Umanista (Firenze 1534 - ivi 1612). Di famiglia nobile e ricca, fu avviato alla carriera delle armi: partecipò alla guerra di Siena (1553-54), alla difesa di Malta contro i Turchi (1565) e infine, chiamato [...] a Roma da Clemente VIII (1592) e nominato luogotenente generale della guardia pontificia, alla spedizione in Ungheria contro i Turchi (1594), nella quale si distinse all'assedio di Strigonia. A questa attività militare alternò sempre un'attiva ...
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Scrittore (Alcalá de Henares 1547 - Madrid 1616). Fu in Italia al servizio del cardinale Giulio Acquaviva (1570), combatté e fu ferito a Lepanto (1571); nel 1575, fatto prigioniero dai Turchi, fu inviato [...] in Algeri dove trascorse cinque anni. Finalmente riscattato tornò in patria dove visse tra affari andati a male, scomuniche e varî arresti. L'attività letteraria di C. fu multiforme. La Galatea (1585) ...
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VENÉZIS, Ilías (‛Ηλίας Βενεζης)
Filippo Maria PONTANI
Narratore greco, nato ad Aivalì (Asia Minore) nel 1903.
La diretta esperienza della deportazione e delle angherie patite nel 1922 da parte dei Turchi [...] è evocata nel romanzo autobiografico Τὸ νούμερο 31.328 (1931; trad. franc., La grande pitié, Parigi 1945; trad. it., Roma 1947) con un raccapricciante realismo di singolare potenza. Ma già in quest'opera ...
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Poeta e capitano ungherese (n. fortezza di Orzalj 1620 - m. presso Čakovac 1664), figlio di Giorgio bano di Croazia. Educato presso i Gesuiti, divenuto bano (1647), continuò per molti anni a lottare contro [...] Sziget", 1651), nota anche con il titolo latino di Obsidio Szigetiana, nella quale esalta la figura del suo avo Miklós. Ha lasciato anche trattati politici e militari, come Az török áfium ellen való orvosság ("Medicina contro l'oppio turco", 1660). ...
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Poeta greco (Atene 1896 - Prèvesa 1928). Laureato in legge, funzionario dell'amministrazione statale, morì suicida, vittima delle angustie burocratiche e della crisi che sconvolse la Grecia dopo l'esito [...] disastroso della guerra con i Turchi (1922). Fondatore e animatore di periodici satirici e letterarî, traduttore di poeti europei, cantò con amara ironia il dolore di una vita inconsolabile e vuota: ῾Ο πόνος τοῦ ἀνϑρώπου καὶ τῶν πραμάτων ("Il dolore ...
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Orientalista (Venezia 1728 - ivi 1799), gesuita; fu a Costantinopoli (1781-86) al seguito del bailo veneto Agostino Garzoni; frutto di questo soggiorno fu la Letteratura turchesca (3 voll., 1787), prima [...] trattazione in lingua europea della storia letteraria dei Turchi, pur avendo carattere di compilazione erudita più che di studio originale. ...
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Umanista albanese (Scutari 1450 circa - forse Roma 1512 circa), sacerdote cattolico. Compagno di Giorgio Castriota Scanderbeg e suo biografo (Historia de vita et gestis Scanderbegi, Epirotarum principis, [...] 1508 circa), partecipò alla difesa di Scutari durante l'assedio dei Turchi nel 1478, di cui diede la narrazione nell'opera De obsidione Scodrensi (pubbl. 1504); compose un Compendium vitarum summorum pontificum ... imperatorumque Romanorum (1508 ...
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Scrittore turco musulmano (sec. 11º), cui dobbiamo il Dīwān lughāt at-turk ("Divano delle lingue turche"), iniziato nel 1072 e dedicato al califfo al-Muqtadir. L'opera è una delle più importanti fonti [...] sulla lingua, letteratura ed etnografia dei Turchi nel periodo più antico della loro storia musulmana. ...
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Poetessa (n. Napoli - m. Roma 1618), seguace delle dottrine di Galilei, prima amica e amante, poi fiera nemica di G. Marino. Scrisse un poema in 23 canti, la Scanderbeide, di derivazione tassesca, in cui [...] sono narrate le gesta dello Scanderbeg contro i Turchi. ...
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Nato a Trebisonda il 2 genn. 1403, probabilmente ricevette il nome di battesimo di Basilio. Di famiglia artigiana, venne affidato dai genitori al metropolita della sua città, Dositeo, e da questo venne [...] Bologna il 23 ottobre e a Roma :il 20 novembre.
Nel frattempo la sua città natale, Trebisonda, era caduta in mano dei Turchi e già nella prima parte dell'anno la Morea aveva ceduto. L'ultimo despota, Tomaso Paleologo, fuggì in Italia portando con sé ...
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turchio
tùrchio agg. e s. m. – Variante ant. di turco (per retroformazione dal plur. turchi): credendo che turchio fosse, il fé battezzare e chiamar Pietro (Boccaccio).