Uno degli effetti più cospicui delle due guerre mondiali combattute dal 1914 al 1945 è stato lo sgretolamento ed in parte la trasformazione del sistema coloniale del sec. XIX. È probabile che il fenomeno [...] le obbligazioni principali seguenti: sviluppo del progresso politico, economico, sociale ed educativo; sviluppo dell'autonomia; trasmissione annuale delle notizie sulle condizioni economiche, sociali ed educative dei territorî al Segretario generale ...
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SILVESTRO II
Massimo Oldoni
Buona parte delle informazioni biografiche in nostro possesso su Gerberto d'Aurillac sono riferibili all'opera di Richero di St-Remi (ca. 949-post 996), suo allievo alla [...] d'ogni dove. Opere arabe sono tradotte in latino nell'abbazia di Ripoll in Catalogna, centro di fondamentale trasmissione manoscritta, insieme al centro di Vich, cerniera tra la cultura islamica e quella dell'Occidente latino. Astronomia, geometria ...
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lavoro
Complesso delle energie fisiche e intellettuali che l’uomo traduce nella creazione di oggetti, beni o opere di utilità individuale o collettiva; rappresenta una delle principali chiavi di lettura [...] si trasformò in una gigantesca città di consumi, le associazioni di mestiere divennero alcune centinaia. La trasmissione dell’arte avveniva solitamente nell’ambito familiare o dipendeva dalle tradizioni peculiari di alcune regioni, risalenti talora ...
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BOTTI, Matteo
Roberto Cantagalli
Nacque a Firenze intorno al 1570 da Simone, di famiglia di origine cremonese trasferitasi a Firenze negli ultimi tempi della Repubblica; partigiana dei Medici, essa [...] V fece proporre al re francese, per il tramite del nunzio Ubaldini, l'acquisto di parte dell'eredità dello Jülich e la trasmissione di essa come dote alla figlia Cristina, destinata in moglie a don Carlos. Il piano venne ben accolto sia dalla Francia ...
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GUERCIO, Enrico
Enrico Basso
Nacque forse a Genova, verosimilmente nel primo decennio del sec. XII; non conosciamo i nomi dei genitori. Fu membro di una delle più prestigiose famiglie di origine vicecomitale, [...] un ruolo primario alla famiglia nell'ambito della colonia genovese a Costantinopoli, tanto da far ipotizzare una trasmissione pressoché ereditaria della carica di vicecomes, quasi al di fuori del controllo effettivo delle autorità della madrepatria ...
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DE LORENZO, Giovanni
Giorgio Boatti
Nacque a Vizzini (Catania) il 29 nov. 1907 da Aurelio e da Teresa Albina Venturi. Laureato in ingegneria navale e meccanica, conseguì la nomina a tenente in servizio [...] soccorso e ricognizione.
Contemporanemente fu avviato il rinnovamento della rete di comunicazione (radiotelegrafica, telefonica, telex e trasmissione fac.simile) indipendente non solo dalla rete civile e da quella delle forze armate, ma notevolmente ...
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D'ARDUINO (Arduino, Darduin, Darduino), Antonio
Piero Scarpa
Figlio di Antonino e Fantina, abitante nella parrocchia di S. Pietro di Castello, nacque in data a noi sconosciuta a Venezia. La prima notizia [...] . Questi propositi risultano mitigati nella stesura del secondo testamento, redatta a Venezia il 25 apr. 1391, che contemplava invece la trasmissione di tali beni alla figlia e al genero con la clausola della riserva di un terzo a favore del nipote ...
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GIANNINI, Alberto
Simona Urso
Nacque a Napoli il 22 marzo 1885 da Achille e da Eugenia Pietroni. Dopo un accidentato percorso di studi, appena ventenne cominciò il proprio apprendistato come cronista.
Divenuto [...] popolare all'allestimento di programmi radiofonici, curando nel 1942-43, per l'Ente italiano audizioni radiofoniche (EIAR), la trasmissione dal titolo "I cinque minuti del signor X".
Tale attività di propaganda radiofonica si interruppe solo con il ...
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GIACCHI, Michele
Mario Di Napoli
Figlio primogenito di Biagio Maria e Maria Cristina Tiberio, nacque a Sepino, in Molise, il 10 apr. 1805 in una famiglia di proprietari e liberi professionisti che era [...] quello della Corona d'Italia, con motu proprio del 28 maggio 1890 fu creato conte, con diritto di trasmissione ereditaria. Benché egli avesse presentato un'istanza in cui faceva riferimento alla nobilitazione della sua famiglia per via matrimoniale ...
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donna
L’ipotesi che la d. fosse la figura cardine delle attività produttive e commerciali che gravitavano attorno ai primi insediamenti neolitici è stata stimolata dagli studi di J.J. Bachofen (1856), [...] di reprimere i comportamenti femminili considerati devianti, ossia lesivi dell’ordine sociale costituito (incontinenza sessuale, trasmissione di saperi e pratiche estranei al mondo maschile). Il disciplinamento post-tridentino non impedì alla d ...
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trasmissione
trasmissióne s. f. [dal lat. transmissio -onis, der. di transmittĕre «trasmettere», part. pass. transmissus]. – In genere, l’operazione, l’azione, il fatto di trasmettere. 1. a. Trasferimento, passaggio da un soggetto o da un...
telecomunicazione
telecomunicazióne s. f. [comp. di tele- e comunicazione]. – Nome generico di ogni procedimento che permette di far pervenire a uno o a più corrispondenti delle informazioni di varia natura (documento scritto o stampato, immagini...