Vedi SUTRI dell'anno: 1966 - 1997
SUTRI (v. VII, p. 573)
C. Morselli
Posta alle propaggini dei Monti Cimini, che si elevano a NE del pianoro tufaceo su cui sorge la città, e alle falde dei Monti Sabatini, [...] VII), Firenze 1980; A. M. Giuntella, Il cristianesimo a Sutri. Le testimonianze archeologiche, in AA.VV., Il Paleocristiano nella Tuscia, Roma 1984, p. 167 ss.; F. di Gennaro, Forme di insediamento fra Tevere e Fiora dal Bronzo finale al principio ...
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FREZZA, Giovanni Girolamo
Livia Maggioni
Figlio di Bernardo, nacque nella località sabina di Canemorto (odierna Orvinio), con ogni probabilità nel 1671, per quanto la maggior parte dei repertori, senza [...] nel Settecento, in Settecento pisano, Pisa 1996, pp. 286-293; F. Minà, G.G. F.: un incisore di traduzione, Univ. della Tuscia (Viterbo), Conservazione dei beni culturali, a.a. 1996-97; Corpus delle feste a Roma/2. Il Settecento e l'Ottocento, a cura ...
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SERRES, Bernardone, di
Fabio Bargigia
SERRES (della Serra), Bernardone, di. – Nacque in data imprecisata, attorno alla metà del Trecento, nei pressi di Hagetmau, forse in località Serres-Los (secondo [...] pp. 40-44; A. Santilli, I Monaldeschi di Orvieto tra la fine del Trecento e gli inizi del Quattrocento, in Famiglie nella Tuscia tardomedievale. Per una storia, a cura di A. Pontecorvi - A. Zuppante, Orte 2011, p. 197; P. Grillo, Una generazione in ...
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La pubblicazione degli atti della Prima Conferenza Italiana di Archeologia Medievale, tenutasi nel 1995 e dedicata agli scavi medievali in Italia nel biennio 1994-95, consente di fotografare gli indirizzi [...] e castelli fra x e xii secolo. Il caso di S. Michele alla Verruca e le altre ricerche storico-archeologiche nella Tuscia occidentale, a cura di R. Francovich e S. Gelichi, Firenze 2003.
Suburbium. Il suburbio di Roma dalla crisi del sistema delle ...
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CELESTINO V, papa
Peter Herde
Pietro del Morrone, il futuro papa, nacque nel 1209 o all'inizio del 1210: la fonte più sicura a proposito, la Vita C., racconta che aveva 87 anni al momento della morte [...] a S. Giovanni in Piano che progettò la fuga oltremare dopo la sua abdicazione. Nell'estate del 1280 fece un viaggio in Tuscia, ma non sappiamo per quale motivo; forse intendeva recarsi alla corte di Niccolò III che allora risiedeva a Soriano. Durante ...
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PISA
V. Ascani
(lat. Alphea, Pisae)
Città della Toscana occidentale, capoluogo di provincia, posta lungo il corso del fiume Arno e non lontana dalla costa tirrenica. In origine P. fu città lagunare [...] la curia marchionale ubicati nell'area del monastero di S. Nicola, fondato alla fine del sec. 10° dallo stesso marchese Ugo di Tuscia, l'altra in direzione del Valdarno e in relazione con la curia viscontile, nell'area del monastero di S. Michele in ...
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Itinerario di Federico II
AAndreas Kiesewetter
Gli studi dedicati a quest'argomento si sono generalmente limitati a sommare la frequenza dei soggiorni dell'imperatore nelle varie località, indipendentemente [...] , un anno e undici mesi (3,5%) allo Stato della Chiesa in formazione (all'epoca formato dal Patrimonium Sancti Petri in Tuscia, dalla Campagna Marittima, dal ducato di Spoleto e dalla Marca anconetana, ma in realtà ancora privo della Romagna) e i ...
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L’area umbro-marchigiana, anche a causa della sua conformazione geografica, è stata interessata da vicende storiche piuttosto complesse, sebbene la geografia non le abbia assegnato confini naturali rigidamente [...] ’Umbria), quindi centrale e non mediana, ma dove è comunque evidente la prossimità alla Toscana meridionale e alla Tuscia viterbese, della quale, peraltro, il territorio orvietano fece parte fino ai primi dell’Ottocento. Essa «si caratterizza, più ...
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CASTELLI, REGNO D'ITALIA, ARCHITETTURA
Stando sia alle fonti sia alle emergenze monumentali, l'attività di Federico II quale edificatore di castelli si limita nel Regno d'Italia a un numero piuttosto [...] , luogo strategico per il controllo della pianura umbra e del sistema stradale che, attraversandola, collegava Roma e la Tuscia alle regioni altoadriatiche. Alla stregua del palatium della vicina Foligno, la cui esistenza è registrata da più tarde ...
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CODAGNELLO, Giovanni
Girolamo Arnaldi
Un notaio piacentino di questo cognome, talvolta latinizzato in "Caputagni", e di questo nome compare come rogatario o come teste in un manipolo di documenti conservati [...] et superbia elati atque inanis glorie cupidi", volevano soggiogare - oltre che la Pannonia - l'Emilia, l'Umbria, la Tuscia e l'Aurelia (sic), si trovarono di fronte i Romani (vedi il capitolo: "Istoria inter Romanos et Mediolanenses": edizione ...
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tuscanico
tuscànico agg. [dal lat. tuscanĭcus «della Tuscia, etrusco»] (pl. m. -ci). – Ordine t., ordine architettonico di derivazione etrusca, caratterizzato dalla colonna con fusto liscio e modestamente rastremato, appoggiata su una grossa...
francigeno
francìgeno agg. [dal lat. mediev. Francigena, comp. di Francia e -gena (v. -geno); propr. «nato in Francia», e per estens. «francese»], ant. – Franco, francese. In partic., si chiamò via f. (o francisca) la più battuta delle vie...