Vedi TIVOLI dell'anno: 1966 - 1973 - 1997
TIVOLI (Tibur)
B. Conticello
Cittadina che sorge a N-E di Roma, al km 32 della S.S. n. 5 (Tiburtina-Valeria), presso il Salto dell'Aniene. La città antica occupava [...] : Tempio di Venere e Cerere, del Sole, di Beleno, ecc.). e può forse intendersi come corruzione del nome della gens Tuscia (nota da iscrizioni a Roma ed a T. stessa), alla quale l'edificio potrebbe in qualche modo esser stato collegato, o ...
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GUBBIO
M.E. Savi
(lat. Iguvium, Iulia Iguvia; Eugubium, Interbium nei docc. medievali)
Cittadina dell'Umbria (prov. Perugia), posta sul fianco occidentale del monte Ingino e attraversata dal torrente [...] Gubbio, ivi, pp. 299-302; M. Petrocchi, Su alcuni atti di governo ecclesiastico di San Gregorio Magno inerenti alle diocesi di Umbria, Tuscia e Sabina, ivi, pp. 343-350; C. Spaziani, La chiesa e l'abbazia di S. Pietro a Gubbio, Gubbio 1966; J. White ...
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L'Europa tardoantica e medievale. I popoli delle migrazioni nelle regioni occidentali: I Longobardi
Marcello Rotili
I longobardi
Popolazione di lingua germanica occidentale il cui etnonimo di “popolo [...] ai Longobardi di conquistare in poco tempo quasi tutta l’Italia settentrionale da Forum Iulii fino al Piemonte e alla Tuscia con un’operazione tutt’altro che indolore come mostra la conquista di Pavia svoltasi fra violenze e devastazioni nel 572 ...
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L'Italia romana delle Regiones. Introduzione
Manlio Lilli
L’italia delle regiones
Introduzione
I gravi disagi che la trasformazione della società romano-italica provocò, nel momento del passaggio decisivo [...] e Bruttium), che riguardarono: la Flaminia che andò a far parte della Liguria e dell’Aemilia, da cui si staccò la Tuscia che andò a unirsi a Umbria e al Picenum. Sotto Settimio Severo sarebbe stato introdotto un nuovo sistema, rimasto in vigore ...
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STORIOGRAFIA
Maria Casini
Domenico Musti
Ovidio Capitani
Giuseppe Giarrizzo
(v. storia, XXXII, p. 771; App. III, II, p. 846; storiografia, App. IV, III, p. 492)
Preistoria. - La paletnologia (v. [...] aggiungono i contributi di G. Cherubini, G. Pinto, G. Piccinni, D. Balestracci, A. Cortonesi per la Toscana e la Tuscia bassomedievali, fra i quali non possono non essere segnalati i due volumi di G. Cherubini (Signori, contadini, borghesi. Ricerche ...
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SOPRAVVIVENZA DELL'ANTICO
N. Dacos
I problemi concernenti le sopravvivenze e le riprese dell'arte antica nella civiltà occidentale sono molto numerosi e molto varî, sicchè le ricerche estremamente abbondanti [...] de Bayeux, Bruxelles 1964; A. Lazzarini, Coscienza etrusca in Orvieto medievale, in Sopravvivenze e memorie etrusche nella Tuscia medievale, Orvieto 1964, p. 59; D. Stricevic, I monumenti dell'arte paleobizantina in rapporto con la tradizione ...
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BACILE
M. Di Berardo
Recipiente di forma concava e dimensioni variabili destinato alla raccolta di liquidi, il cui uso prevalente risulta legato - nella liturgia come in ambito profano - all'abluzione [...] Toscana. La necropoli, Firenze 1971, pp. 11-13, 16-23, tav. 14; A. Melucco Vaccaro, Mostra dei materiali della Tuscia Longobarda nelle raccolte pubbliche toscane, cat. (Lucca 1971), Firenze 1971, p. 34; K. Eckerle, Zum dem Bronzebecken von Münzesheim ...
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CITTÀ
P. Cuneo
La definizione di Isidoro di Siviglia (Etym., XV, 2, 1), identificando la civitas nel vincolo associativo che lega gli abitanti e l'urbs entro le mura che circondano lo spazio abitato, [...] romana, con due scelte apparentemente contraddittorie: il raggruppamento di più municipi nello stesso ducato (per es. Friuli, Tuscia, Spoleto e Benevento) e la spartizione degli antichi territori municipali a favore di alcuni centri minori, quei ...
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tuscanico
tuscànico agg. [dal lat. tuscanĭcus «della Tuscia, etrusco»] (pl. m. -ci). – Ordine t., ordine architettonico di derivazione etrusca, caratterizzato dalla colonna con fusto liscio e modestamente rastremato, appoggiata su una grossa...
francigeno
francìgeno agg. [dal lat. mediev. Francigena, comp. di Francia e -gena (v. -geno); propr. «nato in Francia», e per estens. «francese»], ant. – Franco, francese. In partic., si chiamò via f. (o francisca) la più battuta delle vie...