FIESCHI, Giacomo
Giovanni Nuti
Figlio di Simone e di Ginevra Gentili, nacque nella prima metà del sec. XIV dal ramo di Savignone della potente famiglia ligure. Sappiamo che abbracciò la vita ecclesiastica, [...] veste il 6 genn. 1388 assolse gli uomini di Viterbo che avevano aderito all'antipapa. Anche se come vicario generale in Tuscia e in Sabina egli appare ricordato dalle fonti ancora nel settembre, il F. dovette certamente far ritorno a Genova sullo ...
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FEDERICO d'Antiochia
Ernst Voltmer
Era figlio naturale dell'imperatore Federico II e di Maria (Matilde) d'Antiochia, appartenente a una nobile famiglia del Regno di Sicilia e figlia, forse, di Roberto [...] 1246 e fino al novembre 1248 è ricordato come vicario generale in Toscana e nel Patrimonio di S. Pietro in Tuscia ("in Tuscia et ab Amelia usque Cornetum et per totam Maritiman"). In seguito, fino alla fine del 1250, il suo vicariato comprendeva ...
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PASQUALE III, antipapa
Andrea Antonio Verardi
PASQUALE III, antipapa. – Al secolo Guido da Crema, città nelle cui vicinanze forse nacque sul finire dell’XI secolo o nei primi del XII, Pasquale non è [...] creati da Vittore IV – con il nome di Pasquale III, alla presenza di numerosi vescovi e chierici della Lombardia e della Tuscia, del prefetto della città di Roma, di molti nobili romani e del cancelliere imperiale e vescovo di Colonia, Rainaldo di ...
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PANDOLFO da Lucca
Mauro Ronzani
PANDOLFO da Lucca. – A questo ecclesiastico lucchese, creato cardinale prete della Basilica dei XII Apostoli da papa Lucio III nel dicembre 1182, è spesso attribuito, [...] di Celestino III in lui non venne meno, sì che nel marzo 1197 il papa lo inviò come Legato apostolico in Tuscia.
In tale veste, Pandolfo era abilitato ad occuparsi anche di questioni ecclesiastiche. Così, il 29 aprile 1197, nel palazzo vescovile ...
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PIETRO, da Todi (Pietro <apost>de Sapitis<apost>).– Nacque in una data imprecisata (comunque entro il 1280)
Raffaella Citeroni
a Todi.
In due atti del 1317 egli si qualifica anche con il [...] vivaci). Tale politica portò, entro il 1344, al raddoppio del numero dei conventi e dei frati nelle sei province italiane (Tuscia, Patrimonio di San Pietro, Romagna, Lombardia e, dal 1325, Venezia) e in quella di Germania, arrivando a circa 600 frati ...
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FARNESE, Gabriele Francesco
Andrea Zorzi
Figlio primogenito di Ranuccio di Pietro e di Agnese Monaldeschi, nacque probabilmente tra il secondo e il terzo decennio del XV secolo. In gioventù fu testimone [...] 1985, pp. 374 ss.; B. M. Apollonj Ghetti, Considerazioni introduttive allo studio delle sopravvivenze farnesiane nella Tuscia, in IFarnese dalla Tuscia romana alle corti d'Europa, Viterbo 1985, p. 18; B. Barbini, IFarnese a Viterbo: contributo per ...
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BONVICINO
Ugolino Nicolini
Frate dell'Ordine militare dei templari, l'inizio della sua attività come persona di fiducia di Gregorio IX è collegato probabilmente con la sua origine perugina o assisana [...] benefici, ricompense e premi di fedeltà; sorvegliò, contemporaneamente, anche l'attività economica delle case dei templari della Tuscia, del ducato di Spoleto e della Marca Anconitana. Quantunque nei registri vaticani di Alessandro IV e di Urbano ...
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CAETANI, Pietro Viatico
Daniel Waley
Nacque probabilmente prima dell'anno 1220, fratello di Roffredo (I) e perciò zio di Benedetto (il futuro papa Bonifacio VIII) della cui educazione si occupò attivamente. [...] col pretesto che il clero della diocesi doveva pagare la procura al rettore del Patrimonio di S. Pietro in Tuscia.
La questione sollevata dai rettori di questa provincia pontificia - i quali volevano includere Todi nella loro giurisdizione - dovette ...
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EUTICHIO (Ευτυχιος Eutychius)
Thomas S. Brown
Eumico, dignitario della corte di Costantinopoli, nel 727 fu dall'imperatore Leone III Isaurico creato patricius ed esarca d'Italia ed inviato nella penisola [...] di Arles.
Al principio del 740 Liutprando, che dopo il rientro in Italia aveva posto la sua base operativa nella Tuscia longobarda, lanciò bande di razziatori a saccheggiare il territorio di Ravenna e quello di Roma ma evitò che queste azioni di ...
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UBERTINI, Boso
Pierluigi Lucciardello
UBERTINI, Boso (Buoso). – Figlio di Biordo di Gualtieri e nipote del celebre vescovo Guglielmino, nacque probabilmente tra la fine degli anni Settanta e l’inizio [...] beni. Il 20 luglio 1325 il pontefice nominò Boso amministratore della Chiesa aretina e scrisse al rettore del Patrimonium in Tuscia perché sostenesse i fratelli Ubertini e i signori di Cortona, Ranieri e Uguccione Casali, minacciati da Tarlati. Il 5 ...
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tuscanico
tuscànico agg. [dal lat. tuscanĭcus «della Tuscia, etrusco»] (pl. m. -ci). – Ordine t., ordine architettonico di derivazione etrusca, caratterizzato dalla colonna con fusto liscio e modestamente rastremato, appoggiata su una grossa...
francigeno
francìgeno agg. [dal lat. mediev. Francigena, comp. di Francia e -gena (v. -geno); propr. «nato in Francia», e per estens. «francese»], ant. – Franco, francese. In partic., si chiamò via f. (o francisca) la più battuta delle vie...