BONFADINI, Romualdo
Bruno Di Porto
Nato ad Albosaggia, in Valtellina, il 17 sett. 1831, da Giovanni Battista e Marianna Carbonera, seguì gli studi classici a Milano, dove il padre rappresentava nella [...] nel 1886, dopo un'aspra competizione tra conservatori e progressisti. Non ricusò, tuttavia, nel quadro del diffuso trasformismo, di appoggiare il De Pretis. Atteggiamento più intransigente tenne nel confronti del governo Crispi. Alle elezioni del ...
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FIORE, Umberto
Giuseppe Masi
Nacque a Giampilieri (Messina) il 12 maggio 1896 da Giuseppe, ferroviere, e da Giovanna Tringali, casalinga. Dopo il terremoto del 1908 il padre lo inviò a Caltanissetta [...] meridionali, II (1978), pp. 126-138. Sulla sua attività politica in Sicilia cfr. G. Cerrito, Un esempio dì trasformismo politico meridionale: il movimento socialista messinese dalle sue origini al fascismo, in Movimento operaio e socialista, X (1964 ...
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CHIAVES, Desiderato
Luciana Duranti
Nato a Torino il 2 ott. 1825 da Carlo, ex ufficiale dell'esercito, napoleonico, e da Maria Vandiol, si era laureato in legge nel 1846, facendo poi pratica presso [...] .
Quando nel 1882 entrò in vigore lo scrutinio di lista, decise di astenersi dalle elezioni, anche in avversione al trasformismo sempre più in ascesa. Tuttavia nelle successive elezioni del 1886, portato dalla città di Torino, il 23 maggio rientrò ...
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QUAZZA, Romolo
Frédéric Ieva
QUAZZA, Romolo. – Nacque il 3 gennaio 1884 a Mosso Santa Maria (già provincia di Vercelli, oggi di Biella) da Fiorenzo e da Maria Maron-Pot.
Dopo gli studi liceali compiuti [...] dopo la fuga dell’Alberoni dalla Liguria, Firenze 1920; Idee e programmi del partito moderato alla vigilia del trasformismo, Padova 1925; Emanuele Filiberto di Savoia e Guglielmo Gonzaga, Mantova 1929; Margherita di Savoia duchessa di Mantova e ...
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NOBILI, Niccolò Onofrio
Gabriele Paolini
– Nacque a Firenze il 15 dicembre 1830 da Lino, patrizio fiorentino, e da Emilia Fontebuoni.
Studente delle Scuole pie fiorentine e della facoltà legale dell'ateneo [...] alla Repubblica (1837-1987), Firenze 1987, ad indicem; F. Conti, I notabili e la macchina della politica: politicizzazione e trasformismo fra Toscana e Romagna nell'età liberale, Manduria-Bari-Roma 1994, p. 47, 140; Guida ai fondi speciali delle ...
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BERGAMINI, Alberto
Alberto Monticone
Nacque a San Giovanni in Persiceto (Bologna) il 1° giugno 1871 da Luigi e da Gaetana Ansaloni, famiglia di modesta condizione. Diplomatosi nella locale scuola tecnica, [...] liberale, in funzione di una ripresa e rinnovamento del partito liberale monarchico e quindi in antitesi alle aperture e al trasformismo giolittiano, ebbe una importante funzione politica sino a'tanto che il clima e l'ambiente nel quale era sorto ...
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MISSIROLI, Mario
Roberto Pertici
– Nacque a Bologna, il 25 nov. 1886, da Giuseppe e da Amalia Baravelli, in una famiglia di piccola borghesia romagnola.
All’età di tre anni perse il padre: fu quindi [...] egli cercò di frenare l’apertura a sinistra e restò favorevole alla tradizione del centrismo: percepì con nettezza le trasformazioni che stavano avvenendo nel costume e nella cultura degli anni del boom economico, ma non riuscì ad adeguarvisi. Perciò ...
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BERTELLI, Luigi (Vamba)
Mario Barsali
Nato a Firenze il 19 marzo 1860 da Enrico, impiegato e possidente, e da Giuseppina Rossi, frequentò le scuole degli scolopi.
Mortogli il padre nel 1873, il B., terminati [...] anche didatticamente.
Narrava la storia di Gigino, disubbidiente e svogliato, che invidiava le formiche libere di bighellonare. Trasformato in formica, doveva imparare quali fatiche e obblighi imponessero a quegli insetti le leggi dei formicaio. Il ...
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TREVES, Claudio
Giovanni Scirocco
– Nacque a Torino il 24 marzo 1869, ottavo figlio di Claudio Graziadio, commerciante in tessuti, e di Susanna Valabrega.
Morto il padre nel 1875, fu cresciuto dalla [...] Treves, che non mancò di criticare anche la formazione del nuovo governo Giolitti, visto come un ennesimo esempio di trasformismo (Il voltafaccia, in Il Tempo, 31 ottobre 1903). Nonostante la sconfitta dei riformisti al congresso di Bologna dell ...
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GIOVAGNOLI, Raffaello
Raffaella Di Castro
Nacque a Roma, il 13 maggio 1838, da Francesco e Clotilde Staderini.
Il padre, Francesco, nato a Monterotondo nel 1810, magistrato, dopo aver preso parte attiva [...] anni dei governi Depretis fu collaboratore e redattore de La Tribuna, espressione dell'opposizione della "pentarchia" al trasformismo.
Per dieci anni il G. fu eletto consigliere comunale, per otto consigliere provinciale, per cinque legislature non ...
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trasformismo
s. m. [der. di trasformare; nel sign. biologico, dal fr. transformisme]. – La tendenza a trasformare, a trasformarsi. In partic.: 1. In biologia, sinon. (non più in uso) di evoluzionismo. 2. a. Termine affermatosi nella pubblicistica...
trasformabile
trasformàbile agg. [der. di trasformare]. – Che si può trasformare: una poltrona t. in letto; un’autovettura t., la cui carrozzeria si può trasformare da aperta a chiusa. In matematica, si dice di ente (funzione, equazione, ecc.)...