Vedi CATACOMBE dell'anno: 1959 - 1994
CATACOMBE (v. vol. Il, p. 416)
U. M. Fasola
Denominazione impropria e moderna degli antichi cimiteri sotterranei cristiani o ebraici. Come è noto, originariamente [...] .
Come si è detto, le strutture sono diversificate a seconda della natura del suolo. A Roma e nel Lazio la friabilità del tufo costrinse a gallerie larghe solo 1 metro c.a e a cubicoli di ridotte dimensioni, mentre lo sviluppo degli ambulacri avvenne ...
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L'Italia preromana. I siti etruschi: Capua
Valeria Sampaolo
Capua
L’antica città di C. (gr. Καπύη; lat. Capua) si trovava nel sito della odierna Santa Maria Capua Vetere, nel centro della piana campana.
Il [...] quello di Cassandra, quello di Parrish) e a vernice nera. Si diffonde anche l’uso di dipingere le pareti interne delle tombe di tufo, a cassa o a camera, con elementi architettonici e con scene di ritorno del guerriero ridotte a una o due figure solo ...
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FORUM CASSII
P. Fortini
Stazione sulla Via Cassia a 44 miglia da Roma, è ricordata dalla Tabula Peutingeriana, dall'Anonimo Ravennate (p. 74, ed. J. Schnetz), dalla Cosmographia di Aethicus (p. 80, [...] di contrafforti. Il secondo è in opus caementicium con paramento esterno di scaglie di selce e di tufo mentre il terzo utilizzava il banco di tufo opportunamente tagliato e sagomato. Il complesso si data tra la fine dell'età repubblicana e gli inizi ...
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La Campania non è un’area uniforme dal punto di vista linguistico (Radtke 1997; De Blasi 2006a), poiché nessun dialetto (nemmeno il napoletano, parlato a Napoli e nei dintorni) ha mai raggiunto lo status [...] variazione diastratica (De Blasi 2002a): nel 1589 Del Tufo (cfr. Del Tufo 2007) distingueva la lingua del «popolaccio» dal « per le province napoletane» 7, pp. 537-538.
Del Tufo, Giovanni Battista (2007), Ritratto o modello delle grandezze, delitie ...
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Vedi OTRICOLI dell'anno: 1963 - 1996
OTRICOLI
C. Pietrangeli
Antico centro nel territorio umbro dapprima situato su un'altura dominante la riva sinistra del Tevere, dove sorge il paese moderno (m 208 [...] durante l'Impero.
Della città più antica restano alcuni avanzi di mura inseriti nella cinta medievale; sono in opera quadrata di tufo con blocchi posti per testa e per taglio; alcune tombe ipogee della prima Età del Ferro sono nei dintorni. Numerosi ...
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IRPINA Comune della provincia di Avellino. Il paese, a 340 m. s. m., sorse sulle rovine di più antica città, ed era poco più che un borgo quando, nell'ultimo periodo angioino, fu assoggettato alla famiglia [...] sfruttate due sorgenti di acque minerali solfuree, e rendono poco altre industrie (cave di pozzolana e di pietra di tufo); ma è attiva quella dello zolfo (con produzione di circa un migliaio di tonnellate l'anno, tra grezzo e purificato ...
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ASTURIE
E. Fernández González
(spagnolo Asturias)
L'attuale regione delle A. con capoluogo Oviedo (v.) è situata nella Spagna settentrionale lungo la costa centrale del golfo di Biscaglia. La cordigliera [...] secondari, a O una zona di ingresso tripartita e a E le tre absidi, di cui soltanto la centrale coperta con volta in tufo e mattoni. La finestra a tre archi dell'ambiente sovrastante, privo di accesso, è - come quella di San Tirso - ornata da una ...
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Vedi LAZIALE, Civilta dell'anno: 1961 - 1995
LAZIALE, Civiltà (v. vol. IV, p. 511)
A. M. Bietti Sestieri
La civiltà (o cultura) l. si sviluppa nella regione compresa fra il Tevere, il Garigliano, il [...] a Satricum (camere costruite in alzato e coperte da un tumulo) e a Roma (tomba 125, a camera scavata nel tufo). Tombe scavate nel tufo, con corridoio di accesso e più camere, sono note nell'Orientalizzante Recente a Osteria dell'Osa (tomba 62) e al ...
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Vedi NARCE dell'anno: 1963 - 1995
NARCE (v. vol. V, p. 349)
M. A. De Lucia Brolli
Acropoli e insediamenti sul fiume Treia. - Le tre colline (N., Monte li Santi e Pizzo Piede), da cui è formato il complesso [...] monumentale edificio templare, di grandi dimensioni (m 37,50 x 32,08), di cui rimane la platea di fondazione in opera quadrata di tufo; immediatamente a ridosso di questo, verso il Treia, a una quota inferiore di c.a m 1,40, si estendono le strutture ...
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Mineralista e chimico (Roma 1880 - Napoli 1932), prof. di mineralogia nelle univ. di Sassari (1909), Palermo (1911), Torino (1913), poi di chimica generale a Napoli, della cui univ. fu rettore (1923-25 [...] dell'esistenza nei reticoli cristallini d'acqua non legata in modo definitivo (acqua zeolitica). Studiò la zona campana del tufo pipernoide, quella dei Campi Flegrei e la zona del Vesuvio (Mineralogia Vesuviana, 1909-12). Scoprì numerosi minerali ...
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tufo1
tufo1 s. m. [dal lat. tardo (in glosse) tūphus o tūfus, variante del lat. class. tōphus o tōfus, di incerta origine]. – Roccia sedimentaria piroclastica formata da brandelli di lava di medie dimensioni (tufo propriam. detto) o da ceneri...