Zona paludosa che si trova lungo le coste dove le maree sono poco sentite e quindi il cordone litoraneo è chiuso. Si vengono così a delimitare degli specchi d’acqua interni nei quali sboccano i corsi d’acqua [...] antica, che vide lo sviluppo di floridi centri etruschi (Populonia, Vetulonia, Cosa [Ansedonia], Talamone, Roselle, Tarquinia, Tuscania), dei quali restano tracce di interesse storico e artistico (la «Tagliata» di Ansedonia, le tombe di Tarquinia ecc ...
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Vedi TERRACOTTA dell'anno: 1966 - 1997
TERRACOTTA (v. vol. vii, p. 732)
P. D'Amore
A. L. D'Agata
G. Greco
M. J. Strazzulla
B. Genito
C. Lo Muzio
A. A. Di Castro
F. Salviati
p. 732). Vicino Oriente. [...] nei decenni immediatamente successivi alla metà del secolo, con la ridecorazione del complesso F di Acquarossa, il sacello funerario di Tuscania, una prima fase dell'Ara della Regina di Tarquinia e le lastre con cavalieri al galoppo e carri di Caere ...
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L'Italia preromana. I siti etruschi: Vulci
Mario Torelli
Anna Maria Moretti Sgubini
Vulci
di Mario Torelli
Città etrusca (gr. Οὐόλκοι; lat. Vulci) sulla riva destra del fiume Fiora (antico Armentae), [...] e quella che R. Bartoccini chiama Aurelia vetus nell’entroterra – mentre altre vie collegano V. con il mare e con l’interno (Tuscania, Bolsena e altri centri minori).
Già nel XIV secolo la zona della città etrusca e romana era conosciuta con il nome ...
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Andrea di Bartolo
G. Chelazzi Dini
Pittore senese, figlio di Bartolo di Maestro Fredi e di Bartolomea di Cecco, nacque probabilmente tra il 1360 e il 1370 dato che già nel 1389 figurava iscritto nel [...] Coll. Ruffini di Roma e quella con lo stesso soggetto della pala del duomo di Tuscania che è certamente tra le ultime opere dell'artista. Sulla base della predella di Tuscania, Chelazzi Dini (1982) ha potuto riferire ad A. una serie di miniature di ...
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GIOVANNI, STEFANO e NICCOLÒ
S. Manacorda
Pittori romani documentati nell'abbaziale benedettina di S. Anastasio a Castel Sant'Elia, presso Nepi (prov. Viterbo), da un'iscrizione dipinta nell'abside, [...] quello della basilica inferiore di S. Clemente a Roma e, con minore efficacia, con quello di S. Pietro a Tuscania, la cui altrettanto complessa questione critica lo ha coinvolto in continui slittamenti cronologici: esso è stato, infatti, considerato ...
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ROSONE (o rosa)
Vincenzo Fasolo
Questo termine appartiene specialmente alla nomenclatura relativa all'architettura religiosa e designa quel tipo di finestre circolari aperte sulle fronti delle chiese [...] di Lugnano in Teverina (sec. XII). Grandi rosoni si hanno a S. Pietro e a S. Maria Maggiore di Tuscania: questo specialmente interessante per le sue notevoli dimensioni eguaglianti quasi la larghezza della navata, e per la sua intelaiatura interna ...
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CAPOCCI (Caputius, Capucius, Caboche, Capote, de Capociis), Pietro
Agostino Paravicini Bagliani
Nacque dal ramo dei Monti della prestigiosa famiglia romana dei Capocci, che in poco più di un secolo [...] rapida ascesa curiale. Fu Onorio III a concedergli cospicui proventi da vasti possedimenti del Patrimonio pontificio, situati a Tuscania, Orte, Amelia, Nepi, Civita Castellana e Gallese, e a confermargli le prebende della chiesa inglese di Guilden ...
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GIOVANNI
Irene Scaravelli
Fu vescovo di Arezzo dall'868. Il nome del padre, Trasone, è noto attraverso un documento dell'877 con cui G. faceva donazione al monastero di Farfa di alcuni beni lasciatigli [...] 'aristocrazia italiana a Carlo, in questa occasione incoronato re d'Italia. Di lì a poco, insieme con Giovanni vescovo di Tuscania, G. fu mandato da Giovanni VIII come legato al concilio di Ponthion, indetto per discutere e risolvere i contrasti tra ...
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Vedi SPECCHIO dell'anno: 1966 - 1997
SPECCHIO (ν. vol. VII, p. 433)
S. M. Cecchini
G. Sassatelli
I. Iannaccone
Egitto. - I molti esemplari e l'abbondante documentazione figurata di s. metallici egiziani [...] affollate come lo s. da Volterra con Eracle allattato da Hera, il c.d. s. di Tarconte con scena di extispicium da Tuscania o quella con il giudizio di Paride da Todi. L'invenzione del tipo viene solitamente riferita al Maestro di Menelao, una figura ...
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ORSINI, Paolo
Anna Falcioni
ORSINI, Paolo. – Nacque nel 1369, figlio di Francesco, esponente del ramo di Gallese e titolare di beni e castelli in Sabina.
Irrequieti feudatari dei pontefici, che avevano [...] somma di 60.000 fiorini, marciò verso Carneto, occupò svariati castelli e mise a ferro e fuoco il centro di Tuscania (gennaio 1407).
Nel giugno 1407, le truppe napoletane e quelle colonnesi penetrarono in Roma, attraverso una breccia aperta presso la ...
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tuscanico
tuscànico agg. [dal lat. tuscanĭcus «della Tuscia, etrusco»] (pl. m. -ci). – Ordine t., ordine architettonico di derivazione etrusca, caratterizzato dalla colonna con fusto liscio e modestamente rastremato, appoggiata su una grossa...
storytelling
(story-telling), s. m. inv. Affabulazione, arte di scrivere o raccontare storie catturando l’attenzione e l’interesse del pubblico. ◆ Apre la rassegna Gabriele Lavia, nella chiesa di San Francesco di Tuscania, con la prima nazionale...