I grafemi sono le unità grafiche elementari, non suddivisibili ulteriormente, che servono a riprodurre nello scritto i suoni di una lingua. Il termine, modellato sulla serie fonema, morfema, ecc., contiene [...] basate sull’introduzione di nuovi grafemi, con l’intento di sanare le incoerenze dell’➔alfabeto italiano. Se nel Cinquecento Gian Giorgio Trissino proponeva l’uso di ‹ʃ› per la s sonora e di ‹ω› ed ‹ε› per distinguere le varianti aperte di ‹o› ed ...
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CARLINO, Marco Antonio (Ateneo)
Claudio Mutini
Sull'incertezza che può sussistere circa il nome è lo stesso C. a fornire spiegazioni: in un capitolo della sua opera, La grammatica volgar dell'Atheneo [...] Prose della volgar lingua), ma del Petrarca, dell'autore dell'Arcadia e dello stesso Bembo degli Asolani.
L'influsso del Trissino è manifesto non solo nel concetto di lingua comune, ma proprio nel suggerimento di assumere il Sannazaro fra i modelli ...
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Ventesima lettera dell’alfabeto latino. linguistica Ha la stessa origine remota di v, w, y, da un’unica lettera dell’alfabeto fenicio; e con v ha una storia comune fino a tempi molto vicini ai nostri. [...] in latino) dalla posizione e quindi non riconoscibili, con la conseguenza di possibili equivoci di lettura. G.G. Trissino (1524), applicando un suggerimento di L.B. Alberti, distinse per primo nella scrittura italiana u vocale o semiconsonante ...
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Segno alfabetico (i lungo, raro iod, ant. iota) che non costituisce una lettera a sé dell’alfabeto latino, ma è una variante grafica della i, introdotta nella scrittura latina medievale come forma allungata [...] (per es., iudicij); la maiuscola, come variante di I in posizione iniziale. A. de Lebrija in Spagna (1492), G.G. Trissino in Italia (1524), L. Meigret in Francia (1542) furono i primi a servirsi delle due varianti grafiche per rappresentare due suoni ...
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L’italiano di oggi ha ancora in gran parte la stessa grammatica e usa ancora lo stesso lessico del fiorentino letterario del Trecento. Nella Divina Commedia, a cominciare dal I canto dell’Inferno, un italiano [...] la tendenza a detoscanizzare l’italiano insita nell’opzione cortigiana e italiana, di cui era stato il fautore più attivo Trissino, alle cui proposte arrise un certo successo anche per una proposta di riforma ortografica, cui si deve la distinzione ...
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Letterato (Asciano, Siena, forse 1492 - Roma 1556). Autore di opere di critica, di storia e di filologia - alcune delle quali perdute - e anche di liriche, tra le quali non privi di valore i suoi sonetti [...] della lingua e della poesia volgare. Egli fu il primo a disegnare una riforma dell'ortografia italiana, anzi, contro Giangiorgio Trissino rivendicò nel dialogo Il Polito (pubbl. sotto il nome di Adriano Franci) la priorità dell'idea; ma della grafia ...
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L’Italia può vantare il maggior trattato di linguistica dell’Europa medievale, il De vulgari eloquentia di ➔ Dante Alighieri, scritto in latino per definire i caratteri del volgare illustre, in cui, per [...] considerato solo nel Cinquecento, nelle polemiche sulla ➔ questione della lingua, divulgato nella traduzione di ➔ Gian Giorgio Trissino (fatta circolare sotto il nome di Giovanbattista Doria). L’edizione princeps del testo latino fu allestita nel ...
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In grammatica, il modo corretto di scrivere, ossia l’impiego corretto dei segni grafici e d’interpunzione in una determinata lingua, e l’insieme delle norme che lo regolano.
Teoricamente l’o. di una lingua [...] il criterio sostanzialmente fonologico tuttora vigente. Riforme più radicali, come quelle tentate da C. Tolomei, da G.G. Trissino e da Giambullari stesso, non attecchirono; ma la distinzione trissiniana tra u e v, fino ad allora confusi in ...
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Le articolazioni labiali sono prodotte con l’intervento attivo di almeno un labbro e possono essere sia consonantiche sia vocaliche (➔ fonetica articolatoria, nozioni e termini di). Nel caso delle consonanti, [...] più rapidamente nei nomi comuni e meno nei nomi propri, ad es. Phebo). Circa le vocali, va ricordata la proposta di Trissino (affidata alla Epistola de le lettere nuovamente aggiunte ne la lingua italiana, 1524, e poi rivista nel 1529), che peraltro ...
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S’intende con trascrizione fonetica un sistema di rappresentazione grafica dei foni di una lingua (➔ fonetica) realizzata attraverso specifici alfabeti (➔ alfabeto fonetico), elaborati appositamente, solo [...] da vocale valeva [ʦi]: basti menzionare la grafia antica di parole come iustitia «giustizia» e gratia «grazia» (➔ Trissino). Nell’italiano di oggi, entrambi i fonemi /g/ e /ʤ/, rispettivamente occlusiva velare sonora e affricata alveopalatale sonora ...
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quassare
v. tr. [dal lat. quassare, intens. di quatĕre «scuotere», part. pass. quassus], letter. – Agitare con forza, scuotere, scrollare: venia quel Totila, quassando Con la man destra una terribil asta (Trissino); afferratolo pel petto,...
u, U
s. f. o m. (radd. sint.). – Ventesima lettera dell’alfabeto latino, che ha con la lettera V la stessa origine dall’alfabeto fenicio, e anche una storia comune fino a tempi molto vicini ai nostri. L’alfabeto latino aveva infatti in età...