Poeta greco, il più antico dei poeti greci di cui conosciamo la personalità (di Callino, forse di poco più anziano, sappiamo troppo poco), fiorito intorno alla metà del 7° sec. a. C. (in uno dei suoi frammenti [...] versi. Apporti considerevoli alla conoscenza della poesia di A. si sono avuti a partire dal 1954 con la pubblicazione di trimetrigiambici, tetrametri trocaici ed epodi in testi papiracei che vanno dal 1° al 3° secolo d. C.; tra questi senza dubbio ...
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Commediografo latino (Sarsina 250 a. C. circa - forse Roma 184 a. C.). Una tradizione vuole che il cognomen originario fosse Plotus, poi urbanizzato in Plautus; il prenome e il nome sono incerti: probabilmente [...] Rudens; abolizione cui però P. fa corrispondere un uso assai esteso, in luogo dei tradizionali metri della recitazione (trimetrigiambici e tetrametri trocaici), di metri di tutte le varietà, compresi metri originariamente lirici. Nella metrica P. è ...
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Legislatore ateniese (n. 640-30 a. C. - m. 560 circa), figlio di Execestide, di famiglia nobile. Si narra che, ancor giovane, abbia con un'elegia stimolato gli Ateniesi a riprendere ai Megaresi l'isola [...] in guardia i concittadini contro Pisistrato), sono probabilmente anacronistiche invenzioni. S. scrisse poesie in distici elegiaci, trimetrigiambici e tetrametri trocaici con stile e lingua prevalentemente ionici, con tono più oratorio che poetico ...
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Favolista greco, di lui si sono conservate circa 400 narrazioni appartenenti a questo genere letterario. Presso i Romani la favola esopica, volgarizzata e accresciuta da Fedro, servì ad usi scolastici, [...] o dèi, poche con piante come personaggi; alla fine hanno una breve morale. Callimaco ne ridusse alcune in trimetrigiambici scazonti, usati poi nella raccolta di 123 favole fatta da Babrio, che dimostra però derivazione da tradizioni favolistiche ...
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Grammatico e filologo (2º sec. a. C.); fu scolaro dello stoico Diogene di Seleucia e specialmente d'Aristarco, di cui divenne anche collaboratore. Tra le sue opere, delle quali ci sono rimasti molti frammenti, [...] erano importanti: Cronaca (Χρονικά) in trimetrigiambici (4 libri), cronografia, procedente per sincronismi, della storia civile, letteraria e filosofica dalla presa di Troia (1184 a. C.) fino al 144 a. C. (poi proseguita da altri sino al 119); Sugli ...
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Poeta lirico greco dell'età ellenistica (forse della fine del 4º sec. a. C.); di lui abbiamo alcuni trimetrigiambici di un inno a Pan. Il Leopardi, correggendo un passo di Ateneo, lo considerò autore [...] di un coro lirico in onore di Demetrio Falereo ...
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Padre e dottore della Chiesa (Arianzo presso Nazianzo, Cappadocia, 330 circa - ivi 390 circa). Fu, con s. Basilio e con Gregorio di Nissa, uno dei "grandi Padri cappadoci". Maestro di retorica, divenne [...] 243 ad Evagrio, di discussa autenticità). Ma anche più scrisse in versi: noto il carme Sulla propria vita, in 1949 trimetrigiambici; nell'Inno vespertino e nella Esortazione a una vergine offre i più antichi esempi di metrica accentuativa in greco. ...
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Poeta ed erudito greco (n. 330 a. C.) di Calcide nell'Eubea. Scrisse numerose tragedie e un dramma satiresco, di cui restano pochissimi frammenti, e una lunga composizione, l'Alessandra, la cui datazione [...] euripidea. Di un dramma satiresco, Menedemo, ci restano pochi versi. Abbiamo invece intera l'Alessandra (᾿Αλεξάνδρα) in 1474 trimetrigiambici, opera già oscura per gli antichi, ritenuta a torto una tragedia. È un lungo monologo in stile prezioso ...
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Vescovo di Iconio (n. Cesarea di Cappadocia 340-45 circa - m. dopo il 394); discepolo di Libanio, retore e avvocato a Costantinopoli, datosi poi a vita religiosa, fu eletto vescovo (373-74) su designazione [...] e da lui presieduti; spinse Teodosio a legiferare contro gli ariani. Restano frammenti, un poemetto parenetico in 333 trimetrigiambici (già attribuito a Gregorio di Nazianzo, suo parente), alcune omelie, la sinodale di Iconio. Festa, 13 novembre ...
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giambico
giàmbico agg. [dal lat. tardo iambĭcus, gr. ἰαμβικός] (pl. m. -ci). – 1. a. Costituito di giambi: ritmo g., serie g.; metro g. o dipodia g., unità di misura dei versi g., costituita di due giambi (⌣–́⌣–́); dimetro, trimetro g. (detto...
trimetro
trìmetro agg. e s. m. [dal lat. trimĕter o trimĕtrus, gr. τρίμετρος, comp. di τρι- «tre» e μέτρον «misura»]. – Nella metrica classica, successione di tre metri conchiusa da sillaba ancipite a formare un verso: t. giambico (v. giambico),...