PASQUALE I, papa
Andrea Antonio Verardi
PASQUALE I, papa. – Figlio di un certo Bonoso e di Teodora, nacque nella seconda metà dell’VIII secolo, forse a Roma, dove ebbe la sua formazione clericale all’interno [...] ’816, concesse pertanto a s. Pietro e al suo vicario in pieno diritto la città di Roma e il suo Ducato, la Tuscia romana e la Campagna; e rinnovò le donazioni già fatte dal suo predecessore Carlo relative all’Esarcato, alla Pentapoli, alla Sabina e ...
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Inquisizione
AAndrea Piazza
Il 22 novembre 1220 in Roma, nella basilica del beato Pietro, in occasione dell'incoronazione imperiale, alla presenza del pontefice Federico II emanò leggi per le terre [...] ottenere una vasta applicazione di tale direttiva, Gregorio IX inviò le sue costituzioni e gli statuti comunali romani ai vescovi di Tuscia e di Lombardia, ma anche al di là delle Alpi, nel mondo germanico, a Salisburgo e Treviri: le prime dovevano ...
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GIOVANNI da Stroncone
Mario Sensi
Nulla sappiamo sulla famiglia e sulla formazione di G. che fu, dal 1390, commissario e, dal 1415, vicario dei frati minori osservanti. Si ritiene che appartenesse alla [...] grande perfectione e molto devoto et adornato de molte virtude, maximamente de la santa povertade", fu affidata la Tuscia. Da parte sua, Wadding aggiunge che era anche "egregium concionatorem et ardentem regularis observantiae zelatorem". Di certo G ...
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COLONNA (de Columpna, de Columnis), Giovanni
Norbert Kamp
Appartenente alla nobile famiglia romana che nel corso del sec. XIII forni alla Chiesa alcuni cardinali e al Comune di Roma vari senatori, nacque [...] della famiglia Colonna. Nell'agosto del 1253 Innocenzo IV incaricò il C. di predicare la Croce nel Patrimonio di S. Pietro in Tuscia contro gli eretici che vi qrano in preoccupante aumento.
Tra l'agosto e l'ottobre del 1255 Alessandro IV nominò il C ...
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GIULIO
Lorenzo Fabbri
Non conosciamo il luogo della sua nascita, avvenuta presumibilmente agli inizi del XII sec. e si ignora anche la sua origine familiare. In una pergamena vescovile del 1156 (Cerracchini) [...] aveva in realtà intenti di natura politica, nel tentativo di coordinare la condotta dei tre maggiori prelati filopapali della Tuscia.
Il rifiuto di riconoscere Vittore IV esponeva i vescovi non soltanto all'estromissione dall'ufficio da parte dell ...
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CAPOGALLO, Giovanni (Gianotto)
François-Charles Uginet
Nato a Roma intorno alla metà del sec. XIV, il C. si trova citato per la prima volta il 16 apr. 1385 col titolo di abate di Grottaferrata e di amministratore [...] incarichi: così in una bolla del 15 marzo 1391 è detto rettore del Patrimonio di S. Pietro in Tuscia dal pontefice, che contemporaneamente gli concede la facoltà di sollevare dalle censure ecclesiastiche i vecchi partigiani dell'obbedienza avignonese ...
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CRISTOFORO
Bernard Bavant
È ricordato per la prima volta nelle fonti sotto il pontificato di Stefano II (o III), nel 753, nel quale anno era regionarius (probabilmente notario regionario) e fece parte [...] di sé i congiurati per indurli a rinunciare al loro progetto. Di certo sappiamo che Totone si assicurò, grazie alle truppe della Tuscia, il controllo di Roma e che alla morte di Paolo 1 (28 giugno 767) fece acclamare papa suo fratello, Costantino, un ...
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FIESCHI, Giacomo
Giovanni Nuti
Figlio di Simone e di Ginevra Gentili, nacque nella prima metà del sec. XIV dal ramo di Savignone della potente famiglia ligure. Sappiamo che abbracciò la vita ecclesiastica, [...] veste il 6 genn. 1388 assolse gli uomini di Viterbo che avevano aderito all'antipapa. Anche se come vicario generale in Tuscia e in Sabina egli appare ricordato dalle fonti ancora nel settembre, il F. dovette certamente far ritorno a Genova sullo ...
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PASQUALE III, antipapa
Andrea Antonio Verardi
PASQUALE III, antipapa. – Al secolo Guido da Crema, città nelle cui vicinanze forse nacque sul finire dell’XI secolo o nei primi del XII, Pasquale non è [...] creati da Vittore IV – con il nome di Pasquale III, alla presenza di numerosi vescovi e chierici della Lombardia e della Tuscia, del prefetto della città di Roma, di molti nobili romani e del cancelliere imperiale e vescovo di Colonia, Rainaldo di ...
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PIETRO, da Todi (Pietro <apost>de Sapitis<apost>).– Nacque in una data imprecisata (comunque entro il 1280)
Raffaella Citeroni
a Todi.
In due atti del 1317 egli si qualifica anche con il [...] vivaci). Tale politica portò, entro il 1344, al raddoppio del numero dei conventi e dei frati nelle sei province italiane (Tuscia, Patrimonio di San Pietro, Romagna, Lombardia e, dal 1325, Venezia) e in quella di Germania, arrivando a circa 600 frati ...
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tuscanico
tuscànico agg. [dal lat. tuscanĭcus «della Tuscia, etrusco»] (pl. m. -ci). – Ordine t., ordine architettonico di derivazione etrusca, caratterizzato dalla colonna con fusto liscio e modestamente rastremato, appoggiata su una grossa...
francigeno
francìgeno agg. [dal lat. mediev. Francigena, comp. di Francia e -gena (v. -geno); propr. «nato in Francia», e per estens. «francese»], ant. – Franco, francese. In partic., si chiamò via f. (o francisca) la più battuta delle vie...