Titolo portato da molti personaggi della storia turca, persiana e indiana del periodo dei Moghūl.
Presso la setta musulmana degli Ismailiti è l’appellativo della consorte dell’Aghā Khān. ...
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Patriarca di Alessandria d'Egitto (sec. 15º-16º). Nato ad Atene, ne fuggì, in seguito all'invasione turca, per rifugiarsi nel monastero del Monte Sinai. Fatto patriarca (1487-1567) si stabilì in un monastero [...] del Cairo. Dopo la sanguinosa caduta di questa città, operò per migliorarne le condizioni, giovandosi anche delle sue relazioni con la corte di Russia. G., pare, morì all'età di 119 anni ...
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Confraternita religiosa musulmana, fondata a Konya dal poeta e mistico persiano Gialāl ad-dīn Rūmī (13° sec.), detto dai suoi seguaci mawlānā («nostro signore»). Ebbe gran diffusione nella parte turca [...] dell’Impero ottomano, fino a che fu sciolta dalla Repubblica turca nel 1925, assieme a tutte le altre confraternite religiose. ...
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Arcivescovo di Peć e patriarca di Serbia (1557-71); grazie alla parentela col gran visir Mehmed Sokolović, poté costruire il patriarcato autocefalo di Serbia, soppresso dal 1459 in conseguenza della conquista [...] turca; la Chiesa serba divenne così un efficace elemento di conservazione nazionale, estendendo la propria giurisdizione dal Lago d'Ochrida sino alla pianura ungherese. ...
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Riformatore ungherese (Deva 1500 circa - Debrecen 1545). Fu nel 1529 a Wittenberg e vi frequentò la casa di Lutero; tornato in patria (1531) vi predicò la riforma. Costretto a fuggire per l'invasione turca, [...] si rifugiò presso Melantone e di lì a Basilea dove divenne calvinista. È autore di Ortographia Ungarica (1544), prima opera del genere ...
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tekke Conventi turchi, dove vivevano in comune gli affiliati alle confraternite religiose musulmane. Assai diffusi (era celebre a Konya quello dell’ordine dei Mawlawiyya), furono chiusi nel 1925 in tutto [...] il territorio della Repubblica turca, in base alla politica di laicizzazione. ...
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Domenicano di Scio (sec. 15º), vescovo di Mitilene nell'isola di Lesbo, autore di una relazione sulla presa di Costantinopoli inviata al papa Nicolò V (1453), e di un'altra a Pio II sulla conquista turca [...] di Lesbo ...
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(gr. Στουδίου Μονή) Monastero di Costantinopoli fondato dal console Stùdios (468 ca.) come piccola chiesa, ma assurto presto a grande importanza anche per la biblioteca e lo scriptorium per la trascrizione [...] dei codici cui si dedicavano i monaci, detti studiti. Dopo la conquista turca di Costantinopoli nel 1453 fu trasformato in moschea e i monaci dispersi. ...
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DI MARCO, Giulia
Jean-Michel Sallmann
Nacque verso il 1574-1575 a Sepino nella contea del Molise (ora prov. di Campobasso). La sua estrazione sociale era molto modesta: il padre era un bracciante, la [...] madre figlia di un bracciante e di una schiava turca. Alla morte del padre, fu sistemata come domestica presso un mercante di Campobasso; poi, dopo la morte di questo, ne seguì la sorella che si trasferì a Napoli. Pare che qui si fosse innamorata di ...
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BOSIO, Tomaso
Gaspare De Caro
Nacque ad Asti, o forse a Chivasso, sulla fine del secolo decimoquinto. Era fratello minore di Antonio, che fu cavaliere gerosolimitano ed ebbe una parte di primo piano [...] nelle trattative per il trasferimento dei cavalieri a Malta, dopo la conquista turca di Rodi; un altro fratello del B., Gian Bartolomeo, fu padre di Giacomo, lo storico dell'Ordine. Per la protezione di Antonio il B. nel 1517 fu inviato dal gran ...
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turchio
tùrchio agg. e s. m. – Variante ant. di turco (per retroformazione dal plur. turchi): credendo che turchio fosse, il fé battezzare e chiamar Pietro (Boccaccio).