Antica popolazione d'Italia, insediata soprattutto nelle odierne regioni di Toscana, Lazio e Umbria settentrionali (fig. 1), ma con alcune propaggini anche in Campania, Emilia-Romagna e Lombardia.
Sull’origine [...] di fabbricazione locale. La tecnica del bronzo si sviluppa alla fine di questo primo periodo con la produzione di troni, sedili, scudi di parata, lamine sbalzate per rivestire carri, specchi e ciste. Nella ceramica, accanto alle imitazioni greche ...
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Colli Etruschi Viterbesi DOP
(Tuscia DOP)
Denominazione di origine protetta dei vini prodotti in numerosi comuni della provincia di Viterbo, nella regione Lazio. Le tipologie di vino sono bianco, rosso, rosato, novello e passito (quest'ultima sempre collegata a uno specifico vitigno). La tipologia ... ...
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Maria Cristina Figorilli
Antica popolazione italica, dominante nelle attuali Toscana, Umbria e Tuscia laziale. In Discorsi II i gli E. (che M. chiama quasi sempre «Toscani») sono citati, insieme agli altri antichi popoli con cui i Romani combatterono (tra 4° e 3° sec. a.C.), nel quadro di un discorso ... ...
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Antica popolazione abitante le regioni dell’Italia centrale (Toscana, Lazio settentrionale e buona parte dell’Umbria). Noti nell’antichità con i nomi di tyrsenoi o tyrrhenoi in greco (da cui «tirrenico»), tusci o etrusci in latino (da cui Toscana), nella loro lingua essi si denominavano rasna.
Origini
Fin ... ...
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Tommaso Gnoli
Un popolo misterioso… ma non troppo
Gli Etruschi erano la più importante popolazione dell'Italia preromana. Occupavano originariamente la regione compresa tra l'Arno e il Tevere, che da loro prese il nome di Toscana (i Romani, infatti, chiamavano Tusci gli Etruschi). Di lì poi si estesero ... ...
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(XIV, p. 510; App. II, I, p. 882; III, I, p. 581; IV, I, p. 743)
A partire dal 1985 si è avuta una serie di eventi scientifici (manifestazioni espositive, congressi e incontri di studio), organizzati da varie regioni (Toscana, Umbria, Lombardia, Emilia-Romagna, Lazio) nell'ambito di un ''Progetto Etruschi'' ... ...
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Le scoperte archeologiche (v. lazio; toscana, in questa App.) e la ricerca scientifica dell'ultimo quindicennio hanno trasformato il quadro degli studi etruscologici, dal panorama della situazione protostorica all'inquadramento delle vicende politiche e sociali, dalla storia della cultura figurativa ... ...
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Un'indagine che combini i problemi e i risultatì di discipline specializzate della scienza dell'antichità - archeologia, topografia, storia, epigrafia, linguistica, ecc. - è l'unica che possa dare un quadro organico della civiltà etrusca. È questo difatti il principio che presiede alle più recenti opere ... ...
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Durante gli ultimi anni si è andata affermando, sempre più imperiosa, l'esigenza di coordinare lo studio dei diversi problemi riguardanti l'origine, la storia, la religione, le istituzioni, l'arte, la lingua degli Etruschi nell'ambito di una disciplina unitaria, intesa a ricostruire, nei limiti consentiti ... ...
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Nell'antichità furono sostenute due tesi opposte, note entrambe a Dionisio d'Alicarnasso (I, 26,30), sulle origini degli Etruschi, che per l'una tesi, indigena, erano autoctoni d' Italia per l'altra, greca, immigrati dall'oriente egeo. Che la prima tesi, la quale implicava una completa ignoranza sulle ... ...
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Vedi CENTCELLES dell'anno: 1959 - 1973
CENTCELLES (v. vol. ii, p. 475)
H. Schlunk
A partire dal 1959 sono state fatte nuove campagne di scavi e ricerche, che hanno servito a chiarire l'aspetto e la storia [...] dorati di Colonia (Collezione Herstatt, ora a Londra, British Museum), e di Abbéville (Louvre). Per le scene con i troni nella zona superiore non sono finora noti confronti. L'attribuzione dei mosaici alla funzione decorativa per un mausoleo e la ...
