Val di Chiana
Adolfo Cecilia
Solco vallivo della Toscana, la cui lunghezza è di circa 100 km, compreso tra la conca di Arezzo a nord, la valle del fiume Paglia a sud, le colline senesi a ovest, i rilievi [...] e malarica (Benvenuto: " Ad hoc est sciendum, quod Chiana est quaedam vallis palustris, mortua et marcita in Tuscia inter Clusium, Aretium et Cortonam, in territorio civitatis Senarum, quae reddit aerem pestilentem in aestate, quando est intensus ...
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CAPRINI, Pacifico
Bruno Di Porto
Nacque a Viterbo il 9 genn. 1820 da Carlo e Teresa de Gentili.
La famiglia era di lontana origine corsa (le prime notizie risalgono fino al XIII secolo) e tra le più [...] Savini e con Angelo Mangani, fu chiamato dalle autorità militari italiane a comporre la prima giunta provvisoria di governo per la Tuscia, che si dimise dopo sole ventiquattro ore, per far posto ad una nuova giunta acclamata dal popolo. Né il C. ebbe ...
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FARNESE, Pietro
Angela Lanconelli
Figlio di Ranuccio di Pepo e fratello di Ranuccio (comandante della "taglia" dei Comuni guelfi di Toscana nella guerra contro Arezzo) e, secondo la tradizione storiografica [...] Arch. della R. Società romana di storia patria, X (1887), pp. 60, 63; P. Fabre, Registrum Curiae Patrimomi Beati Petri in Tuscia, in Mélanges d'archéologie et d'histoire, IX (1889), p. 309; G. Pardi, Il governo dei signori Cinque in Orvieto, Orvieto ...
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ALBERTI, Gregorio
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Figlio di Lotario, conte di Montecarelli (per cui l'A. è noto anche come G. da Montecarelli), fu eletto da Clemente III cardinale diacono di S. Giorgio in Velabro tra il 7 giugno [...] l'A. veniva inviato, come "visitator et reformator", il 15 Ott. 1199, nei territori di Spoleto, Sutri e Nepi e nella Tuscia; lo accompagnava per la migliore riuscita della legazia il prefetto di Roma, Giovanni di Vico. La missione dell'A., che riuscì ...
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(o Langobardi) Popolazione germanica che appare nelle fonti scritte nel 5° sec., quando si stanziò nel Meclemburgo (a E dell’attuale Amburgo).
Storia
Le origini. - Secondo l’antico mito longobardo delle [...] longobardo nella sua configurazione territoriale: esso comprendeva l’Italia del nord (eccetto la fascia costiera veneta e la Liguria), la Tuscia, il cuore dell’Umbria e delle Marche e vaste regioni del sud. Già in quest’epoca fu chiaro però che l ...
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FLAMINIA
Arturo Solari
. È la regione che si stende lungo il litorale adriatico, da Ariminum (Rimini) all'Aesis (Esino), e, nell'interno, fino al versante orientale dell'Appennino, corrispondente all'ager [...] Ager gallicus prese il nome di Flaminia (iuridici per Flaminiam et Umbriam e Aemiliae et Flaminiae). Unita l'Umbria alla Tuscia, il distretto di Flaminia si unì al Picenum formando la provincia Flaminia et Picenum. Nel sec. IV questa grande provincia ...
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PELAGIO I, papa
Claire Sotinel
PELAGIO I, papa. – Nacque a Roma, figlio di Giovanni «uicarianus» (funzionario del Vicariato di Roma?).
Come diacono, accompagnò papa Agapito a Costantinopoli nell’inverno [...] , dell’Illiria e dell’Africa nella loro totalità (ep. 19).
In Italia, parallelamente, alcuni vescovi (in particolare, nella «Tuscia annonaria») si astenevano dall’includere il nome di Pelagio nei dittici. Quando fu messo al corrente nel 557, il papa ...
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ONORIO IV, papa
Marco Vendittelli
ONORIO IV, papa. – Giacomo Savelli, figlio del potente Luca, nacque a Roma intorno al 1210.
Della sua vita prima che ricevesse la porpora cardinalizia, nel 1261, si [...] nominarlo rettore del Patrimonio di S. Pietro in Tuscia e capo dell’esercito pontificio, un delicato incarico ricoprì la carica di rettore del Patrimonio di S. Pietro in Tuscia dal febbraio 1286 e un altro congiunto, Pietro Stefaneschi, fu nominato ...
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Vico, Manfredi da
Mario Sensi
, Personaggio contemporaneo di D., ricordato nel Convivio come tipico esempio di uomo che, sebbene una nullità, si crede nobile ed esige dalla società onori e rispetto, [...] ).
M. discendeva da una potente famiglia romana che dominò per circa quattro secoli il patrimonio di San Pietro in Tuscia ed esercitò per eredità la prefettura di Roma. Grazie a quest'ufficio la famiglia possedeva i principali castelli che dominavano ...
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SAN GENESIO
Bernardino Barbadoro
. Fu un borgo nel Valdarno Inferiore, sulla strada pisana, ai piedi della collina su cui sorse la rocca di San Miniato al Tedesco. Anzi da questa borgata sottostante, [...] esordienti comuni toscani nelle relazioni tra loro e l'impero, che aveva costituito a San Miniato il centro amministrativo della Tuscia. Perciò a ragione E. Repetti vide nel borgo di San Genesio una specie di Roncaglia per la Toscana. Sennonché prima ...
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tuscanico
tuscànico agg. [dal lat. tuscanĭcus «della Tuscia, etrusco»] (pl. m. -ci). – Ordine t., ordine architettonico di derivazione etrusca, caratterizzato dalla colonna con fusto liscio e modestamente rastremato, appoggiata su una grossa...
francigeno
francìgeno agg. [dal lat. mediev. Francigena, comp. di Francia e -gena (v. -geno); propr. «nato in Francia», e per estens. «francese»], ant. – Franco, francese. In partic., si chiamò via f. (o francisca) la più battuta delle vie...