SFORZA
Giovanni Battista Picotti
. Origini. - La famiglia Attendoli era famiglia di agiati agricoltori di Cotignola in Romagna. Muzio Attendolo S. (v.) ebbe, come si narrò, da Alberico da Barbiano il [...] diede comandamento" di scrivere e recitare le sue novelle. Un triplice nodo di affinità stringeva gli S. e gli Estensi, poiché Beatrice del 1559 capo della fazione spagnola ed ebbe parte nell'intesa che portò all'elezione di Pio IV, presso il quale ...
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STIL NOVO
Salvatore Battaglia
. La designazione di Stil novo e Dolce stil novo risale a Dante (Purgat., XXIV, 57), che così si compiacque di chiamare la lirica della sua giovinezza, quella a cui aveva [...] vulgari eloquentia, II, 111 e iv e passim), ammetteva una triplice distinzione: comico o umile (stile popolare, familiare, empirico), d'intendere l'arte tutta, è un'affermazione che va intesa in senso pslemico e vale soprattutto per Dante e per la ...
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FRANCHI
Francesco Cognasso
. Comparsi nella storia della Gallia romana già nel sec. III d. C., solo alla fine del sec. V diventano l'elemento predominante. La loro storia prima dell'installamento nella [...] un foedus fece dei barbari i difensori del limes. Merito dell'intesa ebbe Arbogasto e il suo protetto, l'imperatore Eugenio (393 secolo. Il Franco libero aveva un guidrigildo di 200 solidi; triplice era il guidrigildo di chi era al servizio del re o ...
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SETTANTA
Alberto Vaccari
Si chiamano così i primi traduttori della Bibbia (Antico Testamento) in greco, dal numero (arrotondato: propriamente 72), che ce ne presenta la prima relazione, pretendente [...] altrettante celle separate, e sorvegliati, perché non si diano mutua intesa o assistenza (capo III). Nell'autentico Giustino (Apologia I, confronto dei varî libri fra loro sotto il triplice aspetto dell'intelligenza del testo ebraico, della maggiore ...
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UNIVERSALI, Questione degli
Bruno NARDI
La questione intorno al valore conoscitivo degli universali, dibattuta nella scolastica dal sec. IX in poi ed entrata nella fase acuta alla fine del sec. XI e [...] fondamento dell'oggettività del pensiero umano; onde fu distinto un triplice universale: ante rem (l'esemplare eterno), in re (la del pensiero, ora tutto rivolto al particolare, ora inteso a ordinare l'infinita varietà delle percezioni per mezzo ...
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GRAMONT, Antoine-Alfred-Agénor duca di
Giuseppe GALLAVRESI
Diplomatico francese, nato a Parigi il 14 agosto 1819, morto il 17 gennaio 1880. Dopo essere stato ministro in piccole corti germaniche, fu [...] decennio in cui durò la sua ambasceria, si consacrò a ristabilire un'intesa sempre più stretta fra le corti di Parigi e di Vienna. Il G. rimase estraneo alle trattative del 1869 per una triplice alleanza tra Austria, Francia e Italia, di cui fu ...
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KIDERLEN-WAECHTER, Alfred
Giuseppe GALLAVRESI
Diplomatico tedesco, nato a Stoccarda il 10 luglio 1852, morto ivi il 30 dicembre 1912. Impratichitosi della trattazione degli affari nel Ministero degli [...] questioni pendenti fra la Germania e le potenze dell'Intesa, concertò un incontro dell'imperatore Guglielmo II con visita a Roma, con la quale si proponeva di rinsaldare la Triplice alleanza, soccombette a un attacco cardiaco.
Bibl.: Kiderlen, derl ...
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REUSS, Enrico VII, principe di
Nato a Klipphausen il 14 luglio 1825, morto a Trebschen il 2 maggio 1906; apparteneva alla linea ultrogenita della famiglia. Dapprima ufficiale, entrò poi nel servizio [...] ultimo posto egli fu buon collaboratore della politica bismarckiana d'intesa austro-tedesca, fino dalle trattative per la conclusione dell' del Bismarck da Vienna, al momento della conclusione della Triplice alleanza, nel 1882 (cfr. i dispacci in Die ...
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Venezia dal Rinascimento all'Età barocca
Gaetano Cozzi
La pace d'Italia (1530)
La bella commissione in pergamena che la Serenissima Signoria di Venezia consegnava a Gasparo Contarini quando, verso [...] voleva la pace; e sapeva che il cardine della pace era l'intesa con la Sede Apostolica; perché essa era in grado di rassicurare i all'indomani della conclusione della pace, con il triplice incarico di provveditore generale, inquisitore e sindaco, ...
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Le rappresentazioni della comunità
André Jean
Marc Loechel
Introduzione
Questo lavoro si propone di analizzare in che modo la città veneziana rappresentasse se stessa, ai propri occhi e agli occhi [...] femminile in trono, in posizione centrale, possiede una triplice identità. È la Giustizia, cui l'arcangelo Michele si segnalata o antica o moderna, ed io per me non l'ho mai intese, né anche per dimanda che si sia fatta ho trovato chi l'intenda ...
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intesa
intésa s. f. [femm. sostantivato di inteso, part. pass. di intendere]. – 1. ant. Il tendere l’animo verso qualche cosa per avvertire, conoscere, comprendere; attenzione: Pur a la pegola era la mia ’ntesa, Per veder de la bolgia ogne...
triplice
trìplice agg. [dal lat. triplex -plĭcis, comp. di tri- e tema di plicare «piegare»]. – Che si compone di tre elementi, anche non uguali, che consta di tre parti: documento in t. copia; avvolto con t. avvolgimento; tendere a un t....