Statista (Schönhausen 1815 - Friedrichsruh 1898). Di antica famiglia nobile del Brandeburgo, fece i suoi studî a Gottinga. Fin dal 1847, segnalandosi alla "dieta unita" di Berlino per la vigorosa politica [...] (1851), iniziò la politica di ostilità verso l'Austria, accostandosi nel congresso diParigi (1856) a Napoleone III. sistema. B. rimediò, sia contraendo con la Russia il trattatodi "controassicurazione" (1887), sia dando maggior valore alla Triplice ...
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(o Saar) Land della Germania (2568 km2 con 1.043.167 ab. nel 2007), nella sezione sud-occidentale del paese; capitale Saarbrücken. Confina a N e a E con il Land di Renania-Palatinato, a S e a O con la [...] di Versailles aprirono la questione della Saar. Il trattatodi Versailles riconobbe alla Francia, come riparazione di da parte della Repubblica Federale di Germania. Il successivo accordo diParigi del 23 ottobre 1954 stabilì di emanare per la S. uno ...
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Insieme di tendenze dottrinali e di atteggiamenti politici, propri della Francia durante la monarchia, relativi sia all’estensione in Francia dell’autorità del capo supremo della Chiesa cattolica, sia [...] d’Occidente. Il concilio diParigi (1398) parlò delle ‘libertà’ (nel significato medievale di immunità e privilegio) della Chiesa a certi problemi, le prerogative regie. Così il classico trattatodi P. Pithou, Les libertés de l’église gallicane ( ...
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Antica provincia e regione della Francia occidentale (20.000 km2 ca.), estesa tra la Bretagna e l’Angiò a N, la Turenna a NE, il Berry e la Marche a E, il Limousin a SE, l’Angoumois, la Saintonge, l’Aunis [...] e il Massiccio Centrale, che collega il bacino diParigi a quello aquitanico, mentre in senso storico la unito alla corona nel 1270. Nella guerra dei Cent’anni, dal trattatodi Brétigny (1360) fu riportato sotto il dominio inglese per breve tempo: ...
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Cardinale e statista (Pescina, L'Aquila, 1602 - Vincennes 1661). Figlio di un funzionario dell'amministrazione dei feudi di Filippo Colonna, passò la giovinezza a Roma (allievo dei gesuiti) e nel 1619 [...] pontefice, che lo condusse a negoziare il trattatodi Cherasco (1631) e quello segreto di Torino (1632) tra Francia e Savoia. Tali dei due risale al 29 genn. 1630) e presso di lui, a Parigi, fu inviato dal papa Urbano VIII nella primavera del 1632 ...
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Fratello (Corte, Corsica, 1768 - Firenze 1844) di Napoleone; dapprima avvocato, e decisamente francofilo, lasciò la Corsica dopo la vittoria di P. Paoli nel 1793, rifugiandosi in Francia. Con le fortune [...] al trattatodi amicizia di Montfontaine con gli Stati Uniti, alla pace di Lunéville di Napoleone riconobbe quindi Ferdinando VII come re di Spagna. Comandante supremo della Guardia nazionale francese, diresse, almeno di nome, la difesa diParigi ...
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Figlio (n. 1596 - m. Torino 1656) di Carlo Emanuele I; giovanissimo, si dedicò alle armi e partecipò a importanti scontri. Sposò (1625) Maria di Borbone-Soissons, ricevendo il titolo di principe di Carignano; [...] il figlio Emanuele Filiberto, del ramo omonimo. Dopo il trattatodi Cherasco (1631), preoccupato delle mire francesi sulla Savoia, fu fautore dell'alleanza con la Spagna; lasciata Parigi, dov'era ambasciatore, per la Fiandra, incitò il fratello ...
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Economista e uomo politico (Parigi 1739 - Eleutherian Mills, Delaware, 1817). Seguace di Quesnay, ne espose la dottrina nel libro La physiocratie (1768) e diresse (dal 1768) Les Éphémerides du citoyen. [...] poi per incarico di M. de Vergennes negoziò il trattatodi pace con l'Inghilterra (1783) e quello di commercio del 1786. Direttorio e dovette emigrare negli Stati Uniti, ove per incarico di Jefferson scrisse l'opera Sur l'éducation nationale dans les ...
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Uomo politico (Footscray, Kent, 1532 circa - Londra 1590). Ardente protestante, ambasciatore a Parigi (1570), attraverso il trattatodi Blois (1572) compì la "rivoluzione diplomatica", dando inizio all'amicizia [...] dopo il massacro della notte di s. Bartolomeo (1572), W. lasciò Parigi (1573) e divenne segretario principale della regina, carica poi trasformata in quella di segretario di stato (1601), occupandosi soprattutto di politica estera. Ripresa in Francia ...
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Uomo politico e statista scozzese (Edimburgo 1713 - Londra 1792); divenne il confidente del principe di Galles, il futuro Giorgio III, che, salito al trono (1760), lo chiamò nel suo consiglio privato, [...] potere tradizionale delle grandi casate whigs. Dimessosi nel 1763, dopo aver condotto a termine le trattative sfociate nel trattatodi pace diParigi (1763) che concludeva la guerra dei Sette anni, non cessò tuttavia la sua azione, attirandosi l'odio ...
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COP (Cop) Acronimo di Conference of Parties (‘Conferenza delle parti [che hanno sottoscritto una convenzione]’), che indica la riunione annuale dei Paesi ratificatori della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (United...
negazionismo climatico loc. s.le m. L’atteggiamento di negazione del cambiamento climatico prodotto dal riscaldamento globale, per ragioni ideologiche, politiche, d’interesse o per paura. ◆ Non sappiamo ancora se al vertice di Parigi sul clima...