COMANDINI, Alfredo (Antonio)
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Faenza il 4 dic. 1853 da Federico e da Clementina Bonini, istitutrice privata. Battezzato come Antonio, avrebbe più tardi preso il nome Alfredo.
Dei [...] a cuore, quello della crisi delle istituzioni, paralizzate per l'assenza di partiti chiaramente definiti e quindi preda del trasformismo e del succedersi di maggioranze tenute insieme non dai principi ma dall'opportunismo dei singoli; a suo parere l ...
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BRIOSCHI, Francesco
Nicola Raponi
Nato a Milano il 22 dic. 1824 da Paolo e da Camilla Seblis, frequentò l'università di Pavia, laureandosi in ingegneria nel 1845. Alunno di A. Bordoni, si dedicò, anche [...] (al quale fu sempre legato e che si adoperò a tenere stretto al Depretis e ai gruppi moderati favorevoli al trasformismo) e altri deputati della Destra, incline a favorire l'esercizio privato delle ferrovie. Difatti le proposte formulate dalla ...
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SERENA DI LAPIGIO, Ottavio
Ennio Corvaglia
– Nacque ad Altamura il 18 agosto 1837 da Gennaro, avvocato e noto studioso di diritto ed economia, appartenente a un casato patrizio risalente alla fine del [...] Parole pronunziate il dì 23 ottobre 1877 all’Associazione Costituzionale di Terra di Bari, Trani 1877, p. 3); rifiutò il trasformismo, o ‘confusionismo’, in nome di una nuova identità di Destra e Sinistra; combatté, però, le proposte di perequazione ...
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INTONTI, Nicola
Silvio de Majo
Nacque ad Ariano Irpino il 9 dic. 1775 da Giuseppe Saverio, di nobile famiglia originaria di Lucera, e da Camilla Giannotti. Dopo gli studi giuridici entrò in magistratura, [...] La manovra non riuscì: Ferdinando II giudicò il suo programma pericoloso per la monarchia e l'effetto del più puro trasformismo. Il contemporaneo tentativo dell'I. di spingere il governo a presentare le dimissioni al sovrano fu respinto con fermezza ...
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BARZELLOTTI, Giacomo
Virginia Cappelletti
Nacque a Firenze il 7 luglio 1844. Conseguita la laurea, si dedicò all'insegnamento della filosofia. Ancor prima aveva cominciato a pubblicare saggi di argomento [...] raffronto delle teorie di S. Agostino e di Darwin. La tesi fogazzariana, che sosteneva l'"accordo tra la teoria del trasformismo e quella della creazione", trovò il B. del tutto consenziente (Fatini, Per la storia del problema religioso in Italia ...
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LORENZINI, Augusto
Dante Marini
Nacque a Roma il 21 apr. 1826 da Pietro e Angela Selvaggi, romani. Il padre era impiegato della direzione generale del Lotto e il L., conclusi a diciott'anni gli studi, [...] dell'Unione romana, ma in quello stesso anno, sostenuto da A. Depretis, di cui divenne seguace nella politica del trasformismo, fu eletto alla Camera dei deputati dove, pur costretto da motivi di salute e di famiglia alle dimissioni nel 1881 ...
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BRUNIALTI, Attilio
Giuliana D'Amelio
Nato a Vicenza il 2 apr. 1849 da Giovanni Battista e Catterina Magnabosco, e compiuti qui gli studi secondari, si laureò in giurisprudenza a Padova nel 1870. Nella [...] scienza e nelle istituzioni, Torino 1890; Lo Stato moderno, Torino 1891; Ildiritto pubblico inglese e le sue trasformazioni, Torino 1896; nonché tutte le introduzioni, le note di presentazione, le note biografico-scientifiche e quelle bibliografiche ...
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RIZZI, Giovanni
Gabriele Scalessa
RIZZI, Giovanni. – Nacque a Treviso il 22 ottobre 1828 da Giambattista, consigliere di delegazione, e da Giulia Savoy di Majersfeld, entrambi discendenti di un’antica [...] fortezza di Theresienstadt).
Nello stesso periodo, mentre si faceva portavoce di un patriottismo sempre più pacifista, prese le distanze dal trasformismo che si era imposto sotto il governo Depretis (v. Poma, 1939, p. 63).
Nel 1886 vide la luce Dei ...
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MERZARIO, Giuseppe
Gianluca Fruci
MERZARIO, Giuseppe. – Nacque ad Asso in Vallassina, presso Como, il 20 sett. 1825 da Pietro e da Caterina Ravizza.
Il padre, titolare di un’impresa commerciale che [...] del lavoro. Negozianti e banchieri a Milano tra Ancien Régime e Restaurazione, Milano 1997, p. 204; P. Carusi, Superare il trasformismo. Il primo ministero di Rudinì e la questione dei partiti «nuovi», Roma 1999, pp. 110, 216; G.L. Fruci, Alla ...
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ZANICHELLI, Domenico
Marco P. Geri
– Figlio di Nicola (v. la voce in questo Dizionario) e di Giuseppa Biondini, nacque a Modena il 28 luglio 1858.
Si iscrisse a Bologna a giurisprudenza nell’ottobre [...] che lo Stato non poteva per sua natura curare efficacemente.
Entro la sua logica trovava riconoscimento anche la pratica del trasformismo («brutta parola, ma alta e nobile cosa»: Borsi, 2009, p. 34), quale unico modo per alimentare le istituzioni ...
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trasformismo
s. m. [der. di trasformare; nel sign. biologico, dal fr. transformisme]. – La tendenza a trasformare, a trasformarsi. In partic.: 1. In biologia, sinon. (non più in uso) di evoluzionismo. 2. a. Termine affermatosi nella pubblicistica...
trasformabile
trasformàbile agg. [der. di trasformare]. – Che si può trasformare: una poltrona t. in letto; un’autovettura t., la cui carrozzeria si può trasformare da aperta a chiusa. In matematica, si dice di ente (funzione, equazione, ecc.)...