FRANCHI, Secondo
Isabella Spada Sermonti
Nacque a Castell'Alfero, presso Asti, il 26 ott. 1859 da Pietro, barbiere, e Maddalena Mantegazza, contadina. Nella città natale compì gli studi secondari e, [...] . e nat., s. 6, V [1929], pp. 134 ss.). L'ipotesi dei geologi francesi avrebbe comportato, secondo il F., grandi traslazioni di masse immani da una zona centrale verso tutte le direzioni, mentre i massicci cristallini in quelle zone non sembrano aver ...
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GIOVANNI Scriba, santo
Flavia De Rubeis
Quarto vescovo di Napoli di questo nome, nacque da famiglia di umili origini presumibilmente verso la fine dell'VIII secolo. Studioso delle Sacre Scritture e [...] basilica della Stefania, dove furono collocate in tombe ad arcosolio fatte affrescare da G. con i ritratti dei vescovi. La traslazione è messa in sincronia dall'autore della biografia di G. con "gli ultimi tempi dell'imperatore Teofilo (ottobre 829 ...
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FLORA, Francesco
Massimo Onofri
Nacque il 27 ott. 1891 a Colle Sannita (Benevento) da Giuseppe e Vincenza Di Lecce. Trovatosi, poco più che adolescente, a capo di una numerosa famiglia per la prematura [...] , eletta a canone interpretativo della poesia, e aver posto il principio dell'unità di tutte le arti a fondamento di frequenti traslazioni di termini e significati. In tal senso, pare lecito dire che, in più punti, il F. riviva il pensiero di Croce ...
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BENEDETTO di S. Andrea
Alla paternità di un "Benedictus monachus" vissuto nel sec. X nel monastero di S. Andrea "in flumine" presso Ponzano, nella zona di monte Soratte, è tradizionalmente attribuito [...] orale popolare, combinata con qualche elemento personale. Di un certo rilievo, in questo senso, appaiono le notizie di traslazioni di reliquie in Occidente dai luoghi santi, in epoca carolingia, di cui si coglie un'eco anche nella Translatio ...
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CORSO (Macone), Rinaldo
Giovanna Romei
Nacque il 15 febbr. 1525, come testimonia egli stesso nel nuovo proemio alla Dichiaratione fatta sopra la Seconda Parte delle Rime della Divina Vittoria Colonna, [...] argomentare nella predica del C., che punta sulla persuasività delle acutezze metaforiche ("le vestimenta sono in guisa di traslazioni e metafore") più che sulla dimostrazione di principi riassumibili peraltro nei concetti di "nudo" come trappola del ...
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Fisico e filosofo della natura (Pisa 1564 - Arcetri 1642). Figlio maggiore di Vincenzo, musicista e teorico della musica e di Giulia Ammannati, trascorse la sua infanzia tra Pisa e Firenze (dal 1574). [...] volgare. Il suo bel fiorentino cinquecentesco, piegato a significare nuove cose con un numero minimo di innovazioni e di traslazioni di significato, rappresenta una tappa importante nello sviluppo della lingua italiana. Non meno valida, la sua prosa ...
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CORSINI, Bartolomeo
Vittorio Sciuti Russi
Nacque a Firenze il 9 maggio 1683 da Filippo, marchese di Laiatico, e da Lucrezia Rinuccini, primogenito di una nobile casata, arricchitasi nei secoli aurei [...] dal sovrano "l'opportuno rimedio per ripararsi il grave disordine per l'eccessivo numero dell'Ecclesiastici, delle simolate traslazioni di effetti di Laici in testa di Ecclesiastici, e delle frodi che si commettono in pregiudizio delle gabelle ...
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Pasquale I, santo
Andrea Piazza
Verosimilmente il giorno dopo la morte di Stefano IV, avvenuta il 24 gennaio 817, fu eletto papa Pasquale. Dapprima suddiacono e poi presbitero nel "Patriarchium", acquisì [...] culto in Roma si intrecciò con almeno altri due generi di iniziative. Da una parte, P. avviò il recupero e la traslazione di corpi dai cimiteri alle chiese della città. Gli oggetti del culto, le reliquie dei martiri, lasciano definitivamente il loro ...
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MIRANDA, Carlo
Franco Palladino
Nacque a Napoli il 15 ag. 1912 da Giovanni, medico e professore all’Università di Napoli (di cui fu rettore nel 1921-23) e da Elena Nimmo.
Compiuti gli studi secondari, [...] elementare («geodetica», «linea di livello», ecc.) e i concetti di trasformazione elementare, cioè di movimenti come traslazioni, rotazioni, e così via. Si scopre allora che le soluzioni delle equazioni differenziali alle derivate ordinarie e ...
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INNOCENZO III, papa
Werner Maleczek
Lotario nacque verso il 1160-61 a Gavignano, nel Lazio, a sud di Roma, figlio di un Trasmundo "de comitibus Signie", con cui non si allude al titolare di una contea [...] diritto di eleggere il re, e in tal modo egli era già "in imperatorem electus", tuttavia lo collegava alla dottrina della traslazione e sottolineava la sua facoltà di verificare la dignità e l'idoneità del candidato - com'era necessario per qualsiasi ...
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traslazione
traslazióne (ant. translazióne) s. f. [dal lat. translatio -onis, der. di translatus, part. pass. di transferre «trasferire»]. – L’azione e l’operazione di trasferire o di spostare da un luogo o da un ente a un altro, e il fatto...
movimento
moviménto s. m. [der. di muovere]. – 1. a. L’azione del muovere o del muoversi; è dunque sinon. di moto (rispetto al quale è, in genere, meno specifico): imprimere un m. a qualche cosa; mettere, mettersi, essere in m., anche in senso...