FICHERA, Gaetano
Salvatore Vicario
Nato a Catania l'8 marzo 1880 da Filadelfo, ingegnere, e da Anna Gallo, studiò medicina e chirurgia all'università di Roma, ove si formò alla scuola di illustri maestri: [...] e Bibl.: Necr. in Il Policlinico, sez. pratica, XLII (1935), pp. 1176 s., in Annali ital. di chirurgia, XIV (1935), pp. 317 s., in Tumori, s. 2, XXI (1935), 3, pp. III-XI, in Boll. della Soc. medico-chirurgica di Pavia, XI, (1935), 4, pp. V-XXIX. G ...
Leggi Tutto
Ghiandola dell’apparato genitale maschile, situata sotto la vescica e sopra il diaframma uro-genitale.
Anatomia
Piccola nel bambino, la p. si sviluppa all’epoca della pubertà. Ha forma e dimensioni simili [...] L’adenocarcinoma può coesistere con l’adenoma, ma si tratta di semplice associazione e non di un’evoluzione maligna del tumore benigno. Nella patogenesi di questa forma neoplastica è documentata l’influenza dell’età. La struttura istologica è quella ...
Leggi Tutto
Diminuita spinta all’attività motoria; spesso per danno cerebrale generalizzato ma a volte anche focale (per es., nei tumori prefrontali). ...
Leggi Tutto
Tecnica diagnostica usata in neurologia, che impiega la riflessione di impulsi ultrasuoni per la localizzazione di malattie cerebrali (tumori, emorragie). Sfrutta la riflessione di un fascio di ultrasuoni [...] diretto sulla struttura della linea mediana (epifisi se calcificata, pareti del terzo ventricolo, parte posteriore del setto pellucido) per desumere da un loro eventuale spostamento l’esistenza di un processo ...
Leggi Tutto
Sezione chirurgica dei fasci antero-laterali del midollo spinale, talora praticata nel trattamento dei dolori ribelli ad altra terapia (tumori, tabe ecc.). ...
Leggi Tutto
Strumento usato per l’esplorazione visiva della vescica urinaria. Permette di effettuare anche piccole operazioni (litotripsia, coagulazione di piccoli tumori ecc.). È composto di un catetere metallico [...] contenente un sistema ottico e una sorgente luminosa all’estremità che viene introdotta nella vescica ...
Leggi Tutto
Chirurgo italiano (Roma 1863 - ivi 1961). Autore di notevoli studî in varî campi della chirurgia e in particolare in quello dei tumori maligni. Primario ospedaliero (1896-1927) poi (1931-50) direttore [...] scientifico dell'Istituto regina Elena per lo studio e la cura dei tumori; senatore del Regno dal 1929. ...
Leggi Tutto
Ramo fondamentale della medicina che affronta il problema terapeutico con atti manuali o con operazioni strumentali; la sua distinzione nel vasto campo delle discipline mediche è essenzialmente d’indole [...] a tutto vantaggio di un’invasività ancor più ridotta. Nel campo delle biotecnologie, soprattutto nella lotta contro i tumori, si stanno affacciando anticorpi di laboratorio da usare come veicoli di radioisotopi per guidare la mano del chirurgo sulle ...
Leggi Tutto
Botanica
Malattia prodotta da Plasmodiophora brassicae, che si manifesta sulle radici di Brassicacee coltivate (cavolo, rapa) e spontanee con tumori isolati o aggregati, determinati dall’ipertrofia delle [...] cellule del cilindro corticale; nei casi più gravi si nota un aggregato di tubercoli fusiformi lunghi parecchi centimetri. Il parassita invade l’ospite attraverso un pelo radicale; il ciclo di sviluppo ...
Leggi Tutto
Patologo tedesco (Würzburg 1869 - Monaco 1946), professore a Gottinga, Würzburg e, dal 1910, a Monaco; importanti le sue pubblicazioni sui tumori (soprattutto Allgemeine Pathologie d. malignen Geschwülste, [...] 1924) ...
Leggi Tutto
tumore
tumóre s. m. [dal lat. tumor -oris, der. di tumere «esser gonfio»]. – 1. ant. a. Gonfiore, gonfiezza. b. fig., poet. Alterigia, superbia; atteggiamento dell’animo gonfio di superbia: tuo vero dir m’incora Bona umiltà, e gran tumor m’appiani...
tumoroso
tumoróso agg. [der. di tumore], letter. ant. – Gonfio, tumido, o anche grasso: Le guance sue non eran tumorose Né magre fuor di debita misura (Boccaccio).