Germania il regno di Federico II coincide con la fioritura del tardoromanico, che fino al 1250 ca., malgrado la conoscenza [...] alla facciata a doppia torre avviene gradualmente: a Xanten e Andernach il primo progetto di un coro occidentale a sala si trasforma in seguito in una facciata a doppia torre, e ancora a Limburgo sul Lahn e Merten sopra il portale d'ingresso ...
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ERINNI (᾿Ερινύς, Erinnys o Erīnys)
P. Mingazzini
In origine demoni maligni intenti a danneggiare l'uomo per puro spirito di malvagità, quali troviamo in tutte le religioni primitive e, come relitto, [...] o attorno alla vita ed in atto di slanciarsi contro il reo. Chi (poeta, pensatore, sacerdote) operò questa trasformazione (molto probabilmente fu Eschilo), fuse due concetti: quello della E. primitiva e quello del serpente che incorpora l'anima ...
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ALVINO, Enrico
Emilio Lavagnino
Architetto, nato a Milano il 29 marzo 1809; studiò prima a Napoli, ove fu poi attivo per tutta la vita, nell'Istituto di belle arti con Francesco Saponieri, uno dei principali [...] di S. Maria di Piedigrotta (1853),il palazzo Nunziante a Napoli e la cappella bizantineggiante annessa a quell'edificio, la trasformazione dell'ex convento di S. Giovanni delle Monache in sede dell'Accademia di belle arti (1861), la colonna onoraria ...
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ANTINORI, Giovanni
Paola Barocchi
Nato a Camerino nel 1734, studiò a Roma, dapprima alla Sapienza, poi architettura col marchese Girolamo Theodoli. Recatosi a Lisbona pregò il nunzio apostolico monsignor [...] contrastante nella sua grandiosa profusione di capitelli, cornici, colonne con l'impianto ogivale originario. A Roma curò la trasformazione del cortile di palazzo Doria in sala. da ballo per festeggiare l'imperatore Giuseppe II; l'abbellimento della ...
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trasformazione
trasformazióne s. f. [dal lat. transformatio -onis, der. di transformare «trasformare»]. – 1. L’atto, l’azione o l’operazione di trasformare, il fatto di trasformarsi o di venire trasformato, che comporta un cambiamento, per...
trasformabile
trasformàbile agg. [der. di trasformare]. – Che si può trasformare: una poltrona t. in letto; un’autovettura t., la cui carrozzeria si può trasformare da aperta a chiusa. In matematica, si dice di ente (funzione, equazione, ecc.)...