GIOVANNI da Stroncone
Mario Sensi
Nulla sappiamo sulla famiglia e sulla formazione di G. che fu, dal 1390, commissario e, dal 1415, vicario dei frati minori osservanti. Si ritiene che appartenesse alla [...] grande perfectione e molto devoto et adornato de molte virtude, maximamente de la santa povertade", fu affidata la Tuscia. Da parte sua, Wadding aggiunge che era anche "egregium concionatorem et ardentem regularis observantiae zelatorem". Di certo G ...
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ASTOLFO, re dei Longobardi
Ottorino Bertolini
Figlio del duca del Friuli Pemmone, fin da giovinetto dimostrò l'impetuosità della sua indole, che lo faceva così diverso dal fratello Rachi. Intorno al [...] che l'esatne della questione fosse affidato dal papa ad un collegio giudicante composto di tre altri vescovi della Tuscia longobarda - quelli di Volterra, Città di Castello e Chiusi -; ma permise che il collegìo stesso inviasse la propria sentenza ...
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GREGORIO IX
Ovidio Capitani
Ugolino dei conti di Segni nacque in Anagni in data che deve essere collocata verso il 1170, contrariamente a quanto si è pensato (1140); sempre ad Anagni dovette ricevere [...] a inserire negli statuti cittadini dei provvedimenti speciali contro gli eretici con l'accordo del podestà. In Umbria e nella Tuscia, dove G. IX fu costretto a recarsi, la contemporanea presenza del papa e dell'imperatore, intorno agli anni 1236-37 ...
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PASQUALE I, papa
Andrea Antonio Verardi
PASQUALE I, papa. – Figlio di un certo Bonoso e di Teodora, nacque nella seconda metà dell’VIII secolo, forse a Roma, dove ebbe la sua formazione clericale all’interno [...] ’816, concesse pertanto a s. Pietro e al suo vicario in pieno diritto la città di Roma e il suo Ducato, la Tuscia romana e la Campagna; e rinnovò le donazioni già fatte dal suo predecessore Carlo relative all’Esarcato, alla Pentapoli, alla Sabina e ...
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COLONNA (de Columpna, de Columnis), Giovanni
Norbert Kamp
Appartenente alla nobile famiglia romana che nel corso del sec. XIII forni alla Chiesa alcuni cardinali e al Comune di Roma vari senatori, nacque [...] della famiglia Colonna. Nell'agosto del 1253 Innocenzo IV incaricò il C. di predicare la Croce nel Patrimonio di S. Pietro in Tuscia contro gli eretici che vi qrano in preoccupante aumento.
Tra l'agosto e l'ottobre del 1255 Alessandro IV nominò il C ...
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PANNOCCHIESCHI, Paganello
Maria Luisa Ceccarelli Lemut
PANNOCCHIESCHI, Paganello (Nello). – Figlio di Inghiramo, apparteneva al ramo della casata Pannocchieschi discendente da Mangiante di Ranieri II [...] per beni illecitamente ottenuti Nello aveva ricevuto come penitenza da Napoleone, cardinale diacono di S. Adriano, allora legato papale in Tuscia, di pagare per un anno intero le spese di un cavaliere ben equipaggiato in caso di una nuova crociata in ...
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GIULIO
Lorenzo Fabbri
Non conosciamo il luogo della sua nascita, avvenuta presumibilmente agli inizi del XII sec. e si ignora anche la sua origine familiare. In una pergamena vescovile del 1156 (Cerracchini) [...] aveva in realtà intenti di natura politica, nel tentativo di coordinare la condotta dei tre maggiori prelati filopapali della Tuscia.
Il rifiuto di riconoscere Vittore IV esponeva i vescovi non soltanto all'estromissione dall'ufficio da parte dell ...
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CAPOGALLO, Giovanni (Gianotto)
François-Charles Uginet
Nato a Roma intorno alla metà del sec. XIV, il C. si trova citato per la prima volta il 16 apr. 1385 col titolo di abate di Grottaferrata e di amministratore [...] incarichi: così in una bolla del 15 marzo 1391 è detto rettore del Patrimonio di S. Pietro in Tuscia dal pontefice, che contemporaneamente gli concede la facoltà di sollevare dalle censure ecclesiastiche i vecchi partigiani dell'obbedienza avignonese ...
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ORSINI, Romano
Marco Vendittelli
ORSINI, Romano. – Figlio di Gentile di Bertoldo Orsini, certamente non viene ricordato come uno dei principali esponenti della famiglia dalla quale discendeva, tuttavia [...] rimase l’unica erede dei beni e del titolo di contessa palatina; tuttavia il definitivo inserimento degli Orsini nella Tuscia si sarebbe concretizzato solamente in seguito. Romano viene infatti ricordato con il titolo di conte palatino solo a partire ...
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CRISTOFORO
Bernard Bavant
È ricordato per la prima volta nelle fonti sotto il pontificato di Stefano II (o III), nel 753, nel quale anno era regionarius (probabilmente notario regionario) e fece parte [...] di sé i congiurati per indurli a rinunciare al loro progetto. Di certo sappiamo che Totone si assicurò, grazie alle truppe della Tuscia, il controllo di Roma e che alla morte di Paolo 1 (28 giugno 767) fece acclamare papa suo fratello, Costantino, un ...
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tuscanico
tuscànico agg. [dal lat. tuscanĭcus «della Tuscia, etrusco»] (pl. m. -ci). – Ordine t., ordine architettonico di derivazione etrusca, caratterizzato dalla colonna con fusto liscio e modestamente rastremato, appoggiata su una grossa...
francigeno
francìgeno agg. [dal lat. mediev. Francigena, comp. di Francia e -gena (v. -geno); propr. «nato in Francia», e per estens. «francese»], ant. – Franco, francese. In partic., si chiamò via f. (o francisca) la più battuta delle vie...