CHERUBINI, Giovanni
Gaetano Panazza
Nacque a Gottolengo (Brescia) il 16 sett. 1805 da Giambattista e da Maria Chiodi; studiò a Brescia, discepolo apprezzato dell'architetto R. Vantini e dell'architetto [...] nella duplice veste di insegnante e di principale, architetto della città. Da Mantova inviò a Brescia il progetto per la trasformazione del convento di S. Domenico a sede degli Ospedali civili (disegni, presso l'Archivio di Stato di Brescia, Mappe ...
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CUGINI, Antonio Matteo
Deanna Lenzi
Figlio di Biagio, falegname, architetto e topografo, nacque il 23 sett. 1677 a Reggio Emilia.
Secondo il Tiraboschi (1786) sarebbe stato allievo di Ferdinando Galli [...] architetto di corte a Modena, ufficio che mantenne sino al 1759. Per gli Este lavorò all'armeria ducale e attuò la trasformazione del teatro di corte situato in palazzo, ampliandolo e dotandolo di tre ordini di palchi e di locali di servizio mediante ...
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CAMBRAY DIGNY, Luigi de
Raffaele Romanelli
Nacque il 14 febbr. 1778 a Firenze da Francesco Ignazio e da Anna Taddei. Entrato nel 1794 come apprendista nella amministrazione finanziaria granducale, si [...] Lankheit, Der Tempel der Vernunft..., cit.).
Tra i lavori realizzati nel periodo della gestione francese si ricordano le opere di trasformazione del palazzo Sonnino, in via del Prato n. 38, eseguite dopo il 1808 (E Lumachi, Guida di Firenze, Firenze ...
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CASTELLUCCI, Giuseppe
Giuseppe Miano
Figlio di Luigi e di Maria Seri, nacque ad Arezzo il 28 aprile del 1863. Fu allievo degli architetti Crescentino Caselli e Vincenzo Micheli; proseguì successivamente [...] A. d'Orso di Tino di Camaino. la pulitura e il rinvenimento di affreschi e la stesura di un progetto di trasformazione della cappella della Neve in camera del Tesoro. Nel battistero di S. Giovanni ricostruì il fonte, tolto più tardi.
Nella chiesa ...
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FANTASTICI, Agostino
Marco Borgogni
Nacque a Siena nel 1782 da Bernardino e da Margherita Boddi.
Il padre Bernardino, da cui il F. apprese le prime nozioni d'architettura, dal 1771 al 1783 fu "maestro [...] ville e alla sistemazione di giardini: si segnala la sistemazione del quartiere nobile della villa di Enrico Ercolani e la trasformazione del palazzo dei conti d'Elci in Siena (nel taccuino Lavori di falegname ... si conservano i segni del portone d ...
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PAOLO
Antonio Milone
(Paulus). – Gli estremi biografici di questo marmoraro, attivo a Roma e nel Lazio nella prima metà del XII secolo, sono ignoti, né ne conosciamo il patronimico e l’ascendenza. Attraverso [...] (1119-24), che consacrò l’altare della basilica vaticana nel 1123 (de Blaauw, 1994). Dopo la radicale trasformazione della chiesa, due frammenti superstiti del recinto presbiteriale furono reimpiegati, per la preziosità della materia, nel pavimento ...
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EMENDABILI, Galileo
Annateresa Fabris
Figlio di Ludovico, artigiano del legno, e di Enrica Angioletti, nacque ad Ancona l'8 maggio 1898. Fece il primo apprendistato presso la bottega del padre, dove [...] sua essenzialità lineare, un complesso scultoreo in cui s'impone una deformazione espressionista, concepita non tanto come trasformazione a oltranza, bensì come visione scarna, sintetica. Le figure sono disegnate a grandi tratti per poter esprimere ...
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DONEGANI, Giovanni
Carlo Zani
Nato a Brescia nel 1753, fu avviato alla professione dal padre Giovanni Antonio; svolse un'intensa e molteplice attività costruttiva a Brescia e nel territorio dall'ottavo [...] edifici demanializzati, dei ponti e dei porti sui fiumi Oglio e Chiese, consulenze relative alle fortificazioni; progettò in particolare la trasformazione dei conventi di S. Gaetano in ospedale militare (1797), di S. Maria di Pace e di S. Caterina in ...
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GIULIO, Ignazio Antonio
Bruno Signorelli
Nacque a Torino da Carlo, medico, e Francesca Maria Ganna (Arch. di Stato di Torino, Riun., Insinuazione di Torino, 1816, libro 8, vol. III, cc. 889 s.) il 17 [...] (Bosio).
Nel 1772 si recava a Biella dove iniziava un lungo intervento, durato sino al 1797, volto alla trasformazione dell'antica chiesa medievale e quattrocentesca di S. Maria Maggiore per renderla più confacente al nuovo ruolo di cattedrale ...
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FIORAVANTI (Fieravanti), Bartolomeo
Adriano Ghisetti Giavarina
Figlio di Ridolfo, fratello di Fieravante e zio di Aristotele, nacque nel 1390 circa a Bologna, dove svolse la sua attività di scalpellino, [...] ancora legato ad una manualità medioevale, dalla quale non seppe (o non volle) staccarsi, forse senza capire la trasformazione del cantiere che stava avvenendo e che avrebbe fatto dell'architetto una vera e propria figura professionale.
Fonti e Bibl ...
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trasformazione
trasformazióne s. f. [dal lat. transformatio -onis, der. di transformare «trasformare»]. – 1. L’atto, l’azione o l’operazione di trasformare, il fatto di trasformarsi o di venire trasformato, che comporta un cambiamento, per...
trasformabile
trasformàbile agg. [der. di trasformare]. – Che si può trasformare: una poltrona t. in letto; un’autovettura t., la cui carrozzeria si può trasformare da aperta a chiusa. In matematica, si dice di ente (funzione, equazione, ecc.)...