Poeta francese (n. Parigi 1431 - m. dopo il 1463); di cognome Montcorbier, portò quello di un ecclesiastico, Guillaume de V., che lo protesse giovinetto. Baccelliere nella facoltà delle Arti dell'univ. [...] anni dal territorio diParigi nel 1463. L'opera di V. (pubbl. 1489) comprende due poemetti, il Lais e il Testament, detti anche Le petit e Le grand Testament (di cui il secondo riprende con più largo sviluppo il tema trattato nel primo, raffigurando ...
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Generale francese (n. 1384 circa - m. Bruges 1437); la sua difesa di Harfleur (1415) gli valse la carica di mastro delle acque e delle foreste di Normandia; ma la sua fortuna cominciò dal giorno in cui [...] e liberato poi nel 1422. Enrico VI d'Inghilterra lo riconfermò maresciallo di Francia (1432) e, l'anno seguente, Bedford gli affidò la difesa diParigi. Ma, dopo il trattatodi Arras (1435), passò a servire la causa francese, aiutò a riprendere ...
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Architetto francese (Bordeaux 1883 - Easthampton, New York, 1950). Formatosi all'École des beaux-arts diParigi, si dedicò alla progettazione di mobili che espose al Salon d'automne del 1919 e all'Exposition [...] vicino alle idee di Le Corbusier, realizzò con l'impiego prevalente del vetro e dell'acciaio la Maison de verre (casa Dalsace, Parigi, Rue St in spessore e trasparenza) dove ogni elemento è trattato in modo inedito e raffinato. Emigrato negli Stati ...
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Figlio (1332-1387) di Filippo, conte di Évreux, e della regina Giovanna, successe a quest'ultima nel 1349. Sposata nel 1353 Giovanna, figlia di Giovanni II re di Francia, fu in lotta continua coi re di [...] , si dette a intrigare con Marcel, prevosto dei mercanti parigini, per aver Parigi nelle sue mani. Unitosi agli Inglesi, costrinse il delfino a firmare con lui il trattatodi Pontoise (1359). Ancora in lotta con la Francia, alleato con gli Inglesi ...
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Uomo politico statunitense (Rainsboro, Ohio, 1846 - Cincinnati 1917), repubblicano. Fu governatore dell'Ohio (1885-90) e senatore nazionale (1897-1909). Da lui prende nome il Foraker act, legge emanata [...] Porto Rico che, dopo la guerra ispano-americana, era passata in potere degli USA, col trattatodi pace diParigi del 10 dicembre 1898, ed era rimasta per i mesi successivi sotto il controllo militare nordamericano. Col Foraker act Porto Rico diveniva ...
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Uomo politico statunitense (New York 1746 - Clermont, New York, 1813). Delegato al congresso continentale (1775), fu membro del comitato di redazione della Dichiarazione d'indipendenza. Divenuto segretario [...] Mississippi. Nella negoziazione del trattatodi Versailles (1783) criticò i delegati americani per aver concluso i preliminari di pace senza un pieno assenso della Francia. Nel 1801 il presidente Jefferson lo inviò ministro a Parigi, dove negoziò l ...
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Medico fisiologo (Parigi 1850 - ivi 1935), prof. di fisiologia nell'univ. diParigi (1887-1927); socio straniero dei Lincei (1901). I suoi principali lavori e scoperte riguardano i sistemi muscolare e [...] Portier condusse ricerche che portarono alla formulazione (1902) del concetto di anafilassi e che gli valsero il premio Nobel nel 1912 ( presentò (1922) all'Accademia delle scienze il primo trattato su tali argomenti (Traité de metapsychique, 1922). ...
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Generale (Pietroburgo 1809 - Parigi 1881). Servì a lungo nel Caucaso; poi (1836) fu trasferito nell'amministrazione civile e (1847) nominato governatore generale della Siberia orientale. In tale qualità [...] dell'Amur, e concluse (1858) con i Cinesi il trattatodi Aihun, con cui veniva stabilita sull'Amur la frontiera tra Russia e Cina. Per questi successi fu insignito del titolo di conte dell'Amur (Amurskij); continuò poi a promuovere la colonizzazione ...
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Figlia (Parigi 1401 - Bermondsey 1437) di Carlo VI di Francia e di Isabella di Baviera; sposò (1420) Enrico V, divenuto, dopo il trattatodi Troyes, reggente di Francia con diritto di successione a Carlo [...] VI), ebbe una segreta relazione con un gentiluomo gallese, Owen Tudor (dei quattro figli, il maggiore, Edmund, sarà padre di Enrico VII). Ma nel 1436 scoperta la relazione, mentre il Tudor era imprigionato, C. fu obbligata a ritirarsi nell'abbazia ...
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Uomo politico serbo (Dunište, Novi Pazar, 1863 - Parigi 1921); entrato in diplomazia, insegnò diritto internazionale all'univ. di Belgrado; deputato dal 1893 e ministro dell'Istruzione nel gabinetto S. [...] , Costantinopoli e Parigi. Ministro della Giustizia (1906), delegato alla conferenza di Londra (1912) e a quella della pace (1919-20); presidente del Consiglio e ministro degli Esteri dal maggio 1920 al gennaio 1921, firmò il trattatodi Rapallo con ...
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COP (Cop) Acronimo di Conference of Parties (‘Conferenza delle parti [che hanno sottoscritto una convenzione]’), che indica la riunione annuale dei Paesi ratificatori della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (United...
negazionismo climatico loc. s.le m. L’atteggiamento di negazione del cambiamento climatico prodotto dal riscaldamento globale, per ragioni ideologiche, politiche, d’interesse o per paura. ◆ Non sappiamo ancora se al vertice di Parigi sul clima...