vettori ed enzimi
vettóri ed enzimi. – A partire dagli anni Settanta del 20° sec., la possibilità di moltiplicare frammenti di DNA (deoxyribonucleic acid) per produrre una grande quantità di copie tutte [...] le cellule delle vie aeree superiori e hanno un tropismo naturale per l’epitelio respiratorio, la cornea e il trattogastrointestinale. Dopo i vettori retrovirali, essi sono i vettori più comuni per la terapia genica e offrono molti vantaggi: si ...
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Fibra
Anna Maria Paolucci
Con il termine fibra si designano elementi di tessuti animali o vegetali caratterizzati da forma allungata, hanno natura per lo più filamentosa e sono dotati di particolari [...] costituita dalla somma di una quantità di sostanze molto diverse che resistono all'azione dei succhi digestivi del trattogastrointestinale dell'uomo; le principali sono: le emicellulose, la cellulosa, la lignina, le pectine, le gomme, le mucillagini ...
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stipsi
Disturbo (detto nell’uso comune stitichezza) caratterizzato da un numero ridotto di evacuazioni. È dovuta a due meccanismi principali, che possono essere anche associati fra loro: rallentato avanzamento [...] esercitata dall’utero gravido sull’intestino.
Stipsi funzionale
È una conseguenza di un disturbo funzionale del trattogastrointestinale. L’ali-mentazione, sia in senso qualitativo sia in senso quantitativo, assume grande importanza nella sua ...
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miocardite
Enrico Barbieri
Infiammazione del muscolo cardiaco con necrosi o degenerazione dei miociti adiacenti. Infezioni provocate da virus (il principale agente eziologico della patologia) e numerosi [...] virus provengono dalle alte vie respiratorie o dal trattogastrointestinale e l’infezione è favorita da malnutrizione, Tramite elettrocardiogramma si valutano le alterazioni aspecifiche del tratto ST-T (➔ elettrocardiografia). Può essere presente ...
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gastroenterologia
Branca della medicina che si occupa delle malattie dell’apparato digerente nel suo insieme, cioè di tutto il tubo digerente e delle grosse ghiandole a esso annesse: il fegato e il pancreas.
Mezzi [...] esso. Infine, la g. non può prescindere dalle più sofisticate indagini della genetica, per le evidenti associazioni di molte neoplasie del trattogastrointestinale con anomalie geneticamente trasmissibili (per es., la poliposi familiare del colon). ...
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Kaposi, Moric
Dermatologo austriaco (Kaposvár, Ungheria, 1837 - Vienna 1902). Prof. all’univ. di Vienna (dal 1879), autore di numerosi studi sulle malattie cutanee e sulla sifilide.
Sarcoma di Kaposi [...] multiforme che può sin dall’inizio coinvolgere la cute o le mucose, il sistema linfatico, il trattogastrointestinale e altri visceri, spesso in forma rapidamente progressiva.
Patogenesi
In generale, la lesione istopatologica ha inizio ...
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tiamina
Vitamina B1 (anche detta vitamina antineuritica), derivato della pirimidina, che svolge il suo ruolo in forma fosforilata. La t. difosfato è il coenzima in reazioni chiave del metabolismo dei [...] dalla glicolisi e quindi dal metabolismo del piruvato come sorgente di energia; si hanno anche disturbi nel trattogastrointestinale. Un insufficiente apporto alimentare di t. si può manifestare con sintomi non specifici (affaticamento, irritabilità ...
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meconio
Sostanza densa, viscosa, di colore bruno verdastro, solitamente inodore, che si forma nell’intestino del feto e che viene espulsa nei primi due o tre giorni di vita del neonato. Il nome deriva [...] indigeriti presenti nel liquido amniotico deglutito, ma anche da vari prodotti di secrezione, escrezione e desquamazione del trattogastrointestinale. Il colore verde scuro è dovuto alla presenza di alcuni pigmenti, in particolare la biliverdina. La ...
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Poliovirus
Virus responsabile della poliomielite. I P., appartenenti alla famiglia dei Picornavirus, sono costituiti da icosaedri senza rivestimento pericapsidico, con RNA a singolo filamento e proteine [...] di DNA dell’ospite.
Trasmissione dei Poliovirus
I P. penetrano dal cavo orale e infettano inizialmente il trattogastrointestinale umano, la faringe, le tonsille; raggiungono tramite i vasi linfatici le linfoghiandole regionali, dove si moltiplicano ...
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Peyer, Johann Konrad
Medico svizzero (Sciaffusa 1653 - ivi 1712). Prof. di logica e fisica a Basilea. Si dedicò con passione a ricerche anatomiche e a lui si deve la descrizione dei noduli linfatici [...] come placche di P., che rappresentano una delle componenti principali per la risposta immunitaria che si svolge nel trattogastrointestinale.
Placche di Peyer
Grandi aggregati linfoidi sparsi nella tonaca mucosa dell’intestino tenue, per lo più nell ...
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reovirus
reovìrus s. m. [acronimo dell’ingl. r(espiratory) e(nteric) o(rphan) virus «virus orfano (patogeno per l’apparato) respiratorio (e il tratto) intestinale»]. – Gruppo di virus, originariamente designato Echovirus 10 (v. echovirus,...
fibra
s. f. [dal lat. fibra]. – 1. a. In istologia, struttura microscopica o submicroscopica di tessuti animali, caratterizzata da forma allungata, da natura per lo più filamentosa, dotata di particolari qualità (resistenza, flessibilità,...