GIUGLARIS (Juglaris), Luigi
Andrea Merlotti
(Juglaris), Nacque a Nizza Marittima nel 1607, da famiglia che sembra appartenesse alla piccola nobiltà locale e che risiedeva nel Nizzardo almeno dal XVI [...] , in essi fu presente anche l'influsso del G. e della cultura gesuitica. Come notato da M. Viale Ferrero, la trasformazione delle navate del duomo di Torino in un'autentica galleria genealogica (con tanto di teoria di statue dei principi sabaudi ...
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LUCCHESINI, Cesare
Domenico Proietti
Nacque a Lucca il 2 luglio 1756, ultimo dei tre figli del marchese Francesco e di Maria Caterina Montecatini. Nel 1764, con i fratelli Girolamo e Giacomo (1753-1820), [...] a capo del dipartimento per la Pubblica Istruzione, fu consigliere di Stato e censore; in particolare curò la trasformazione dell'antica Accademia degli Oscuri (cfr. Maylender) in Istituto Napoleone.
Dopo il decennio napoleonico mantenne titoli e ...
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FARSETTI, Tommaso Giuseppe
Paolo Preto
Nacque a Venezia il 16 apr. 1720 da Anton Francesco e Bianca Morosini; la sua famiglia, aggregata alla nobiltà veneziana nel 1664, era molto ricca e poté assicurargli [...] (Alvisopoli 1829).
In lingua italiana scrisse numerose poesie, raccolte in un volume di Rime (Venezia 1776), il poemetto La trasformazione d'Adria (ibid. 1752; Parigi 1753), favola allegorica sull'origine di Venezia, lodata "per bellezza di lingua e ...
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GIRIBALDI, Alessandro
Massimiliano Manganelli
Nacque il 4 nov. 1874 a Porto Maurizio; trascorse la giovinezza tra Oneglia, Sanremo e Genova, al seguito del padre Raffaele, ufficiale nelle capitanerie [...] avesse ricevuto un'offerta da un grande editore.
Nei testi relativi al periodo della prigionia è possibile constatare una trasformazione della scrittura poetica del G., la quale diviene evidentemente più cupa, pervasa com'è da un profondo senso di ...
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FILOMARINO, Clemente
Toni Iermano
Nato a Napoli da Pasquale, quarto duca della Torre, e da Maddalena Rospigliosi il 6 apr. 1755, fu mandato a studiare presso il collegio "Nazareno" di Roma, dove ebbe [...] altri ancora alimentavano una poesia che mano mano cambiava a contatto con una società solcata sempre più da desideri di trasformazione. Il F., che F. Münter di passaggio nel salotto della duchessa di San Clemente conobbe e ricordò come "un cavaliere ...
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DANIELE da Capodistria
Maria De Marco
Nacque probabilmente a Capodistria nellaprima metà del sec. XIV.
In mancanza di altre notizie relative a D., non resta che fare riferimento al suo unico scritto [...] d'oro, argento, mercurio, le quali, manipolate secondo un laborioso processo, dovrebbero produrre la "medicina" operatrice della trasformazione delle sostanze comuni in oro. D. non afferma d'esservi riuscito; accenna vagamente ad una sua scoperta ...
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FERRETTI, Giovanni
Gemma Bracco Baratta
Nacque a Torino il 20 ott. 1885 da Alessandro e da Clone Rossi. Laureatosi in lettere e filosofia a soli vent'anni, iniziò l'insegnamento nel 1907. Dal '12 al [...] racconta il graduale e sorprendente distaccarsi del Leopardi dall'eloquenza poetica per approdare alla poesia pura, la miracolosa trasformazione dell'erudito nel poeta. La protezione del Giordani, che ebbe l'intuizione immediata del suo valore, e il ...
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EUSTOCHIO, Lorenzo
Franco Bacchelli
Di questo umanista si hanno pochissime notizie, tutte riguardanti il breve volgere di anni che va dal 1482 al 1488.
Probabilmente l'E. fu veneziano di famiglia secretarile [...] sociale, che prende volentieri le difese, prima di esaltare la propria attività, di quei vecchi "mercatores" deprecanti la trasformazione sempre più frequente della mercatura in usura e che poi reagisce con passione al disprezzo che tutta una classe ...
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DE ROBERTIS, Giuseppe
Graziella Pulce
Nato il 7 giugno 1888 a Matera da Domenico e da Maria Ruggieri, compì nella città natale gli studi ginnasiali e liceali. Nell'autunno del 1907, vinta una borsa [...] sviluppo dello stile, storia del muoversi della forma secondo appropriati e variabili motivi di continuità e di trasformazione del sentimento, della parola, della sintassi, della musica (Anceschi). Quel gusto alla "lettura" che il D. trovava ...
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DE LIBERO, Libero
Renato Bertacchini
Nacque a Fondi (ora in provincia di Latina) il 10 sett. 1903 da Francesco e da Cesira Faiola.
Della sua adolescenza e della prima giovinezza in provincia, "dentro [...] accorato che Mafai gettava sullo scempio del tessuto urbano della vecchia Roma consumato dal fascismo, era molto simile alla trasformazione dei luoghi e della gente della sua Ciociaria temuto dal De Libero.
Nonostante i ripetuti attacchi, le calunnie ...
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trasformazione
trasformazióne s. f. [dal lat. transformatio -onis, der. di transformare «trasformare»]. – 1. L’atto, l’azione o l’operazione di trasformare, il fatto di trasformarsi o di venire trasformato, che comporta un cambiamento, per...
trasformabile
trasformàbile agg. [der. di trasformare]. – Che si può trasformare: una poltrona t. in letto; un’autovettura t., la cui carrozzeria si può trasformare da aperta a chiusa. In matematica, si dice di ente (funzione, equazione, ecc.)...