ADAMO
Raoul Manselli
Nominato da Ottone I abate del monastero benedettino della Trinità (poi di S. Clemente) a Casauria, dovette subito rivolgere tutto il suo impegno alla ricostruzione del patrimonio [...] monastico, già compromesso in maniera così grave da esser egli costretto a ricorrere all'aiuto di tre legati imperiali, Pietro, vescovo di Penne, Enrico ed Aldone, giudici imperiali. Questi, sulla base ...
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Movimento eretico e atteggiamento proprio di chi si oppone al dogma cattolico della Trinità definito nei concili di Nicea (325) e Costantinopoli (381). Il termine viene applicato più particolarmente a [...] un gruppo di eretici del 16° sec. (tra i quali si ricordano L. e F. Soncini, M. Serveto), dichiarati tali così dal cattolicesimo come dalle confessioni riformate ...
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semiarianesimo Forma di arianesimo moderato che, per definire i rapporti tra Padre e Figlio nella Trinità, usava il termine ὁμοιούσιος («simile in essenza») in luogo di ὁμοούσιος («consustanziale»), proposto [...] da s. Atanasio e accettato dall’ortodossia cattolica. La formula semiariana fu proposta da Basilio d’Ancira (nel Concilio di Ancira, 358) e ricevette l’appoggio dell’imperatore Costanzo ...
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Scrittore siriaco monofisita (m. 523). Vescovo (dal 485) di Mabbūgh (Ierapoli), scrisse un commento al Nuovo Testamento, libri sui dogmi monofisiti, sulla Trinità e sull'incarnazione. ...
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Nel cristianesimo, l’unione sostanziale della natura umana e della natura divina realizzata in Cristo: il dogma è intimamente connesso con quello della Trinità, con il quale è proposto come uno dei «due [...] , alla realtà della redenzione. Ne furono principali rappresentanti Ireneo, che pur senza investigare a fondo il problema della Trinità, pone in luce la duplice natura, umana e divina, di Cristo; Ippolito; Tertulliano, che chiama chiaramente Gesù ...
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Scrittore ascetico (Catignano, Gambassi, 1310 circa - Vallombrosa 1396 circa); figlio del nobile Guido da Catignano, si fece monaco vallombrosano a Firenze in S. Trinita, ove fu abate; fu poi, dopo un [...] anno di prigione per un grave reato, nell'eremo delle Celle in Vallombrosa. In relazione con s. Caterina da Siena, scrisse un diario dei suoi viaggi; intervenne nella polemica sui fraticelli, ed è autore ...
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BENEDETTO da Bari
Rosario Jurlaro
Nato probabilmente a Bari nella seconda metà del sec. XII, fu monaco benedettino della congregazione della SS.ma Trinità di Cava dei Tirreni. La sua fama è dovuta all'opera [...] De septem sigillis, scritta forse intorno al 1227, e comunque tra il 1208 e il 1232, periodo dell'abbaziato di Balsamo, cui l'opera è dedicata: lo ricordano i versi posti alla fine dell'opera, nei quali ...
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Monaco russo (n. 1314 - m. 1392); fattosi monaco a 20 anni, si diede alla vita di eremita nei pressi di Radonež, dove costruì una cappella alla Ss. Trinità; ivi si formò una comunità dedita a intensa vita [...] cenobitica, di cui S. fu superiore: la lavra della Ss. Trinità (russo Troice-Sergieva Lavra), da cui derivano 26 conventi. L'insegnamento e il prestigio di S. furono un elemento di concordia fra i principi russi, ormai stretti intorno a Demetrio ...
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Teologo (m. Laon 1174); discepolo di Alberico di Reims, insegnò a Reims e a Laon (dal 1120 circa) e ne fu vescovo (1155). Sia nella concezione della Trinità, sia nella questione degli universali fu avversario [...] di Abelardo. Ci rimangono di lui cinque lettere, il De Trinitate e il De matrimonio, già erroneamente attribuiti a Ugo di S. Vittore ...
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trinita1
trinità1 s. f. [dal lat. tardo trinĭtas -atis, der. di trinus «trino»]. – La condizione, il fatto di essere trino, spec. con riferimento al mistero fondamentale del cristianesimo, l’esistenza in Dio di un’unica natura e tre persone...
trinita2
trinità2 agg. e s. f. [dalla voce prec., con allusione alle foglie triangolari e trilobate]. – Erba perenne delle ranuncolacee (detta anche fegatella, erba trinità, epatica o erba epatica, trifoglio epatico; lat. scient. Hepatica...