MAUROCORDATO
Nicola Turchi
. Famiglia bizantina, originaria di Chio e trasferitasi a Costantinopoli dopo la presa della città da parte dei Turchi (1453). Fondatore della famiglia fu Nicola, nato a [...] 1716 ebbe anche la Valacchia, tolta ai Brancoveanu, e la tenne con mano ferma. Le vicende della guerra austro-turca lo costrinsero a uscire dal suo dominio dove rientrò, mantenendovisi fino alla morte, dopo la pace di Passarowitz (1718). Costantino ...
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Predicatore (n. presso Amiens 1050 circa - m. Neufmoûtier, Liegi, 1115), in seguito al Concilio di Clermont (1095), che bandiva per la prima volta la crociata, percorse predicando la Francia settentr., [...] Dopo molti stenti fu raggiunta Costantinopoli (agosto 1096); passate poi in Asia Minore, le schiere di P. furono decimate dai Turchi. I pochi superstiti, tra cui P., tornarono a Costantinopoli e si unirono ai crociati di Goffredo di Buglione che si ...
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Naturalista e biologo, nato a Genova il 3 aprile 1872, morto a Roma il 12 giugno 1916. Fondò nel 1899 la Rivista di scienze biologiche, che diresse fino al 1902 con indirizzo positivistico. Convertitosi [...] di F. Raffaele: Studi biologici, I, Roma 1923; Appunti di astronomia, Roma 1928. Serie filosofica a cura di N. Turchi: La teleologia, Roma 1923; Problemi di biologia alla luce del finalismo, Roma 1924; Saggi di filosofia finalistsca, voll. 3, Roma ...
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SUOVETAURILIA
Nicola Turchi
. È il sacrificio (detto anche solitaurilia) dei tre animali domestici più cari all'agricoltore romano, il porco (sus), la pecora (ovis) il toro (taurus), che veniva offerto [...] klass. Altertum, XXXVII, p. 330 seg., e in Archiv für Religionswissenschaft, XVI, p. 127 segg.; Krause, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., suppl. V, col. 264 segg.; N. Turchi, La nuova tavola arvalica, in Saggi di storia delle religioni, Foligno 1924. ...
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SESSAGESIMA
Nicola Turchi
. È la seconda domenica di preparazione al digiuno quaresimale (v. quaresima). La stazione è alla basilica di San Paolo. Anche la liturgia di questo giorno manifesta la tristezza: [...] secondo qualche liturgista lo spettacolo dell'Italia corsa dai Longobardi e di Roma afflitta da mali avrebbe indotto San Gregorio Magno, il pontefice sistematore di queste domeniche prequaresimali, a dare ...
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NIXI DEI
Nicola Turchi
. Gli "dei inginocchiati" erano tre piedi di tavolo, in figura di giganti inginocchiati, riportati da Corinto come bottino di guerra e sospesi nel tempio di Giove Capitolino, [...] avanti alla cella di Minerva, quale dono votivo (Festo, p. 174). La fantasiosa erudizione popolare spiegava queste tre cariatidi, dalla loro posizione, come divinità protettrici del parto; e invero come ...
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SETTUAGESIMA
Nicola Turchi
. È la prima delle tre domeniche di preparazione al digiuno quaresimale (v. quaresima) introdotta dai Greci e imitata dai Latini, forse dallo stesso San Gregorio Magno, certo [...] già in uso nel sec. VII. La stazione si faceva a San Lorenzo fuori le mura. Poiché da questo giorno incomincia l'epoca di penitenza, i paramenti sono violacei, è escluso dall'officiatura il canto del Gloria ...
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PAOLINO di Pella
Nicola Turchi
Poeta cristiano latino, nato a Pella in Macedonia nel 376, morto forse nel 460. Visse quasi sempre nella Gallia meridionale, dove risiedeva suo nonno Ausonio. Nell'estrema [...] vecchiaia, dopo una vita passata nelle strettezze e nelle angosce provocate dalle invasioni barbariche, scrisse un poemetto di ringraziamento a Dio: Eucharisticos Deo sub ephemerides meae exitu, nel quale ...
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NONE
Nicola Turchi
. Con questo neme si designa il periodo di nove giorni che intercorre tra il primo quarto della luna (None) e il plenilunio (Idi), compresi. Nel calendario romano pregiuliano (detto [...] anche numano) esse cadevano il giorno 5 (Nonae quintanae) nei mesi di 29 giorni e il 7 (Nonae septimanae) nei mesi di 31. Nel calendario giuliano invece le none cadono il 5 di ogni mese, salvo i mesi di ...
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PERKŪNAS
Nicola Turchi
. Nome (cfr. lat. quercus, il ted. Föhre) del dio "querciano", ossia che ha per simbolo e per sede la quercia. Essere supremo di tutte le genti baltiche (e probabilmente slave; [...] v. perun), concepito come il cielo meteorologico da cui si sprigionano il tuono e il fulmine (Percunas deus tonitrus illis est, Lasicius, De diis Samogitarum, p. 56); e tuttora in lituano perkunas significa ...
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turchio
tùrchio agg. e s. m. – Variante ant. di turco (per retroformazione dal plur. turchi): credendo che turchio fosse, il fé battezzare e chiamar Pietro (Boccaccio).