Storico e uomo politico romeno (n. 1633 - m. Bărboşi, Roman, 1691). Dopo un lungo soggiorno in Polonia, tornò in patria nel 1652 e ricoprì importanti cariche pubbliche: ministro, ambasciatore, consigliere. [...] Prese parte, con l'esercito turco, all'assedio di Vienna del 1683. Sospettato di congiura contro il Principe di Moldavia Constantin Cantemir, venne ucciso insieme al fratello Velicico. Oltre a un lungo poema filosofico-biblico, Viaţa lumii ("La vita ...
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Diplomatico genovese (sec. 17º). Recatosi nel 1664 a Costantinopoli al seguito di una ambasceria austriaca, riuscì a riannodare, pur tra le rivalità delle altre nazioni e l'aperta ostilità della Francia, [...] le relazioni commerciali con l'Impero turco, ove ritornò quale ambasciatore nel 1666-67. Delle due ambascerie lasciò interessanti relazioni. ...
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Storico orientalista, nato a Pietroburgo il 15 novembre 1869, morto a Mosca il 19 agosto 1930, professore dal 1901 nell'università di Pietroburgo. Buon conoscitore dell'arabo, del persiano e del turco, [...] (in russo; Pietrogrado 1917); e numerosissimi articoli e memorie di storia e geografia, etnografia, epigrafia e letteratura persiana e turca. Particolamente da segnalare sono i suoi studî in russo sul concetto di califfo e sultano in Mir Islama (1912 ...
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Stato dell’Asia occidentale e, in piccola parte, dell’Europa sud-orientale, il cui territorio è diviso in due regioni peninsulari: la Tracia (detta anche Turchia europea), e l’Asia Minore, o Anatolia (con [...] anche l’arte tessile, sia nelle tele per la decorazione delle tende, sia nei tappeti. È in questi due campi che la Turchia ha recato il maggior contributo all’arte islamica, portandovi una forte tendenza alla decorazione fin dal 9° sec. e con maggior ...
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Uomo politico (Venezia 1518 - ivi 1595), fratello di Daniele. Si mise in luce in una ambasceria a Carlo IX (1561-64) e gli fu affidato (1568) il baliato di Costantinopoli, da dove, pur prigioniero durante [...] Mirabili per acume politico le sue relazioni sull'Impero Ottomano (Ritratto delle forze turchesche; Scritture illustrative della Turchia) e le sue lettere. Assertore dell'indirizzo architettonico del Palladio, fu ispiratore di grandi lavori pubblici ...
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Despota di Serbia (n. 1374 - m. 1456), condusse a lungo in Serbia (dal 1402) una politica filoturca ma non riuscì a evitare l'invasione turca (1439); si rifugiò allora in Ungheria, dove sotto l'egida del [...] . Dopo la sconfitta di Varna (1444) si recò nella Zeta e come vassallo turco combatté contro Venezia e contro Scanderberg. Un esercito serbo, inviato da G., partecipò alla conquista di Costantinopoli, ma questo non impedì al Sultano di procedere a ...
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Titolo attribuito dal Medioevo nell’Europa centro-orientale (dalla Polonia ai Balcani) ai capi o governatori (elettivi o nominati o riconosciuti dal sovrano) di determinati territori, con estesi poteri [...] civili e militari. L’appellativo fu conservato durante il dominio turco dei Balcani in Valacchia e Moldavia, in Serbia e nel Montenegro.
Dopo la Prima guerra mondiale, in Polonia e in Iugoslavia il v. era il capo delle singole province o voivodati; ...
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Ankara
Capitale della Turchia. Sede d’insediamenti ininterrotti dal periodo ittita, la città è situata sul luogo dell’Ancyra latina, nell’Anatolia centrale, sulla strada che, attraverso Sardi, conduceva [...] ’Asia Minore. Contesa fra bizantini e arabi, passò dal 12° sec. sotto il dominio turco, poi ottomano. Nel 1923 fu scelta come capitale del nuovo Stato turco da Mustafa Kemal (➔ Atatürk), in segno di rottura con il passato ottomano simboleggiato da ...
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Califfo abbaside (m. 869), figlio di al-Mutawakkil. Salito al trono nell'866, dopo lunga lotta col cugino al-Musta῾in fu deposto e ucciso. Il suo breve regno fu segnato dallo sforzo di fronteggiare l'onnipotenza [...] dell'elemento militare turco nell'Iraq, mentre in periferia si avviava il processo di disintegrazione del califfato (Tulunidi d'Egitto, Saffaridi nel Sistān, ecc.). ...
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ẒIYĀ Pascià, ‛Abd ul-Ḥamīd
Ettore Rossi
Poeta e uomo politico ottomano. Nacque nel 1825 a Kandïllï, sul Bosforo, presso Costantinopoli, studiò secondo i metodi e gli usi del tempo, acquistando buona [...] ritornò a Costantinopoli e nello stesso tempo entrò nel gruppo di pochi liberali che avevano formato l'associazione patriottica dei Giovani Turchi; nel 1867 fuggì in Europa su una nave francese e si stabilì con altri profughi a Parigi e poi a Londra ...
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turco1
turco1 agg. e s. m. (f. -a) [dall’arabo turk (plur. di turkī) «le genti turche», che è dal pers. turkī o turk; in turco osmanico türk «turco»] (pl. m. -chi). – Della Turchia, stato storico e moderno, attualmente esteso, attraverso i...
turco2
turco2 〈türkó〉 s. m., fr. [dall’ital. turco1, perché fino al 1830 l’Algeria dipendeva dalla Turchia]. – Fuciliere indigeno dell’esercito francese d’Africa.