L'importanza dell'acetone è notevolmente aumentata oltreché come solvente (per nitrocellulosa, per acetato di cellulosa, per acetilene, ecc.), come materia prima per produrre anidride acetica, diacetonalcool [...] formato di ossido di ferro (25%) ed ossido di zinco (75%) esente da piombo. La reazione ha luogo industrialmente in tubi metallici immersi in un bagno di sale fuso. Il catalizzatore deve essere rigenerato ogni 16 ore. Come prodotto finale si ottiene ...
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Elemento chimico del gruppo dei metalli alcalini, scoperto per via spettroscopica da R.W. Bunsen e G.R. Kirchhoff nel 1860; simbolo Cs, numero atomico 55, peso atomico 132,91. L’isotopo 137 è prodotto [...] dell’ossido o del cloruro con metalli come calcio, magnesio e alluminio.
Il c. trova applicazione nella preparazione di tubi elettronici a vuoto, nella costruzione di cellule fotoelettriche e, sotto forma di composto, come reattivo in alcune ricerche ...
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Elemento chimico di simbolo Hf, numero atomico 72, peso atomico 178,5 di cui si conoscono vari isotopi (174, 176, 177, 178, 179, 180). Il suo nome deriva da Hafnia, nome latinizzato di Copenaghen. L’a. [...] che fonde a circa 2800 °C, cioè a temperatura al di sopra di quella dello zirconio; il carburo, HfC, il fluoruro, HfF4, il tetracloruro, il fosfato. L’a. è impiegato per la preparazione di fili per lampade elettriche, come catodo per tubi a raggi X. ...
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Composto chimico di formula H2O, assai diffuso in natura nei suoi tre stati d’aggregazione: solido, liquido e aeriforme. Nel linguaggio corrente s’intende in genere l’a. allo stato liquido.
Per la sua [...] e fissa parte delle sostanze disciolte; l’a. viene raccolta a pochi metri di profondità mediante apposita rete di tubi di drenaggio. Questo metodo naturale di depurazione trova sempre minori applicazioni per mancanza di terreni adatti, per le ampie ...
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Polimero inorganico costituito da una catena contenente alternativamente atomi di fosforo e azoto, che si ottiene facendo reagire pentacloruro di fosforo e ammoniaca; si ottiene prima esaclorociclotrifosfazene [...] , ha buona flessibilità alle basse temperature, buone caratteristiche meccaniche in un ampio intervallo di temperatura compreso tra −60 e +180 °C. Si usa come sigillante, per tubi per carburante per basse temperature al posto di fluoro-siliconi. ...
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Chimico-fisico statunitense (Brooklyn, New York, 1881 - Falmouth, Massachusetts, 1957); ha fatto parte (dal 1906) dello Stevens institute of technology di Hoboken, quindi (dal 1909) dell'ufficio ricerche [...] tali ricerche ebbe nel 1932 il premio Nobel per la chimica. Ha studiato le caratteristiche del passaggio di elettroni nei tubi termoelettronici dando il suo nome a un particolare regime di funzionamento di questi, detto regime di carica spaziale o di ...
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Elemento chimico scoperto nel 1600 da V. Cascariolo; ha simbolo Ba, numero atomico 56, peso atomico 137,36; sono noti 8 isotopi di pesi atomici 130, 132, 133, 134, 135, 136, 137, 138. Metallo, di densità [...] elettrolisi del cloruro fuso. L’impiego più comune del b. e delle sue leghe è come assorbente metallico (getter) in tubi elettronici. Chimicamente il b. è simile agli altri metalli alcalino-terrosi (calcio e stronzio), si comporta da bivalente e ...
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Generalità e cenni storici. - L'alluminio è, dopo l'ossigeno e il silicio, l'elemento più diffuso sulla crosta terrestre, di cui esso rappresenta all'incirca il 7,3%. Non si trova però mai allo stato libero, [...] presse si opera a 400°.
Con metallo ad elevato titolo di purezza si può eseguire una pressatura a freddo, ottenendosi così tubi assai flessibili e a pareti sottili come per lo stagno.
Con ordinarie trafile si forma il filo a partire dalle barre da ...
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Sostanza dotata di proprietà elastiche, di varia origine e natura.
Botanica
Essudato incolore o bruno, derivante dall’alterazione di cellule dei tessuti corticali o dell’alburno, che si forma a causa [...] del Messico, nel quale la g. non è contenuta in tubi laticiferi, bensì nelle cellule del parenchima fondamentale dei rami, addizionato con nerofumo, specie per pneumatici di veicoli, per tubi, cinghie, suole ecc. Rispetto alla g. naturale presenta ...
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generatore 2
generatóre2 [Der. dell'agg. generatore] [LSF] (a) Generic., chi dà origine a qualcosa, in partic. a un ente fisico o matematico: g. di gas, g. di gruppi, ecc. (b) Specific., dispositivo [...] nell'aria; si distinguono g. primari, quali, per es., diapason e strumenti musicali in genere (a corde vibranti, a tubi sonori, a percussione) e g. secondari, quali, per es., gli altoparlanti, che producono suoni in quanto eccitati da correnti ...
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tubo
s. m. [dal lat. tubus, di oscura origine]. – 1. Elemento cilindrico, meno spesso prismatico, cavo, di lunghezza variabile, usato essenzialmente per il trasporto di fluidi, e inoltre nelle costruzioni meccaniche, nella tecnica mineraria,...