BONIFACIO, marchese e duca di Toscana
Margherita Giuliana Bertolini
Figlio del marchese canossiano Tedaldo, conte di Modena, Reggio, Mantova, Brescia e Ferrara, e di Willa "ducatrix" - della cui famiglia [...] Monumenta Germ. Hist., Diplomata, V, 1, Berlin 1926, n. 356, p. 484; n. 357, pp. 485-486; A. Falce, Documenti inediti dei duchi e marchesi di Tuscia (secc. VII-XII), Firenze 1927, n. VII, pp. 19-24; n. IX, n. 1, pp. 43-45, n. 2, pp. 45-47, n. 3, pp ...
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LUIGI I d'Angiò, re di Sicilia
Patrizia Sardina
Nacque a Vincennes, presso Parigi, il 23 luglio 1339, secondogenito di Giovanni II il Buono, re di Francia, e Bona di Lussemburgo.
Nel 1350 fu investito [...] , Ferrara, Ravenna, Perugia, Todi e tutti i territori della Chiesa, eccetto le province del Patrimonio di S. Pietro situate in Tuscia, Campagna, Marittima e Sabina.
L. si impegnava a non dividere il Regno di Adria, non unirlo al Regno di Napoli ...
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CAPRAIA, Rodolfo da
Franco Cardini
Figlio, forse secondogenito, del conte Guido (che era detto anche Guido Borgognone), nacque negli ultimi decenni del secolo XII. La prima notizia documentata che abbiamo [...] opponevano i suoi interessi territoriali e quelli della città sconfitta. Collaborò nel frattempo con il vicario imperiale di Tuscia Gebhard von Arnstein; lo troviamo suo ambasciatore, insieme con Ranieri degli Uberti, nel giugno 1231 a Montepulciano ...
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FEDERICO D'ANTIOCHIA, VICARIO IMPERIALE IN TOSCANA
AAlberto Meriggi
Sulle origini e l'infanzia di F. i documenti non offrono molte informazioni, escluso il fatto che era figlio illegittimo dell'imperatore [...] di Svevia".
L'imperatore nel febbraio del 1246 nominò F. suo vicario generale in Toscana e nel Patrimonio di S. Pietro in Tuscia, al posto del corrotto Pandolfo di Fasanella (v.). F. ricoprì tale incarico fino al 1250, anno della morte del padre. Ma ...
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SPANNOCCHI, Ambrogio
Guido De Blasi
– Nacque a Siena tra il 1415 e il 1420 da Nanni di Ambrogio, mercante, esponente di una famiglia originaria del vicino borgo di Spannocchia e impiantata nella città [...] di Spoleto e della Marca e la gestione della dogana delle pecore a Roma e nel Patrimonio di San Pietro in Tuscia.
La vicinanza di Spannocchi al papa catalano giovò alla repubblica senese: su sua spinta il governo ottenne l’intervento di Callisto ...
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MODERNI, Pompeo
Alessio Argentieri
– Primogenito di due figli maschi, nacque a Velletri il 19 ott. 1848 da Michele, commerciante di fede repubblicana, e da Rosa Savelloni.
Nel 1866, non ancora diciottenne, [...] rilevamenti geologici tra il 1885 e il 1893, assieme a B. Lotti e V. Novarese, tra la Toscana meridionale e la Tuscia laziale; i relativi Fogli della Carta geologica d’Italia vennero pubblicati solo diversi anni dopo: 128 «Grosseto», 129 «Santa Fiora ...
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ORSINI, Bertoldo
Marco Vendittelli
ORSINI, Bertoldo (detto il Rosso). – Nato intorno al secondo decennio del Duecento, era figlio di Gentile, fratello maggiore di Giangaetano, cardinale dal 1244 ed [...] non trascurò progetti più concreti di affermazione territoriale del suo casato, in particolare nel Patrimonio di S. Pietro in Tuscia, dove le condizioni politiche e i rapporti di forza certamente rendevano i suoi piani più facilmente realizzabili, e ...
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STEFANO
François Bougard
– Patrizio e duca di Roma di lingua greca, visse nell’VIII secolo, al tempo di papa Zaccaria (741-752), come attesta la notizia biografica (redatta probabilmente all’epoca) [...] e Blera, appartenenti al Ducato di Roma, guarnigioni longobarde, in grado di ostacolare fortemente le comunicazioni tra Roma, la Tuscia e Ravenna (agosto 739).
Subito Stefano, con l’esercito del Ducato romano – in cambio dell’impegno che Trasmondo ...
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FOURRIER (Ferrer), Adam
Andreas Kiesewetter
Le fonti tacciono sulla famiglia e sulla data di nascita del F., il quale nel 1265-66 probabilmente era già nel Regno di Sicilia al seguito di Carlo I d'Angiò [...] pontefice, il 5 maggio 1281, nominò il F. rettore in temporalibus e capitano della provincia del Patrimonio di S. Pietro in Tuscia. Ben presto però il F. venne in attrito con Martino IV, perché pretese illegalmente il pagamento di somme di denaro da ...
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Vedi BISENZIO dell'anno: 1959 - 1994
BISENZIO (Visentum, Visentium, Visentia - v. vol. II, p. 105)
F. Delpino
Memoria dell'abitato etrusco è data da Plinio (Nat. hist., III, 52) con la menzione dei Visentini [...] 26; II, Roma 1972, pp. 27 ss., 114 ss.; III, Roma 1981, p. 50 ss.; F. Delpino, Saggi di scavo sul Monte Bisenzo, in Archeologia nella Tuscia, I, Roma 1982, p. 153 ss.; M. Pandolfini, in G. Nenci, G. Vallet (ed.), BT CGI, IV, 1985, pp. 55-63, s.v.; J ...
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tuscanico
tuscànico agg. [dal lat. tuscanĭcus «della Tuscia, etrusco»] (pl. m. -ci). – Ordine t., ordine architettonico di derivazione etrusca, caratterizzato dalla colonna con fusto liscio e modestamente rastremato, appoggiata su una grossa...
francigeno
francìgeno agg. [dal lat. mediev. Francigena, comp. di Francia e -gena (v. -geno); propr. «nato in Francia», e per estens. «francese»], ant. – Franco, francese. In partic., si chiamò via f. (o francisca) la più battuta delle vie...