DELLA ROVERE, Giovanni
Franca Petrucci
Nacque a Savona da Raffaello e da Teodora Manirolo, di origine greca, intorno al 1457. Nipote di Sisto IV e fratello del futuro Giulio II, nel 1472 si parlò di [...] che, guidate da Alfonso d'Aragona e sostenute dagli Orsini, minacciavano direttamente Roma. Portatosi quindi il Sanseverino in Tuscia pontro gli Orsini, dopo averli respinti da Monterotondo e Mentana, il D., provveduto alla difesa del suo ducato ...
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MONUMENTO, Leone de
Marco Vendittelli
MONUMENTO, Leone de. – Se ne ignorano l’anno di nascita, che probabilmente deve essere collocato nel secondo quarto del secolo XII, e l’identità del padre, visto [...] non permettono di determinare se e eventualmente in quale misura Leone poté esercitare i propri diritti comitali sulla cittadina della Tuscia romana.
Oltre che presso la corte di Federico I e di Enrico VI, Leone era ben introdotto nell’ambiente della ...
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CAETANI, Francesco
Daniel Waley
Figlio di un fratello di Bonifacio VIII, Roffredo (II) conte di Caserta, e di Elisabetta Orsini, nacque intorno al 1260. Probabilmente in età molto giovane sposò Maria, [...] , presso il Tevere, era un'appendice al nucleo dei possedimenti dei Caetani nel Lazio (Viterbo) e nel Patrimonio in Tuscia (Orvieto, contado aldobrandesco). Nel medesimo tempo (marzo-aprile 1302) il C. ottenne anche il possesso della fortezza di Capo ...
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GREGORIO de Romania (de Campagna)
Maria Pia Alberzoni
Il suddiacono e cappellano papale G., la cui nascita può essere collocata negli anni Ottanta del XII secolo, fu attivo presso la Curia papale nei [...] particolare importanza nel quadro della politica di Gregorio IX.
Nel giugno del 1239 G. era rettore del Patrimonium Beati Petri nella Tuscia e nel Ducato di Spoleto e, in quanto tale, accolse la promessa del podestà di Perugia di rispettare i diritti ...
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CELESTINO III
OOvidio Capitani
Per tre aspetti, di grande importanza, la figura di C. acquista notevole rilievo in un contesto riferito a Federico II: il suo collegamento con quel clero romano che proprio [...] Scolari. A questi, l'imperatore restituì alcune terre occupate in precedenza nell'Italia centrale (specialmente Umbria e Tuscia) senza tuttavia pregiudicare i diritti imperiali sulle stesse ("tam de proprietate quam de possessione"). Questa linea, in ...
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FARNESE, Pierluigi
Angela Lanconelli
Figlio di Ranuccio e di Agnese Monaldeschi, nacque prima della metà del sec. XV; nel 1450, quando il padre fece testamento, era ancora nella minore età.
Ranuccio, [...] alla Chiesa romana. Non per questo, tuttavia, il F. abbandonò le sue terre nella provincia del Patrimonio di S. Pietro in Tuscia, anzi, lo vediamo più che mai impegnato ad amministrare e a consolidare il patrimonio di famiglia. Un documento del 1480 ...
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CATTANEO, Damiano
Giovanna Petti Balbi
Figlio di Leonardo e di Selvaggia Salvago, nacque in Genova attorno alla metà del sec. XIV. Iniziò gli studi giuridici, senza trascurare però l'attività commerciale [...] senatore di Roma. Per pagargli i suoi servigi come maresciallo, nel marzo 1389 il pontefice ordinò al collettore apostolico in Tuscia di versare ad un rappresentante del C. a Pisa quasi mille fiorini. In quello stesso anno, in qualità di senatore ...
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MALATESTA (de Malatestis), Malatesta detto Malatestino (Malatestino dall'Occhio)
Anna Falcioni
Terzogenito di Malatesta da Verucchio e della prima moglie di questo, Concordia, figlia del visconte imperiale [...] si rafforzò negli anni seguenti, quando l'autorità del legato apostolico Matteo d'Acquasparta vacillò pericolosamente in Romagna e Tuscia e il supporto dei Malatesta si rivelò decisivo. Spettò, inoltre, al M. scortare e omaggiare Carlo di Valois ...
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FARNESE, Ranuccio
Andrea Zorzi
Figlio di Gabriele Francesco di Ranuccio e di Isabella di Aldobrandino Orsini, nacque presumibilmente nel quinto decennio del XV secolo. Apparteneva al ramo familiare [...] potere signorile e patrimoniale. Al figlio Federico lasciò infatti senza sostanziali accrescimenti i beni e i feudi nella Tuscia - Canino, Gradoli e altri luoghi - che aveva ereditato dal padre Gabriele Francesco.
Il rango ormai raggiunto dalla ...
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L'Italia preromana. I siti etruschi: Bolsena
Vincenzo Fiocchi Nicolai
Bolsena
La città etrusca di Orvieto (lat. Volsinii), distrutta dai Romani nel 264 a.C., fu rifondata nel sito dell’attuale B. (lat. [...] rescritto di Hispellum (CIL XI, 5265), presso la città si teneva una festa annuale della confederazione dei popoli della Tuscia. A partire almeno dalla fine del V secolo, B. fu sede vescovile. Alcuni restauri tardi documentati nell’anfiteatro, in ...
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tuscanico
tuscànico agg. [dal lat. tuscanĭcus «della Tuscia, etrusco»] (pl. m. -ci). – Ordine t., ordine architettonico di derivazione etrusca, caratterizzato dalla colonna con fusto liscio e modestamente rastremato, appoggiata su una grossa...
francigeno
francìgeno agg. [dal lat. mediev. Francigena, comp. di Francia e -gena (v. -geno); propr. «nato in Francia», e per estens. «francese»], ant. – Franco, francese. In partic., si chiamò via f. (o francisca) la più battuta delle vie...