Nacque a Torino il 1° ott. 1872, in una famiglia israelita, unico figlio di Giacomo e di Maria Esmeralda Todros, di nazionalità francese.
Il nonno paterno, Abramo, protomedico del bey di Tunisi, aveva [...] barone per meriti scientifici e per speciali benemerenze. Il padre del L., Giacomo, era nato a Bardo, in Tunisia, nel 1844. Ellenista e papirologo di fama internazionale, dal 1874 socio della Deutsche Akademie der Wissenschaften, influenzò fortemente ...
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Geografo italiano (Firenze 1865 - ivi 1937). Allievo di B. Malfatti e di G. Marinelli, fu topografo dell'Istituto geografico militare dal 1886 al 1915, poi prof. di geografia nell'Istituto superiore di [...] le sue variazioni negli ultimi quattro secoli, 1920) e di geografia coloniale e compose monografie su paesi africani (La Tunisia, 1930). Alcuni dei suoi saggi furono ristampati in un volume miscellaneo (Scritti geografici, 1939). Diresse a lungo, con ...
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Filologo e archeologo italiano (Roma 1922 - ivi 1997). Socio nazionale dell'Accademia dei Lincei (1968), della quale fu presidente dal 1994 al 1997, ed effettivo della Pontificia accademia di archeologia, [...] a Ramat Rahel; in Siria, scoprendo la città di Tell Mardeth; in Sicilia, a Mozia; in Sardegna, Malta e Tunisia, scoprendovi antichità puniche. Opere principali: I predecessori di Israele (1956); Le antiche civiltà semitiche (1958; trad. in varie ...
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Dinastia musulmana, che regnò nel Marocco dal 788 al 985 d. C. Prese il nome dal suo fondatore Idrīs, uno dei discendenti del califfo ῾Alī ibn Abī Ṭālib, che, dopo aver partecipato in Arabia a un tentativo [...] rimasto vivo nella tradizione storica marocchina come fondatore di Fez. Dopo Idrīs II, la dinastia decadde per tutto il sec. 10º, fra le opposte pressioni degli Omayyadi di Spagna e dei Fatimidi di Tunisia, fino a scomparire definitivamente nel 985. ...
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Generale (Kennington Oval, Londra, 1887 - Alton, Hampshire, 1976). Dopo aver partecipato alla prima guerra mondiale, passò nelle guarnigioni di stanza in Renania, dove studiò i metodi militari tedeschi; [...] che ebbe inizio (23 ott. 1942) con l'offensiva di el-῾Alamein, permise alle sue truppe di raggiungere in dicembre la Tunisia: fattore decisivo di questo successo, cui soprattutto è legato il nome del M., fu il geniale impiego tattico dell'artiglieria ...
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Archeologo (Arnay-le-Duc 1883 - Parigi 1965); direttore dell'École française di Atene (1919-25), diresse scavi a Delo, Delfi, Strato; prof. nell'univ. di Lione, poi (1926) alla Sorbona; socio straniero [...] il sec. 4º a. C. (5 voll., 1935-66). n Il figlio Gilbert (n. Nercillac, Charente, 1913 - m. 1998), direttore delle antichità della Tunisia (1941-55), poi prof. a Strasburgo (1955-59) e alla Sorbona (1959-83), si è occupato di antichità africane. ...
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Trombettista, compositore e direttore d'orchestra di jazz statunitense (Cheraw, Carolina del Sud, 1917 - Englewood, New Jersey, 1993). Dopo aver militato in numerose orchestre (C. Calloway, B. Eckstine, [...] e di showman. Autore di numerosi "classici" della moderna tradizione jazzistica (Salt Peanuts, Groovin' high, A night in Tunisia, Con alma, ecc.), G. ha costantemente immesso nella sua musica ritmi di derivazione afrocubana, dando vita a un'originale ...
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DEL SERA, Paolo
Wolfram Prinz
Figlio di Cosimo, discendente da nobile famiglia fiorentina, nacque a Firenze nel 1617. Certamente ricco - possedeva una villa a Fiesole (Lettere artist., VI, c. 4) - si [...] alcuni periodi dell'estate in una sua villa presso Treviso: la sua attività commerciale spaziava, con grande successo, fino in Tunisia. Nel 1640, all'età di 23 anni, dette inizio a una fitta e cordiale corrispondenza' col cardinale Leopoldo de ...
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BARTELLONI, Enrico
Franco Della Peruta
Nato a Livorno l'11 ag. 1808 da famiglia di umili condizioni, il B., soprannominato "il gatto" perla sua agilità, bottaio di mestiere, entrò presto nelle cospirazioni [...] . Colpito da mandato d'arresto, riuscì a rifugiarsi prima in Cor i casi e poi, agli inizi del febbraio, in Tunisia. Amnistiato dopo la promulgazione dello statuto toscano, nel marzo poté rientrare a Livomo, dove giunse dopo una breve sosta a Malta ...
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Architetto italiano (Roma 1911 - ivi 1969). Esordì con il progetto per l'ospedale di Modena (in collaborazione con F. Petrucci e C. Longo, 1933), in cui è sensibile il riferimento a Le Corbusier. Fino [...] di R. Morandi), edificio per la SIAE all'EUR (1963-65). In seguito ha costruito la chiesa di Roccaraso (1966), il villaggio prefabbricato di Ben Arous, in Tunisia (1965-68), e l'Hotel Jolly di Roma (1968-71, in collab. con G. Corre e M. Ferretti). ...
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tunisino
tuniṡino agg. e s. m. (f. -a). – 1. Della Tunisìa, territorio e repubblica dell’Africa settentr. sul Mediterraneo, o di Tùnisi, città capitale della Tunisia: la popolazione, l’economia, la costa t.; il porto t., le tipiche strade...
capsiano
agg. e s. m. [da Capsa, nome lat. della città di Gafsa in Tunisia]. – In paletnologia, cultura c., o il C., cultura preistorica del nord-ovest dell’Africa, della quale si rinvengono tracce nei ripari sotto roccia e nelle escargotières...