GATTI, Silvestro
Raffaello Morghen
Figlio di Raniero, viterbese. Nel 1318 fu eletto dal popolo difensore di Viterbo e confermato nell'ufficio da Giovanni XXII in odio a Manfredo di Vico, che, in assenza [...] popolo e ucciso nel 1328.
Bibl.: C. Calisse, I prefetti Di Vico, in Arch. R. Soc. romana di storia patria, X (1887); M. Antonelli, La dominazione pontificia nel patrimonio di S. Pietro in Tuscia, in Arch. R. Soc. Romana di storia patria, XXV (1902). ...
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ORSINI D'ARAGONA, Gentil Virginio
Stefania Camilli
ORSINI D'ARAGONA, Gentil Virginio (Gentil Virgilio, Virginio, Virgilio). – Figlio primogenito di Napoleone di Carlo Orsini, signore di Bracciano, e [...] , a nord di Roma, fulcro di un dominio più ampio che si estendeva su una vasta area del patrimonio di S. Pietro in Tuscia e della Sabina. Negli anni della minore età di Orsini si colloca un evento di notevole rilevanza per la storia di questo piccolo ...
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EMILIA-ROMAGNA
G. Zanichelli
Regione dell'Italia settentrionale comprendente le due regioni storiche dell'Emilia a O e della Romagna a E. La denominazione della parte occidentale deriva dalla via Emilia, [...] orientale fu aggregata alla Flaminia et Umbria, mentre in seguito la parte occidentale venne unita alla Liguria e alla Tuscia.I Romani avevano bonificato la bassa pianura e avevano strutturato il sistema delle comunicazioni, sia quello fluviale, sia ...
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Vedi CERVETERI dell'anno: 1959 - 1973 - 1994
CERVETERI (v. vol. II, p. 518 e S 1970, p. 204)
M. A. Rizzo
Le recenti ricognizioni svolte dal C.N.R. sul pianoro della città, esteso per c.a 150 ha, hanno [...] di Caere, in BdA, s. III, XXXV-XXXVI, 1986, p. 3 ss.; AA.VV., Ricerche nell'area urbana di Caere, in Archeologia nella Tuscia, cit., p. 3 ss.; F. Gilotta, Ceramica attica dall'area urbana di Caere, in Prospettiva, 46, 1986, pp. 42-49.
Sull'edificio ...
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Vedi NORCHIA dell'anno: 1963 - 1996
NORCHIA (v. vol. V, p. 543)
G. Colonna
Il nome antico non è noto, ma non poteva discostarsi dalla forma Orcla/Orclae, attestata a partire da un documento del 775 d.C. [...] Tomb Architecture, in RM, LXXXV, 1978, p. 283 ss.; E. Di Paolo Colonna, Norchia: un bilancio delle ultime ricerche, m Archeologia nella Tuscia..., cit., pp. 17-22 (settori Pile Β e C della necropoli); G. Colonna, La tomba dei Velisina a Norchia e la ...
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BERTRANDO di Deux (Déaulx)
Peter Partner
Ecclesiastico francese, prende il suo nome da Déaulx, presso Vézénobres, Alais (Gard), di cui era originario. Vescovo di Embrun dal 1323, nel 1329 gli fu affidata [...] . Seguendo generalmente la procedura di promulgarle in parlamenti provinciali, B. emanò altre costituzioni: per il Patrimonio di S. Pietro in Tuscia (7 marzo 1336), per il ducato di Spoleto (aprile-maggio 1336), per le Marche (22 apr. 1336) e per la ...
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CIARPELLONE (Zerpellone)
Franca Petrucci
Nacque probabilmente in Lombardia tra la fine del XIV ed i primissimi anni del secolo seguente. Soldato di ventura, militò giovanissimo nelle schiere di Francesco [...] sforzeschi, fu, catturato anche Ludovico Gonzaga, figlio del marchese di Mantova. Nel marzo del 1439. C. era nella Tuscia e il legato pontificio, G. Vitelleschi, formalmenie alleato degli sforzeschi, ingiungeva ai Viterbesi di non farlo entrare in ...
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BENTIVEGNA, Angelario
Daniel Waley
Appartenne, con probabilità, ad una famiglia di Todi, e forse fu frate minore. È probabilmente quel "fra, Angelerio d'acquasparta" che partecipò al lavoro dell'inquisizione [...] la causa di Todi alla corte papale, in materia di esenzione dalla giurisdizione del rettore del Patrimonio di S. Pietro in Tuscia. Aiutò ancora il Comune in quello stesso anno per impetrare l'assoluzione dalla condanna a una multa imposta dalla Curia ...
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COLONNA, Giovanni
Werner Maleczek
Sebbene i documenti relativi alle vicende di questo primo cardinale Colonna siano noti da tempo, la suo biografia è stata ricostruita finora solo in modo lacunoso.
Come [...] della città. Dopo un breve soggiorno in Curia, Onorio III gli affidò l'ufficio di rettore pontificio nel ducato di Spoleto e in Tuscia. Come tale è ricordato tra il 21 dic. 1225 e il 16 apr. 1227. Gregorio IX lo richiamò in Curia subito dopo la ...
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LUNI SUL MIGNONE (v. S 1970, p. 447)
F. di Gennaro
L'importanza concordemente attribuita all'abitato di L. nel contesto preistorico, e in particolare protostorico, dell'Italia centrale ha fatto sì che [...] per gli insediamenti imperniati, e contenuti per la maggior parte, su ripiani con contorno a strapiombo, frequenti nella Tuscia, si preferisce attualmente utilizzare la denominazione di abitato su pianoro o su pianoro isolato o su castellina isolata ...
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tuscanico
tuscànico agg. [dal lat. tuscanĭcus «della Tuscia, etrusco»] (pl. m. -ci). – Ordine t., ordine architettonico di derivazione etrusca, caratterizzato dalla colonna con fusto liscio e modestamente rastremato, appoggiata su una grossa...
francigeno
francìgeno agg. [dal lat. mediev. Francigena, comp. di Francia e -gena (v. -geno); propr. «nato in Francia», e per estens. «francese»], ant. – Franco, francese. In partic., si chiamò via f. (o francisca) la più battuta delle vie...