(o trovadore) Il poeta-musicista provenzale. Troviere è invece il poeta in lingua d’oil della Francia settentrionale. I due termini derivano dal verbo ‘trovare’ (trobar), d’etimo discusso; l’opinione prevalente riconnette la voce all’ambiente monastico: trobar sarebbe il succedaneo del basso latino tropare, cioè tropum invenire (ricercare i tropi, ovverossia i versetti, le prose ritmiche).
Il t. rappresenta ...
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Giullare e trovatore provenzale (prima metà sec. 13º); il nomignolo Ricas Novas denuncia la sua condizione sociale di nuovo ricco. Fu probabilmente al servizio di Sordello. Abbiamo di lui quattordici canzoni, [...] tre sirventesi ingiuriosi contro Sordello, una parodia di compianto ...
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Signore e trovatore provenzale (m. 1280 circa), figlio o nipote del precedente, familiare di Raimondo Berengario e di Carlo d'Angiò. Ci sono pervenute di lui quattro canzoni (di cui una frammentaria), [...] un serventese, sei cobbole satiriche e umoristiche ...
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VIDAL de BEZANDUN, Raimon
Trovatore in lingua provenzale vissuto fra il sec. XII e il XIII, durante l'epoca del conte Raimondo Berengario IV e dei re Alfonso I e Pietro I di Catalogna. Fu in contatto [...] la più tipica, Nova del Castia-gilos, mette sulla scena l'avventura d'un geloso, tema e figura assai frequenti nell'ispirazione trovatorica (anche l'anonimo poema provenzale di Flamenca dedica la prima parte alla gelosia); altre due: Io fo el temps e ...
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Trovatore provenzale (sec. 12º-13º), di Tolosa, celebrato dai contemporanei per la vivacità del suo spirito. Visse e operò presso molte corti provenzali e spagnole, viaggiò in Terrasanta, in Ungheria, [...] fu a Genova, Pisa e Malta. Abbiamo di lui quarantatré canzoni (ricche di allusioni storiche e motivi personali), una canzone di crociata, una tenzone, alcune cobbole ...
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Trovatore (sec. 13º), nativo di Genova. Dimorò parecchi anni alla corte di Alfonso X di Castiglia dove era nel 1254; prima del 1266 rientrò in patria. Poetò, oltre che in volgare italiano, in provenzale, [...] in gallego-portoghese, in francese. Si hanno di lui 21 poesie, fra canzoni d'amore, giochi-partiti, serventesi, un discorso poliglotto ...
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Trovatore genovese (m. tra il 1311 e il 1316), podestà di Savona nel 1266 e di Albenga nel 1293; scrisse sei tenzoni (quattro con L. Cigala, una con G. Grillo, una con un certo Albert). ...
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Trovatore italiano in lingua provenzale (n. Goito 1200 circa - m. dopo il 1269). Ebbe vita avventurosa. Cominciò come giullare; fu presso Azzo VII d'Este, poi, a Verona, alla corte di Rizzardo Sambonifacio, [...] di cui rapì la moglie, Cunizza da Romano (1226), per ricondurla alla casa paterna. Perseguitato dai Sambonifacio, riparò a Treviso, che ben presto divenne anch'essa per lui insicura: intorno al 1229 fu ...
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Trovatore provenzale (sec. 12º-13º), nativo di Beralú (ant. Besaudun), villaggio oggi in Catalogna. Visse in molte corti di Spagna e di Provenza, ma il suo mecenate più celebre fu Ugo di Mataplana, vassallo [...] di Pietro d'Aragona e anch'egli poeta. Di lui ci restano, oltre a qualche lirica, novelle in versi, fra le poche rimaste della letteratura medievale di Provenza: il Judici d'amor (1698, ottosillabi), nel ...
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Trovatore catalano (n. fine del sec. 12º - m. nel secondo decennio del 13º), vissuto presso varie corti di Spagna e di Provenza, più a lungo presso Ugo di Mataplana, barone di Cerdagna e vassallo di Pietro [...] d'Aragona. Oltre ad alcune liriche (si ricorda Paciéncia a l'amor) e a un trattato grammaticale in prosa intitolato Rasós de trobar, che contiene anche norme di arte poetica alle quali si ispireranno i ...
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trovatore1
trovatóre1 s. m. (f. -trice) [der. di trovare], raro o ant. – Chi trova, soprattutto nel sign. di scoprire, inventare, ideare (e per lo più seguito dal compl. indicante la cosa trovata): il t. della nuova arte, di quest’astuto inganno.
trovatore2
trovatóre2 (o trovadóre) s. m. [dal provenz. trobador, caso obliquo del nomin. trobaire, der. di trobar «trovare; comporre in versi»]. – Poeta provenzale dei secoli 12° e 13°, rappresentante della nuova lirica d’amore (detta appunto...