contragradiente
contragradiènte (o contragrediente o controgradiente) [agg. Comp. di contra- e gradiente "che cammina al contrario"] [ANM] Si dice di variabili ui rispetto ad altre variabili xi quando [...] la forma: u₁x₁+u₂x₂+...+unxn si conservi invariante di fronte a trasformazionilineari sulle xi. ◆ [ALG] Rappresentazione c.: lo stesso che rappresentazione duale: v. gruppi, rappresentazione dei: III 122 b. ...
Leggi Tutto
In senso ampio e generico, ramo della matematica che studia lo spazio e le figure spaziali.
Cenni storiciL’antichità
- L’origine della g. è legata a concreti problemi di misurazione del terreno (nacque [...] di pertinenza della g. algebrica lo studio delle trasformazioni birazionali (tra varietà qualsiasi) e cremoniane (tra spazi lineari); la determinazione di caratteri e di enti invarianti per trasformazioni birazionali, quali la serie canonica e il ...
Leggi Tutto
Scienza che ha per oggetto lo studio dei fenomeni collettivi suscettibili di misura e di descrizione quantitativa: basandosi sulla raccolta di un grande numero di dati inerenti ai fenomeni in esame, e [...] da apportare ai dati (per es., eliminazione di errori o trasformazione di una o due variabili); d) calcolo di alcuni indici sintetici regressione in una teoria più ampia, detta dei modelli lineari generalizzati (J.E. Nelson e J.H. Wedderburn). ...
Leggi Tutto
Matematica
Definizioni
Si chiama e. un’uguaglianza tra due espressioni contenenti una o più variabili ovvero una o più funzioni o anche enti di natura più generale ( incognite dell’e.); se essa è soddisfatta, [...] d’urto, i cambiamenti di fase. La presenza della non linearità ha condotto a una struttura più complessa e più ricca non lineare, analizzabili con tecniche spettrali (basate su trasformazioni integrali) in due dimensioni spaziali, ha visto notevoli ...
Leggi Tutto
Parte della fisica che studia i processi macroscopici implicanti scambi e conversioni di calore; lo studio termodinamico, puramente fenomenologico, descrive i sistemi fisici con un numero limitato di parametri, [...] a uno B e poi da B ad A), si ha che in una trasformazione aperta la quantità QAB−LAB, a differenza di QAB ed LAB presi individualmente, dipende di Onsager:
[35] Lki = Lik.
L’ipotesi di linearità per le relazioni tra flussi e affinità non è valida per ...
Leggi Tutto
Anatomia
Ammasso di cellule epiteliali alla cui attività si deve la formazione di un tessuto.
M. dell’unghia L’ammasso di cellule dello strato onicogeno che si osserva in corrispondenza della radice dell’unghia [...] M. ortogonale
Tipo di m. che interviene nelle trasformazioni di coordinate cartesiane ortogonali, per il quale si ha − A−1 (dA/dt)A−1.
Soluzione dei sistemi di equazioni lineari
Il calcolo matriciale permette, tra l’altro, di esprimere, in modo ...
Leggi Tutto
Anatomia
Muscolo volontario o involontario che ha la funzione di tendere un organo o una formazione anatomica: t. del palato, contrae il palato molle; t. del tarso, nell’orbita, comprime i punti lacrimali [...] altri di covarianza. Per es., le N2 quantità Tik che si trasformano con la legge
Ti′k′=Tik ∂i xi′ ∂k′ intorno munito di un sistema di coordinate (xi), e xi0 le coordinate di P0. Gli elementi lineari
∂1P≡(1, 0, ..., 0), ∂2P≡(0, 1, 0, ..., 0), ...,
∂NP ...
Leggi Tutto
Biologia
In genetica, tratto di DNA che fa parte di un operone e condiziona la trascrizione dei geni strutturali immediatamente adiacenti (➔ operone).
Filosofia
In filosofia analitica, un’espressione [...] un assegnato o. lineare da A in B, mentre A e B sono lineari sullo stesso corpo. Un notevole risultato è il seguente: se A e Ó Px),
∃x Px ↔ Ó ∀x (Ó Px).
Gli o. descrittivi trasformano una forma enunciativa in un individuo. Tali sono, per es., l’o. ...
Leggi Tutto
Termine con cui è anche chiamata l'algebra combinatoria, disciplina che studia, piuttosto che le strutture algebriche classiche (gruppo, anello, corpo, ecc.), le strutture algebriche di tipo più semplice, [...] consta di funzioni sui naturali o sugli interi e la trasformazione è indotta da uno shift. Le iterazioni dello shift da contare. Alcuni esempi sono: quadrati latini, spazi lineari, poliomini, politopi, nodi. Inoltre, quanti elementi contiene ...
Leggi Tutto
Matematico italiano (Potenza 1863 - Napoli 1930). Discepolo di L. Cremona e di E. Battaglini, fu professore (dal 1885) nell'università di Bologna, poi (1893) in quella di Napoli. Continuatore dell'opera [...] di L. Cremona, diede importanti contributi alla teoria delle trasformazioni cremoniane; notevoli anche i suoi lavori sulle congruenze lineari e sui complessi bilineari di coniche, sulle superfici razionali del 5º ordine e sulle curve gobbe algebriche ...
Leggi Tutto
trasformazione
trasformazióne s. f. [dal lat. transformatio -onis, der. di transformare «trasformare»]. – 1. L’atto, l’azione o l’operazione di trasformare, il fatto di trasformarsi o di venire trasformato, che comporta un cambiamento, per...
tensore2
tensóre2 s. m. [lo stesso etimo di tensóre1]. – 1. In matematica, termine col quale inizialmente si è indicato il modulo di un vettore, successivamente passato a significare una generalizzazione del concetto di vettore, adatta per...