Euripide nelle Baccanti, il suo ultimo capolavoro, porta sulla scena Dioniso, il dio delle feste, nel cui contesto le tragedie venivano rappresentate. La sua divinità, secondo il mito, è stata contestata [...] , dal momento che le Antesterie, feste che dovevano essere precedenti alla migrazione degli Ioni dall’Attica, erano considerate autoctone dai Greci (Tucidide II, 15) e si celebravano anche in Asia Minore, in una città, Smirne, al di qua del mare che ...
Leggi Tutto
In modo un po’ suggestivo, si potrebbe etichettare la storia del mondo antico greco-romano come una storia ‘silenziosa’: per noi moderni, è evidente, risulta del tutto impossibile avere accesso a qualsiasi [...] realtà, è completamente diversa. Per quanto possa sembrare sorprendente per chi legge per la prima volta le pagine di Erodoto, Tucidide, Polibio o Tacito, gli storici antichi fanno un uso pervasivo all’interno delle loro opere dei discorsi diretti e ...
Leggi Tutto
Il tema dell’identità del compositore di quelli che chiamiamo poemi e inni omerici interessa gli studiosi sin dall’antichità. La prima attestazione del nome Omero si ha nella prima metà del VII secolo [...] due volte in Euripide, in cui abbiamo anche la forma femminile; il neutro singolare è attestato una sola volta in Tucidide. Il problema è che nessun nome neutro forma un personale maschile.Durante mette questa radice in relazione con il sanscrito ...
Leggi Tutto
A chi appartiene il potere? Come viene esercitato? Per ottenere che cosa? Queste sono domande centrali che vengono affrontate in vario modo dagli scienziati sociali. Attraverso l’osservazione empirica, [...] anni ’30 e ’60 del Novecento – citiamo Edward Carr e Hans Morgenthau, che a propria volta si ispiravano al pensiero di Tucidide, Machiavelli e Hobbes – viene chiamata realismo. Il realismo parte dall’assunto che gli unici attori rilevanti a livello ...
Leggi Tutto
stòria (ant. o letter. istòria) s. f. [dal lat. historia, gr. ἱστορία, propr. «ricerca, indagine, cognizione» da una radice indoeur. da cui il gr. οἶδα «sapere» (e ἴστωρ «colui che sa») e il lat. vid- da cui vĭdēre «vedere»]. – 1. Esposizione...
peste
pèste s. f. [dal lat. pestis «distruzione, rovina, epidemia», prob. affine a peior, pessimus]. – 1. a. Malattia infettiva e contagiosa, ad alta mortalità, dovuta al batterio Yersinia pestis, trasmesso all’uomo dalle pulci dei generi...
Storico ateniese (n. 460 circa - m. 395 a. C. circa). Da giovane subì certamente l'influsso determinante della cultura retorico-filosofica dei sofisti. Eletto fra gli strateghi del 424-23, fu mandato a sorvegliare le mosse dello spartano Brasida...
Ateniese (sec. 5º a. C.), figlio di Melesia. Rappresentante del partito conservatore, fu acerrimo avversario di Pericle e dei democratici di cui combatté soprattutto la politica finanziaria. Ostracizzato (443 o 442), tornò forse ad Atene nel...