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TEATRO e ODEON (ϑέατρον, theatrum)
P. E. Arias
1. - La parola ϑέατρον, derivata quasi sicuramente dal verbo ϑεάομαι ("guardo, sono spettatore"), indicò in origine soprattutto la massa degli spettatori, [...] di altorilievi figurati relativi al mito di Dioniso (nozze del dio con Basilinna, guarigione di Tyche, Teseo e Basilinna dinnanzi al dio in trono). Il t. poi decade, e tra il V e VI sec. d. C. l'orchestra è trasformata in un bacino destinato alle ...
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ARREDAMENTO
F. Matz
L'a. della casa antica ci è noto attraverso tre specie di testimonianze: il materiale di scavo, gli accenni e le descrizioni che di esso fanno gli scrittori, e le rappresentazioni [...] XVI sec. Il più celebre di tutti i mobili minoici è il trono in pietra del secondo periodo Tardo Minoico esistente a Cnosso che è la forma delle gambe è quella che ha più importanza. Nei troni, già in epoca arcaica, si trovano le due forme di gamba ...
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Manifestazioni della cultura dell'Occidente greco. La scultura
Laura Buccino
La scultura in bronzo
Le fonti attestano una fiorente produzione di statue bronzee nell’Occidente greco, di cui rimangono pochi [...] intorno al 560-530 a.C., raffigurante una donna dalle forme abbondanti e maestose, avvolta in un ampio mantello, che, seduta in trono, allatta due neonati. Il kouros di Sombrotidas, datato intorno alla metà del VI sec. a.C., è la più antica delle ...
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Stato federale dell’Europa centrale; si estende nella parte NE del sistema alpino e confina con Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria, Slovenia, Italia, Svizzera, Liechtenstein e Germania.
Il territorio [...] dei Paesi Bassi; inoltre, facendo sposare il figlio Filippo il Bello con Giovanna d’Aragona e di Castiglia pose la candidatura ai troni iberici e, con i matrimoni dei nipoti Ferdinando e Maria con i figli di Vladislao re di Boemia e d’Ungheria, Anna ...
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(XIII, p. 898; XXIX, p. 928; App. II, I, p. 849 e II, p. 740; III, I, p. 540; IV, I, p. 683)
Popolazione. - La popolazione residente, che aveva registrato un incremento di circa il 3% nell'intervallo censuario [...] il pendio, un accumulo di beni di prestigio, che sta a indicare una classe di personaggi di rango per la presenza di troni, armi da parata, carri, ambre e oreficerie. Gli evidenti confronti con Veio e Tarquinia confermano il ruolo di Verucchio, quale ...
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Dal Neolitico all'età dei metalli. Dalle prime comunità agricole alle società complesse: Europa
Mirella Cipolloni Sampò
Renato Peroni
Le prime comunità agricole
di Mirella Cipolloni Sampò
La "rivoluzione [...] forni, ma anche oggetti rituali e di valore simbolico: statuine femminili o zoomorfe, "tamburi", tavoli con offerte, "troni", riproduzioni di interni di abitazioni e di recinti, tutto eseguito in ceramica e in miniatura. Le produzioni vascolari di ...
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TOMBA (τάϕος, τύμβος; sepulcrum, locus sepulturae)
G. A. Mansuelli
generalità. - La t., di cui il monumento funerario costituisce l'interpretazione architettonica (v. monumento funerario), è ancestralmente [...] zone ellenizzate della Russia meridionale. L'apparato interno delle camere rettangolari a vòlta, con letti e troni, insieme col rapporto esterno-interno, palesa la reviviscenza di tradizioni ancestrali, concettualmente indipendenti dalla grecità ...
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LAZIO
P. Rossi
(lat. Latium)
Il nome L. nella sua accezione moderna risale ai secc. 15°-16°, quando venne rimesso in uso dai geografi per designare un territorio meno vasto dell'attuale, che escludeva [...] , Aquileia e altrove 1972" (Antichità altoadriatiche, 6), Trieste 1974b, pp. 391-405; F. Gandolfo, Reimpiego di sculture antiche nei troni papali del XII secolo, RendPARA 47, 1974-1975, pp. 203-218; E. Neri Lusanna, La chiesa di San Flaviano di ...
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-trone
-tróne. – Secondo elemento compositivo di termini della fisica, in genere di derivazione inglese, che rappresenta l’italianizzazione di -tron delle forme ingl. originarie, tratto dal capostipite alla serie, electron, in ital. elettrone;...
trono1
tròno1 (o truòno) s. m. [der. di tronare], ant. – Tuono, o rumore simile a quello del tuono: Ruppemi l’alto sonno ne la testa Un greve truono, sì ch’io mi riscossi (Dante).