GIGLI, Antonio
Maria Cristina Basili
Sono scarse le notizie biografiche su questo argentiere, attivo a Roma nella prima metà del Settecento. Il G. è documentato come lavorante nel Collegio degli orefici [...] al pontefice che li destinò alla cattedrale di Bologna, sua città natale, dove questi sono tuttora conservati. Il turibolo e la navicella, realizzati in argento dorato, mostrano una ricchissima ornamentazione rocaille; il primo si presenta come un ...
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GIOVANNI di Bartolo da Siena
Elisabetta Campolongo
Non si conosce la data di nascita di questo orafo senese documentato dal 1364 al 1404.
Si deve a Müntz (1888, al quale si rimanda per i documenti citati [...] anno ricevette l'allogagione per opere di varia natura: la doratura e il restauro di un calice papale, il restauro di un turibolo e del bastone di una croce astile, la fattura di un secchiello con aspersorio e di un bacino, per la somma complessiva ...
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FILIBERTI
Renata Massa
Famiglia di orefici, fonditori e orologiai attivi a Brescia e a Bergamo dal secondo quarto del XVIII secolo agli inizi del XIX.
Giovanni Battista, figlio di Giovanni Pietro, nacque [...] (Bergamo, Tesoro del Duomo, 1989); nel 1773 un ostensorio per la chiesa parrocchiale di Somendenna (Pagnoni, 1974, II, p. 869); turibolo e navicella per S. Caterina di Bergamo nel 1775 (Montaldo, 1989); un ostensorio per S. Maria Assunta di Chiuduno ...
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LELI (Lelj), Giovanni Antonio (Giovanni Antonio [Giannantonio] da Foligno)
Emilia Capparelli
Nacque a Ferrara tra il 1472 e il 1476, da una famiglia di orafi e incisori proveniente da Foligno.
Il cognome [...] , ricevette numerose commissioni, soprattutto dalla corte ducale, per vasellame prezioso, oggetti sacri, come un tabernacolo e un turibolo per il cardinale Ippolito d'Este, vari sigilli e armi ducali per falconi. Succedette a Giacomino da Cremona ...
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ELENA, Vincenzo
Renata Massa
Non si conoscono il luogo e la data di nascita né il nome dei genitori. Documentato come lavorante nella bottega dell'orafo bresciano Giovanni Tonoli nel 1777 (Archivio [...] e una croce (Guerini-Sabatti, 1982); nel 1794 per la chiesa parrocchiale di S. Benedetto di Pavone risultano fatture relative a un turibolo (Volta, 1984); nel 1797 e nel 1804 per il duomo nuovo di Brescia l'E. esegui opere di aggiustatura di sei ...
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JUVARRA (Ibarra, Ivara, Luvara, Houara, Yuuara)
Giovanni Molonia
Famiglia di argentieri attivi a Messina nei secoli XVII e XVIII, discendenti dalla casata spagnola dei Guevara, che si stabilirono a Messina [...] con piede di rame della chiesa madre di Alì, in un ostensorio in rame e argento nella chiesa di Piraino, in un turibolo della chiesa del Ss. Salvatore di Tortorici. Pietro lavorò ancora per i gesuiti di Catania e Malta e, su commissione di padre ...
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GUIDI, Sofia
Mario Marrocchi
Figlia del conte Guido (V, detto anche Guido Guerra I) e di Imilia, nacque presumibilmente intorno al 1115.
La data di nascita è ipotizzata considerando che doveva avere [...] a Bagnolo e Rimaggio, oltre a deporre sull'altare oro e pietre preziose per la realizzazione di un calice e di un turibolo, mentre il fratello Guido (VI, detto anche Guido Guerra II), donò l'argento della sella del suo cavallo per farne la copertura ...
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COLLEONI (Colleone)
Luigi Ficacci
Famiglia di argentieri laziali attiva nei secc. XVIXVIII.
Capostipite fu Corinzio, figlio di Firmiano, nato a Gallese (nei pressi di Viterbo) nell'anno 1579. Compì il [...] (Bulgari, 1958, p. 310, con lista e destinazione delle forniture).
Le opere identificate e note si riducono a pochi esemplari: un turibolo in argento, databile circa al 1626 nella chiesa di S. Stefano di Alatri con il suo bollo, la testa di leone ...
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BENCI, Antonio, detto il Pollaiolo
Marco Chiarini
Nacque a Firenze da Iacopo di Antonio e da monna Tommasa probabilmente tra il 1431 e il 1432. Il soprannome deriva - secondo una consuetudine fiorentina [...] verrebbe attestato dalle sue prime opere note e documentate, fra le quali un disegno con il progetto di un turibolo (Firenze, Gab. dei disegni degli Uffizi), firmato "Antonio del pollajuolo horafo" .
Tale è anche la tradizione raccolta e riportata ...
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DONIA
Gioacchino Barbera
Famiglia di argentieri e incisori, attivi a Messina dalla fine del sec. XVI fino ai primi decenni del XVIII.
Nelle Regole e capitoli della Compagnia d'aurefici e di argentieri... [...] " che egli eseguì da solo, quali un Calice in argento (1667) del Museo regionale di Messina, una Navicella e un Turibolo in argento (1668) della chiesa di S. Giovanni di Malta di Messina, oppure in collaborazione con altri argentieri messinesi. Con ...
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turibolo
turìbolo (ant. turrìbolo) s. m. [dal lat. turibŭlum, der. di tus turis «incenso»]. – Piccolo recipiente di argento o di metallo argentato, di forma varia ma per lo più dotato di coperchio e di attacchi per tenerlo sospeso a tre catenelle,...
turiferario
turiferàrio s. m. [dal lat. mediev. turiferarius, comp. di tus turis «incenso» e tema di ferre «portare»]. – Nella liturgia cattolica, il ministrante (o ministro) che porta l’incensiere o turibolo. Fig., letter. e poco com., adulatore,...