DEL MONACO, Mario
Raoul Meloncelli
Nacque a Firenze il 27 luglio 1915 da Ettore, funzionario dell'amministrazione comunale, e da Flora Giachetti che, dotata di una bella voce e di un naturale talento [...] , fu a Charleroi, a Stoccolma (Tosca e Bohème con T. Gobbi e M. Favero), nel 1948 al Carlo Felice di Genova per Turandot con M. Callas agli esordi, rappresentata poi a Buenos Aires e diretta da T. Serafin. Ormai consolidata la sua fama, nel 1949 fu ...
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DI STEFANO, Giuseppe
Giancarlo Landini
Nacque il 24 luglio 1921, a Motta Sant’Anastasia, in provincia di Catania, da Salvatore (1895), che si era da poco congedato dall’Arma dei Carabinieri, e da [...] Manon Lescaut, Iris, La forza del destino, Un ballo in maschera; nel 1958 Adriana Lecouvreur, L’elisir d’amore, Madama Butterfly, Turandot; nel 1959 La bohème, La sposa venduta di Smetana, Carmen diretta da Lovro von Matačić, Tosca; nel 1960 di nuovo ...
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PETRELLA, Clara
Giancarlo Landini
– Nacque a Greco di Milano (oggi un popoloso quartiere nella zona nord-est della metropoli lombarda), il 13 marzo 1914, da una famiglia di solide tradizioni musicali. [...] in marzo alla Scala, Fatina in Soleida di Max Donisch, e in novembre al Comunale di Alessandria, Liù nella Turandot.
Iniziò una brillante carriera, che si indirizzò verso due ambiti, la Giovane Scuola e la produzione italiana contemporanea. Nel ...
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ALFANO, Franco
Alberto Pironti
Nacque a Napoli, o meglio a Posillipo, come egli amava precisare, l'8 marzo 1876. Iniziò assai presto lo studio della musica, prendendo lezioni private di pianoforte, [...] ), negli schemi classici.
L'A. è noto, soprattutto, per la sua produzione operistica e per il suo completamento della Turandot di Puccini. Egli è inoltre autore di balletti, di musica sinfonica, di musica strumentale da camera, di liriche per canto ...
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POLI-RANDACCIO, Ernesta detta Ernestina (Tina)
Gianfranco Landini
– Nacque a Ferrara il 13 aprile 1879, da Giorgio Poli e Teresa Alberghini. Studiò canto nel Conservatorio Gioachino Rossini di Pesaro [...] stile di canto non sempre regolare. La carriera terminò negli anni Trenta; le ultime apparizioni avvennero al Comunale di Bologna nella Turandot (1934), al Giordano di Foggia nella Tosca e al Comunale di Modena nella Bohème (1936).
Morì a Milano il 1 ...
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CALLAS, Maria
Marco Beghelli
CALLAS, Maria (Sophie Cecelia Anna Maria Kalogeropoulos)
Nacque a New York il 2 dicembre 1923 da Georgios (George) Kalogeropoulos, farmacista di scarse ambizioni, e da Evangelia [...] in soli 12 mesi). Le opere affrontate furono tutte da soprano drammatico, con in testa le parti ‘spaccagola’: tante Turandot, tante Aide e Valchirie (ma rifiutò Cardillac di Hindemith alla Biennale di Venezia). Giorgio Graziosi avvertiva già i segni ...
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BRUNELLESCHI, Umberto
Giuseppe Selmo
Figlio di Pietro e di Benedetta Cappelli, nacque a Montemurlo il 21 giugno 1879. Studiò pittura e scultura all'Accademia di Belle Arti di Firenze sotto la guida [...] scenografie per l'opera lirica, per vari teatri stranieri e italiani: suoi figurini per la Turandot di Puccini sono conservati nel Museo Teatrale alla Scala, la Turandot di Busoni fu da lui allestita per il Maggio musicale fiorentino del 1940; per la ...
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ANSALDO, Giovanni
Salvatore Pintacuda
Scenotecnico, nacque a Genova il 9 febbr. 1857. Appartenne a una famiglia vissuta sempre per il teatro (suo padre fu macchinista capo al teatro Carlo Felice di [...] G. Meyerbeer, del Cristoforo Colombo di A. Franchetti, dell'Oberon di C. M. von Weber, del Nerone di A. Boito e di Turandot di G. Puccini.
Morì a Milano il 12 marzo 1929.
Bibl.: C. Schmidl, Diz. universale dei musicisti, Suppl., p. 32; Enciclopedia ...
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PAVAROTTI, Luciano
Marco Beghelli
PAVAROTTI, Luciano. – Nacque a Modena il 12 ottobre 1935, primogenito di Fernando (1912-2002), fornaio, e di Adele Venturi (1915-2002), operaia alla manifattura tabacchi; [...] dei XX Giochi olimpici invernali a Torino, con una sofferta esecuzione di «Nessun dorma», l’aria di Calaf nella Turandot di Puccini, che con l’intrepido grido finale «Vincerò! vincerò!» era divenuta il distintivo canoro del personaggio Pavarotti, a ...
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ROSSI-LEMENI, Nicola
Gianfranco Landini
ROSSI-LEMENI, Nicola. – Nacque a Istanbul il 6 novembre 1920, figlio di Paolo e di Xenia Lemeni Makedon. Il padre, ufficiale già nell’esercito zarista, e dopo [...] all’Arena di Verona. Fu poi ingaggiato da Eddie Bagarozy, agente e organizzatore di eventi di dubbia fama, per cantare in Turandot (Timur) a Chicago in una stagione che poi non ebbe luogo. Conobbe Maria Callas, di cui Rossi-Lemeni parlò a Giovanni ...
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tenóre s. m. [lat. tĕnor -ōris «continuazione, corso ininterrotto; altezza della voce», der. di tenere «tenere»]. – 1. Modo di contenersi, comportamento: seguitando di questo t., dove andrà a finire?; la volubile varietà de la fortuna non dura...
soprano2
soprano2 s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.]. – 1. a. La più acuta delle voci femminili, con una estensione normale nelle due ottave comprese tra do3 e do5, sebbene la tessitura migliore del soprano sia compresa nell’ottava sol3-sol4....