Alcaloide, C14H18N2O2; è la betaina del triptofano, contenuta nei semi e nella corteccia di Hypaphorus subumbrans, pianta delle Leguminose. Cristalli velenosi incolori, solubili in acqua. ...
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serotonina In biochimica, composto organico, derivato del triptofano, sintetizzato da particolari cellule dell’epitelio bronchiale e del tubo gastrointestinale; chimicamente identificabile nella 5-idrossitriptammina. [...] Abbondante, oltre che nella mucosa gastrointestinale, nelle piastrine, che ne rappresentano il mezzo di accumulo e trasporto ematico, nella milza e, talvolta, nei mastociti, la s. è presente anche in numerosi ...
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Composto chimico formato dall’unione di un radicale pirofosforico e una molecola di ribosio-5-fosfato. È presente negli organismi viventi come intermedio sia della biosintesi dei nucleotidi purinici e [...] pirimidinici sia della biosintesi del triptofano e dell’istidina. Nel ciclo di sintesi dei nucleotidi purinici, l’acido f. reagisce enzimaticamente con la glutammina, formando 5-fosforibosilammina. ...
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amminoacidi
Mosè Rossi
Molecole organiche costituenti le proteine. La loro formula generale è NH2-CHR-COOH. Il gruppo R permette di distinguere tra loro i 20 amminoacidi più comuni trovati nelle proteine [...] R porta alla classificazione degli amminoacidi in non-polari o idrofobi (alanina, valina, leucina, isoleucina, fenilalanina, triptofano, metionina, prolina), polari (glicina, serina, treonina, cisteina, tirosina, asparagina e glutamina), acidi (acido ...
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serina Amminoacido idrossiderivato dell’alanina, caratterizzato da formula CH2OHCH(NH2)COOH, costituente di molte proteine; fa parte degli amminoacidi non essenziali. La L-s. forma cristalli dal sapore [...] .
La s. ha un ruolo metabolico come intermedio nella biosintesi degli amminoacidi glicina, cisteina, istidina e triptofano. Il destino catabolico della s. prevede la sua trasformazione in acido piruvico, per deidratazione e transamminazione a ...
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Alcaloide, il più importante del tabacco, C10H14N2; liquido oleoso, incolore, di sapore bruciante, che imbrunisce all’aria. È una base forte, velenosa, otticamente attiva, levogira, facilmente solubile [...] alla quota introdotta con gli alimenti, esso si origina, nei Mammiferi (gatto escluso), dalla degradazione del triptofano, anche se è immediatamente trasformato in mononucleotide dell’acido nicotinico per reazione con il fosforibosilpirofosfato e ...
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superossido Composto chimico contenente lo ione O2̇− (detto esso stesso s.), con un elettrone non accoppiato, che conferisce proprietà paramagnetiche; per metterne in evidenza la natura di radicale, è [...] , lieviti e Batteri. Tutte le Cu,Zn-SOD hanno un numero elevato di residui di glicina e pochissimi residui di triptofano e tirosina. Le Cu,Zn-SOD svolgono la loro azione catalitica con un meccanismo di ossidoriduzione alternato, durante il quale ...
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triptofano
(o triptòfano) s. m. [comp. di tript(ico) e tema gr. ϕαν- di ϕαίνομαι «apparire»]. – Composto organico derivato dell’indolo, aminoacido naturale essenziale per la specie umana e per varie specie animali, così chiamato perché isolato...
pellagra
s. f. [comp. di pelle e -agra di podagra, chiragra]. – Malattia causata da carenza alimentare di acido nicotinico (o vitamina PP) e di triptofano, caratterizzata da disturbi a carico dell’apparato digerente, da disturbi nervosi e...