CARLE, Giuseppe
Norberto Bobbio
Nacque a Chiusa di Pesio (Cuneo) il 21 giugno 1845 da Giuseppe e Maddalena Luciano, primo di tre figli, di cui il secondogenito Antonio ebbe fama come chirurgo. Compì [...] presentato sotto le mentite spoglie di un'antica sapienza italiana, mai esistita, il C., si rese conto della trasformazione che andavano compiendo le scienze sociali per effetto della diffusione del positivismo, che avvenne proprio negli anni in cui ...
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GENTILI, Scipione
Angela De Benedictis
Nacque nel 1563 a San Ginesio, nel Maceratese, figlio di Matteo, medico, e di Lucrezia Petrelli, entrambi di nobile famiglia.
Nel 1579 il padre lasciò San Ginesio, [...] vennero subito chiamati due giuristi, cui ne vennero aggiunti altri due prima del 1588. Proprio nel periodo precedente alla trasformazione in università, avvenuta solo nel 1623, punto di forza dell'Accademia fu sempre la facoltà giuridica, che ebbe ...
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BROGLIO, Emilio
Nicola Raponi
Nato a Milano il 13 febbr. 1814 da Angelo e da Giuditta Righetti, dovette seguire il padre, funzionario dell'amministrazione austriaca, trasferito più volte con la famiglia [...] nella convinzione che esso sarebbe servito a rafforzare l'esercito e ad arricchire la flotta, e a promuovere la trasformazione e il rinnovamento civile del paese: non possono essere "causa di ruina finanziaria", affermava il B., "quelle spese che ...
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GRAZIANI, Antonio Maria
Marcella Marsili
Nacque a Borgo San Sepolcro (oggi Sansepolcro), nell'alta valle del Tevere, il 23 ott. 1537 da Giulio e da Ludovica Sernada, entrambi di illustre famiglia. Ultimo [...] la subordinazione di un'arte laica alla Sede apostolica e, contro i principî della giurisdizione secolare, la trasformazione dei librai in sudditi del pontefice. La Repubblica condizionò quindi la pubblicazione dell'Indice alla totale soppressione ...
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CAMBIASO, Michelangelo
Maristella Cavanna Ciappina
Nacque a Genova il 21 sett. 1738 da Francesco Gaetano e da Maria Caterina Tassorello, maschio terzogenito dopo Giovan Battista e Carlo. Ascritto il [...] una richiesta perentoria di scarcerazione venne intimata da Napoleone stesso, che pretese anche la punizione degli antifrancesi e la trasformazione immediata del governo. Il Senato non poté che obbedire, e il 2 giugno furono inviati a Montebello il C ...
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GODI, Gaetano
Francesca Sigismondi
Nacque a Parma il 17 apr. 1765 da Anton Francesco e dalla contessa Antonia Nasalli. Quando, il 9 luglio 1788, si laureò in giurisprudenza nell'ateneo parmense e ottenne [...] del '31, la sua decisione fu interpretata come una presa di posizione contro l'allontanamento di alcuni colleghi e la trasformazione della sede dell'ateneo parmense in caserma per le truppe austriache.
Il 21 maggio 1848, ormai molto anziano, il G ...
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BUONDELMONTI, Filippo
Gaspare De Caro
Figlio di Lorenzo di Andrea e di Francesca di Giovanni Del Bene, nacque in Firenze il 3 ag. 1434. Si addottorò in diritto civile e canonico ed esercitò per qualche [...] il B. non fu soltanto un puntuale esecutore: egli viene ricordato anche come uno dei più ostinati sostenitori della trasformazione della preminenza cittadina dei Medici in aperta signoria e pare che fosse tra quelli che nel 1515 confortarono Lorenzo ...
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GALLI (Galletti, Galletto), Enrico
Isabella Lazzarini
Figlio di ser Oliviero di Enrico, padovano, nacque intorno alla metà del Trecento.
Non sappiamo molto della famiglia, che pure, se non fece parte [...] di G.B. Verci, a cura di G. Ortalli - M. Knapton, Roma 1988, pp. 56, 60; S. Collodo, Una società in trasformazione. Padova tra XI e XV secolo, Padova 1990, p. 293; D. Gallo, Appunti per uno studio delle cancellerie signorili venete del Trecento, in ...
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BOBBA, Marcantonio
Lino Marini
Figlio primogenito di Alberto, conte palatino, e di Margherita Santamaria, nacque a Casale, nel marchesato di Monferrato, agli inizi del Cinquecento; ma non si sa con [...] particolare le sollecitazioni che avevano già avuto modo di farsi sentire al concilio di Trento. Sarebbe occorsa una trasformazione, allora impensabile, del modo stesso di governare gli Stati nei quali quel duplice lavoro si svolgeva. L'inevitabilità ...
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DE RUGGIERO, Roberto
Achille De Nitto
Nacque a Roma, terzo di quattro figli, il 21 luglio 1875 da Ettore, professore di antichità classiche nell'università, di famiglia borghese napoletana, e da Eloisa [...] costituzione di usufrutto per tutelare l'erede soprattutto nei confronti di comportamenti omissivi e come proprio dalla sua trasformazione in obbligo legale si fosse poi generato il quasi usufrutto; Sul trattamento delle condizioni immorali e "contra ...
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trasformazione
trasformazióne s. f. [dal lat. transformatio -onis, der. di transformare «trasformare»]. – 1. L’atto, l’azione o l’operazione di trasformare, il fatto di trasformarsi o di venire trasformato, che comporta un cambiamento, per...
trasformabile
trasformàbile agg. [der. di trasformare]. – Che si può trasformare: una poltrona t. in letto; un’autovettura t., la cui carrozzeria si può trasformare da aperta a chiusa. In matematica, si dice di ente (funzione, equazione, ecc.)...