La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. La rivoluzione cartesiana e gli sviluppi della geometria
Emily Grosholz
La rivoluzione cartesiana e gli sviluppi della geometria
La rivoluzione [...] o diminuito di una qualche altra quantità sempre nota. La fig. 7 rappresenta un problema espresso da z2=az+b2. Il lato LM del triangolorettangolo NLM è uguale a b (la radice quadrata della quantità nota b2) e l'altro lato LN è uguale alla metà di a ...
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Scienza greco-romana. La matematica nel V secolo
Reviel Netz
La matematica nel V secolo
Il titolo di questo capitolo è di per sé problematico. Decidere se al di là di alcuni lavori isolati si possa [...] di una lunula che ha una semicirconferenza come arco esterno. E fece ciò circoscrivendo un semicerchio a un triangolorettangolo isoscele e [costruendo] un segmento circolare sulla base di questo, simile a quelli ritagliati dagli altri due lati ...
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Numeri
Umberto Zannier
Quanti? Quanto? Quando? A che distanza? Domande a cui rispondiamo, di solito, con numeri. Di essi facciamo continuo uso, e l’importanza concettuale, oltre che pratica, della nozione [...] a far comprendere che non è così: il teorema di Pitagora, per cui vale c2=a2+b2 per i tre lati di un triangolorettangolo, suggerisce l’estrazione di radice quadrata come quinta operazione, allo scopo di ottenere
da a e b; ebbene, già nel caso ...
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Scienza egizia. Matematica
Walter Friedrich Reineke
Friedhelm Hoffmann
Matematica
Nel mondo ellenistico, l'antichissimo, venerando e nondimeno meraviglioso Egitto era considerato la culla della scienza. [...] 2]×h. Era anche possibile calcolare quali fossero le lunghezze dei lati di un rettangolo a partire dall'area, se era conosciuta la loro reciproca proporzione. L'area del triangolorettangolo di lati ortogonali a e b era ottenuta con la formula A=(a/2 ...
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Scienza greco-romana. Ingegneria
Serafina Cuomo
Pietro Dominici
Ingegneria
A rigore, un'ingegneria greco-romana antica non esiste. Esistevano ed erano oggetto di definizione e di trattazione specifica [...] al siracusano questa invenzione), Vitruvio specifica che la vite deve essere inclinata secondo il metodo con cui è descritto il triangolorettangolo pitagorico, con una particolare proporzione tra i lati (X, 6, 4). Il richiamo è al capitolo IX del De ...
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La civilta islamica: antiche e nuove tradizioni in matematica. La teoria delle parallele
Christian Houzel
La teoria delle parallele
Secondo la def. 23 che Euclide fornisce nel Libro I degli Elementi, [...] dalle estremità E e F della trasversale considerata, rispettivamente la perpendicolare EG a CD e la perpendicolare FH ad AB. I triangolirettangoli FHE ed EGF hanno in comune l'ipotenusa EF, e i lati FH ed EG sono uguali (per l'equidistanza); quindi ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il pensiero di Kant si pone come cerniera tra due secoli, non solo nel senso che cerca [...] compreso nella sua definizione: come ad esempio quando si dice di un cono che esso si genera dalla rotazione di un triangolorettangolo sul proprio cateto, oppure quando si dice che tutti i corpi sono estesi.
L’esempio del corpo è interessante perché ...
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Terremoti. Aspetti generali
Rodolfo Console
Il termine terremoto è usato sia nel suo significato letterale di movimento del suolo prodotto sulla superficie terrestre da cause a essa interne, sia con [...] si calcolava mediante il teorema di Pitagora, conoscendo l'ipotenusa (distanza ipocentrale) e il cateto (distanza epicentrale) del triangolorettangolo avente per vertici l'ipocentro, l'epicentro e una delle stazioni.
Oltre a quello di non richiedere ...
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LAURANA, Luciano
Francesco Paolo Fiore
Nacque da Martino a Laurana, piccolo borgo dalmata nell'entroterra di Zara, ora denominato Vrana. In mancanza di documenti, la nascita è stata approssimativamente [...] a valle, trova una chiara definizione geometrica in pianta, dal momento che corrisponde a quella dell'ipotenusa di un triangolorettangolo con i vertici posti al centro dei torricini e i cateti proporzionati nello studiato rapporto di 1:2. È a ...
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L'Ottocento: matematica. La geometria non euclidea
Rossana Tazzioli
La geometria non euclidea
Alla base dei suoi Elementi Euclide aveva posto un certo numero di definizioni (o 'termini') e di assiomi [...] senso ristretto', e la astrale, valida cioè per distanze molto grandi, di scala cosmica. Schweikart considerava un triangolorettangolo isoscele la cui altezza, pur aumentando al crescere dei lati, non poteva superare un certo segmento, che chiamava ...
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triangolo
trïàngolo s. m. [dal lat. triangŭlum, comp. di tri- e angŭlus «angolo»]. – 1. a. Figura piana limitata da tre segmenti (lati del t.) che congiungono a due a due tre punti non allineati (vertici del t.): è dunque un poligono di tre...
rettangolo
rettàngolo agg. e s. m. [dal lat. tardo rectangŭlus o rectiangŭlus, comp. di rectus «retto2» e angŭlus «angolo»]. – 1. agg. Di ogni figura geometrica piana dotata di un angolo retto (o di più angoli retti). Così, un triangolo r....