(ant. alto-ted. Parzival; fr. Perceval) Personaggio leggendario, discendente di Titurel e padre di Lohengrin, le sue gesta furono argomento di numerosi poemi. Tra le elaborazioni più famose è il Perceval [...] ou li conte dou Graal di Chrétien de Troyes. A esso si ricollega almeno in parte il Parzival di Wolfram von Eschenbach, una delle maggiori opere dell’epica cortese germanica (1200-10).
Il poema, di quasi 25.000 versi, racconta la storia di Parsifal, ...
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Nome complessivo della letteratura medievale narrativa, d’intonazione magico-favolosa, in versi e in prosa, fiorita intorno alle imprese dei cavalieri di re Artù, alle vicende di Tristano e Isotta e di [...] dal fondo novellistico tradizionale dei popoli celtici della Bretagna insulare e peninsulare, da cui avrebbero attinto Chrétien de Troyes, Béroul, Thomas, Marie de France. La fallacia della supposizione è messa in rilievo sia dalle analogie che la ...
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Storico e diplomatico lettone (Vecmuiža, Riga, 1887 - Washington D.C. 1972). Studiò a Mosca (1909-15), conseguì la laurea in filologia a Riga (1927), fu ministro di Lettonia a Roma (1933-40); in seguito [...] º secolo, dell'influsso del Rinascimento italiano nel Baltico, di varî scrittori di lingua romanza (Ariosto, Cervantes, Calderón, Chrétien de Troyes); ma più importanti sono i suoi studî storici (Latvieši un Livonija 16 g. s. "I Lettoni e la Livonia ...
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Filologo (Callao 1875 - Parigi 1961). Allievo di G. Paris e di J.-L. Gilliéron, fu prof. di romeno nelle École des langues orientales vivantes di Parigi, quindi prof. di filologia romanza nella École pratique [...] Moyen âge, per la quale curò importanti edizioni critiche (Aucassin et Nicolette; Le roman de Renart; Romans di Chrétien de Troyes), direttore della rivista Romania, si occupò anche di lingua e cultura albanese. Riunì una scelta dei suoi saggi sulla ...
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Poeta tedesco (1160 circa - 1210 circa). È cronologicamente il primo della triade dei grandi poeti cavallereschi del Medioevo tedesco (lo seguono, e lo superano, Wolfram von Eschenbach e Goffredo di Strasburgo). [...] condanna le fatuità del mondo. Ultima opera di H., e di tutte la migliore, fu l'Iwein: il tema è attinto da Chrétien de Troyes, ma l'eroe di H. affronta le sue imprese in soccorso dei più deboli per ridonare sé stesso a un senso integro di umanità. ...
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COLONNA, Giovanni
Francesco Surdich
Nacque da Bartolomeo di Giovanni, del ramo dei signori di Gallicano col titolo di domicello di Belvedere, nell'ultimo decennio del XIII secolo: non è possibile accettare [...] di Lattanzio che si conserva nella Bodleian Library di Oxford. A partire dal 1315 compì i suoi studi a Chartres, a Troyes e ad Amiens. Entrò nell'Ordine domenicano prima del 1320, anno nel quale risulta essere a Parigi per continuare i suoi studi ...
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Poeta francese (sec. 12º-13º); compose (circa 1200) La pucelle à la Rose, noto anche come Le roman de la Rose ou de Guillaume de Dole, in cui tra l'altro inserisce, per interrompere la monotonia della [...] inoltre, dopo il 1204, il delicato ed elegante Lai de l'ombre e, prima del 1204, L'Escoufle, di materia bizantina, in cui, in polemica con i romanzi di Chrétien de Troyes, dichiara di ripudiare l'invenzione per attenersi a racconti di pura verità. ...
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SICILIANO, Italo
Critico e storico della letteratura francese, nato a Campo Calabro (Reggio Calabria) il 27 luglio 1895; dapprima prof. di lingua e letter. italiana nelle univ. di Grenoble, Budapest, [...] letteratura ungherese nel sec. XIX (Padova 1927), Dal Romanticismo al Simbolismo. Th. de Banville (Torino 1927), Chrétien de Troyes (Genova 1932), F. Villon et les thèmes poétiques du Moyen-âge (Parigi 1934), Medioevo e Rinascimento (Genova 1956), Le ...
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Cultura cavalleresca
Maria Luisa Meneghetti
Nell'arco dei cent'anni che precedono gli inizi della Scuola poetica siciliana, un genere letterario del tutto nuovo ‒ il romanzo cortese-cavalleresco ‒ nasce, [...] tal natura del Notaro, coincidente con l'analogo gioco riscontrabile in una sorta di riassunto in versi del Cligès di Chrétien de Troyes di cui offre copia un manoscritto del sec. XIII; cf. Giacomo da Lentini, Poesie, a cura di R. Antonelli, I, Roma ...
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Nome (dal lat. mediev. gradalis «vaso, recipiente», da cui il fr. Graal) dato in un ciclo leggendario medievale al calice o piatto usato da Gesù nell’Ultima Cena o al recipiente in cui si conservava il [...] il santo G. perduto, fonte di salvezza e benefici. Le elaborazioni poetiche della leggenda, di Robert de Boron, Chrétien de Troyes e Wolfram von Eschenbach, risalgono al 12°e 13° secolo. Dal poema di Wolfram trasse ispirazione R. Wagner per il suo ...
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troy
〈tròi〉 s. ingl. [prob. da una forma anglicizzata (Troy) del nome della città francese di Troyes, per un peso che sarebbe stato adoperato alla fiera di quella città], usato in ital. al masch. – Sistema di misura di peso in uso nel Regno...