tecoma Tumore funzionante che si ritiene derivi dalle cellule della teca del follicolo di Graaf dell’ovaio. Di natura quasi sempre benigna, elabora ormoni sessuali femminilizzanti. ...
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Forma diffusiva di tumore che si manifesta con numerose piccole metastasi generalizzate ( c. miliare), o con rapida e massiccia invasione di organi e tessuti circostanti ( c. massiva), oppure dei linfatici [...] peribronchiali ( c. endolinfatica polmonare) ...
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In anatomia patologica, tumore solido o cistico benigno risultante di abbozzi disordinatamente frammisti e concresciuti di tessuti di varia provenienza embrionale. Le sedi più frequenti dove si sviluppano [...] i d. sono il collo, il coccige, il retto, il midollo spinale ...
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Raro tumore testicolare, detto anche leydigioma, a comportamento solitamente benigno, derivato dalle cellule interstiziali di Leydig. L’i. produce ormoni androgeni ed è quindi causa di ipergonadismo che, [...] se insorge in tenera età, determina il quadro della pseudopubertà precoce (precoce sviluppo dei caratteri sessuali secondari, ipertricosi, modificazione del timbro della voce ecc.) ...
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spazzacamini, cancro degli Tumore dello scroto, così denominato perché messo in rapporto con l’attività lavorativa degli spazzacamini da P. Pott (1775), che ne intuì le cause legate ai residui bituminosi [...] presenti nelle fuliggini e alla scarsa igiene. Si tratta di epiteliomi a cellule piatte (o pavimentose) ...
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Tumore maligno degli epiteli ghiandolari (c. mammario, c. gastrico).
C. da radiazioni Malattia professionale dei radiologi, consistente nella formazione di un epitelioma cutaneo.
Il carcinosarcoma è un [...] tumore maligno misto, caratterizzato dalla contemporanea presenza di elementi carcinomatosi e di elementi sarcomatosi. ...
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Tumore del sistema nervoso periferico, relativamente raro, a carattere benigno. I n. sono a lenta evoluzione, ma in una certa percentuale di casi degenerano in trasformazione maligna. Neurofibromatosi [...] da mutazioni di un gene localizzato sul cromosoma 22. La principale caratteristica della NF2 consiste nello sviluppo di tumori a carico delle cellule della guaina di Schwann dei neuroni (schwannomi vestibolari bilaterali, neuroma dell’acustico) che ...
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Tumore benigno costituito da tessuto connettivo fibroso, ben delimitato, spesso peduncolato, localizzato sulle superfici cutanee o mucose, talvolta in altre sedi (ovaio). Se ne distinguono varie forme: [...] , senza caratteri di differenziazione. Si localizza più frequentemente agli arti e al tronco; il fibroadenoma è un tumore benigno della mammella, costituito da cellule derivate dall’epitelio secernente e da abbondante tessuto connettivo di sostegno ...
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Tumore del sistema nervoso derivante dal tessuto neurogliale (astrocitomi, ependimomi e oligodendrogliomi), a localizzazione più frequente nel cervelletto e nel IV ventricolo, più raramente nel tronco [...] nel midollo spinale, eccezionalmente nella retina (astrocitoma della retina). Si includono comunemente nella definizione di g. anche tumori derivanti da tessuti non neurogliali, cioè il medulloblastoma, il neuroepitelioma e il pinealoma. Il termine g ...
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Tumore benigno formato da tessuto adiposo di cui ripete i principali caratteri; è in genere circoscritto e limitato da una capsula; ha come sede preferita il tessuto adiposo sottocutaneo, ma può comparire [...] lobuli che sono delimitati da setti connettivali formanti lo stroma di sostegno dei vasi nutritizi.
Il lipomixoma è un tumore benigno, che può raggiungere grandi dimensioni, di consistenza molle e formato da tessuto grasso e mucoso. È più frequente ...
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tumore
tumóre s. m. [dal lat. tumor -oris, der. di tumere «esser gonfio»]. – 1. ant. a. Gonfiore, gonfiezza. b. fig., poet. Alterigia, superbia; atteggiamento dell’animo gonfio di superbia: tuo vero dir m’incora Bona umiltà, e gran tumor m’appiani...
tumoroso
tumoróso agg. [der. di tumore], letter. ant. – Gonfio, tumido, o anche grasso: Le guance sue non eran tumorose Né magre fuor di debita misura (Boccaccio).