Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] materia ancora siciliana, e dunque provenzale, i poeti toscani aggiungono volentieri temi politici e morali, sviluppando quella tendenza della poesia amorosa a trasformarsi in meditazione morale, che era già implicita nella letteratura d’oc. Questo ...
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Scrittore e uomo politico (Milano 1842 - Roma 1898); arruolatosi nella spedizione Medici, che partì di rincalzo ai Mille, si batté a Milazzo e al Volturno (1860); più tardi partecipò alla guerra del 1866, [...] del Gazzettino rosa). Ma fu attratto soprattutto dalla politica: deputato di Corteolona (28 sett. 1873), sedette all'estrema sinistra e fu critico appassionato, spesso acre, della Destra, del trasformismo del Depretis e, soprattutto, del Crispi. La ...
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Ingegnere e uomo politico (Russi 1826 - ivi 1890), nel 1848 si arruolò volontario, partecipò alla difesa di Vicenza e, durante il governo della Repubblica romana, fu uno degli esponenti del movimento democratico [...] , le bonifiche, il riordinamento dei corpi tecnici, il miglioramento delle condizioni di vita dei lavoratori. Avverso al trasformismo, tornò all'opposizione nel marzo del 1883 e costituì con Cairoli, Crispi, Zanardelli e Nicotera la cosiddetta ...
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Nel parlamento, settori dell’emiciclo che sono a d. del presidente (il cui seggio è posto di fronte all’emiciclo stesso). Per estensione, insieme dei deputati che occupano quei settori e i partiti o i [...] da essi rappresentati. Il significato politico di d., nato insieme a quello di sinistra durante la Rivoluzione certo tempo l’opposizione, cessata con l’avvento del trasformismo e la connessa progressiva sparizione delle distinzioni tra i due ...
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Uomo di stato e patriota, nato il 13 gennaio 1813 a Mezzana Corti-Bottarone (Pavia) da un'agiata famiglia di agricoltori, morto a Stradella il 29 luglio 1887. Studente in legge all'università di Pavia, [...] a formare una nuova maggioranza con gli elementi più moderati dei partiti di destra e di sinistra, inaugurando così la politica del cosiddetto trasformismo, la quale fu ispirata non da semplici motivi di tattica parlamentare, ma da profonde ragioni ...
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SPAVENTA, Silvio
Enzo Tagliacozzo
Patriota e uomo politico, nato a Bomba (Chieti) il 10 maggio 1822, morto a Roma il 21 giugno 1893. Studiò nel seminario di Chieti e poi a Montecassino; nel 1843 venne [...] autorevoli teorici della Destra. Alcune sue prese di posizione politiche, come la tesi della proprietà e dell'esercizio legalmente da quello d'opposizione, e censurò il trasformismo inaugurato dal Depretis, che avrebbe trascinato la vita pubblica ...
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Il termine indica un complesso di fenomeni molto diversi fra di loro. Da parte di uno dei pochi studiosi italiani della c. è stato sottolineato che "intorno alla nozione di corruzione gravitano, con traiettorie [...] degli Stati Uniti all'inizio del 20° secolo (Benson, Maaranen, Heslop 1978), e da ultimo le trasformazioni subite dal sistema politico italiano nei primi anni Novanta del Novecento (Sapelli 1994).
Il grado quantitativo e qualitativo della c. si ...
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GIORNALE e Giornalismo (lat. diurnalis da diurnus "giornaliero"; fr. journal e journalisme; sp. diario, periódico e periodismo; ted. Zeitung e Zeitungswesen; ingl. newspaper e journalism)
Francesco FATTORELLO
Giulio [...] cui, siccome quel giorno, con l'uscita a Firenze della Gazzetta ufficiale, essa cessava d'essere "privilegiata", si trasformava in un quotidiano politico e il Casali si ritirava. Il 30 giugno diceva di scendere "in campo a difendere i grandi principî ...
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Il termine, che letteralmente significa "scienza dell'uomo" ha un diverso valore a seconda che venga usato nel senso filosofico o in quello scientifico.
Dal primo punto di vista, l'antropologia è la dottrina [...] normalmente, ma poi di solito si evolvono e si trasformano: può accadere che un arresto nello sviluppo ve le fissi col Ruiz Funes.
Bibl.: C. Lombroso e R. Laschi, Il delitto politico e le rivoluzioni, Torino 1890; C. Lombroso, L'uomo di genio ...
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FRANCIA
Lucio GAMBI
Florio GRADI
Enrico SERRA
Vittorio STELLA
Lionello VENTURI
(XV, p. 876; App. I, p. 620; II, 1, p. 969). -
Popolazione. - In base al censimento del 10 maggio 1954 la popolazione [...] -Sciari), ecc., ma tutte nell'ambito della Comunità.
De Gaulle proseguì nella sua opera di trasformazione radicale della fisionomia politica del paese. Fece approvare una legge elettorale con un sistema uninominale maggioritario a due turni, inteso ...
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trasformista
s. m. e f. e agg. [der. di trasformare] (pl. m. -i). – 1. Seguace del trasformismo, nel sign. biologico (sinon. di evoluzionista). Come agg., relativo al trasformismo: la teoria trasformista. 2. Chi pratica il trasformismo, in...
trasformismo
s. m. [der. di trasformare; nel sign. biologico, dal fr. transformisme]. – La tendenza a trasformare, a trasformarsi. In partic.: 1. In biologia, sinon. (non più in uso) di evoluzionismo. 2. a. Termine affermatosi nella pubblicistica...