TABERNACOLO
C. Pisoni
Edicola chiusa che contiene la pisside (v.), con le Sacre Specie consacrate e non consumate.Il termine t., riferito a uno specifico oggetto atto a conservare il SS. Sacramento, [...] a muro, databili alla seconda metà del Duecento, sono presenti anche in tutta l'area del viterbese e della Tuscia, come quello nella chiesa di S. Francesco a Viterbo (attualmente interrato sotto il livello pavimentale) firmato da Vassalletto, quello ...
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GIOVANNI di Niccolò di Ranuccio
Cristina Ranucci
Non si conosce la data di nascita di questo marmorario originario di Roma, figlio di Niccolò di Ranuccio e attivo nella seconda metà del XII secolo.
G. [...] romanica in Abruzzo, in Alba Fucens, II, Rapports et études, Wetteren 1969, p. 52; J. Raspi Serra, La Tuscia romana, un territorio come esperienza d'arte: evoluzione urbanistico-architettonica, Milano 1972, pp. 53, 164 s.; M. Leonida, Tarquinia ...
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CAMPANA
P.F. Pistilli
Strumento di metallo, generalmente in bronzo ma anche in lamina di ferro battuto, a forma di tazza rovesciata, che emette suono in seguito alla percussione mediante un batacchio [...] la fine del primo tipo, che peraltro sembra rimanere pressoché sconosciuto in Italia. Il rinvenimento nelle campagne di Canino, nella Tuscia romana, di una c. in bronzo (Roma, BAV, Mus. Sacro) databile in base alla sua iscrizione al sec. 8°-9 ...
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TUSCANIA
P. Rossi
(lat. Tuscana; dal sec. 14° fino al 1911 Toscanella)
Cittadina del Lazio settentrionale, in prov. di Viterbo, situata su uno sperone tufaceo sopra il fiume Marta.
T. fu un importante [...] im 12. Jahrhundert (Frankfurter Forschungen zur Architekturgeschichte, 1), Berlin 1957, p. 170; B.M. Apollonj Ghetti, Antica architettura nella Tuscia, Fede e arte 7, 1959, pp. 306-309; K. Noehles, Die Fassade von S. Pietro in Tuscania. Ein Beitrag ...
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FREZZA, Giovanni Girolamo
Livia Maggioni
Figlio di Bernardo, nacque nella località sabina di Canemorto (odierna Orvinio), con ogni probabilità nel 1671, per quanto la maggior parte dei repertori, senza [...] nel Settecento, in Settecento pisano, Pisa 1996, pp. 286-293; F. Minà, G.G. F.: un incisore di traduzione, Univ. della Tuscia (Viterbo), Conservazione dei beni culturali, a.a. 1996-97; Corpus delle feste a Roma/2. Il Settecento e l'Ottocento, a cura ...
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PISA
V. Ascani
(lat. Alphea, Pisae)
Città della Toscana occidentale, capoluogo di provincia, posta lungo il corso del fiume Arno e non lontana dalla costa tirrenica. In origine P. fu città lagunare [...] la curia marchionale ubicati nell'area del monastero di S. Nicola, fondato alla fine del sec. 10° dallo stesso marchese Ugo di Tuscia, l'altra in direzione del Valdarno e in relazione con la curia viscontile, nell'area del monastero di S. Michele in ...
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CASTELLI, REGNO D'ITALIA, ARCHITETTURA
Stando sia alle fonti sia alle emergenze monumentali, l'attività di Federico II quale edificatore di castelli si limita nel Regno d'Italia a un numero piuttosto [...] , luogo strategico per il controllo della pianura umbra e del sistema stradale che, attraversandola, collegava Roma e la Tuscia alle regioni altoadriatiche. Alla stregua del palatium della vicina Foligno, la cui esistenza è registrata da più tarde ...
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GUERRA, Giovanni
Mario Bevilacqua
Nacque nel 1544 a San Donnino della Nizzola, presso Modena, da Baldassarre, artigiano, e Lucia Versi; furono artisti anche due suoi fratelli, Giovanni Battista e Gaspare. [...] contati finora più di 800 fogli), oggi dispersa in collezioni pubbliche e private, comprendono vedute di ville della Tuscia e fiorentine (Bomarzo, Bagnaia, Pratolino, Boboli; Vienna, Albertina), eseguiti in occasione del viaggio a Ferrara nel 1598 o ...
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Vedi TIVOLI dell'anno: 1966 - 1973 - 1997
TIVOLI (Tibur)
B. Conticello
Cittadina che sorge a N-E di Roma, al km 32 della S.S. n. 5 (Tiburtina-Valeria), presso il Salto dell'Aniene. La città antica occupava [...] : Tempio di Venere e Cerere, del Sole, di Beleno, ecc.). e può forse intendersi come corruzione del nome della gens Tuscia (nota da iscrizioni a Roma ed a T. stessa), alla quale l'edificio potrebbe in qualche modo esser stato collegato, o ...
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MICHELE Arcangelo, santo
E. Federico
Arcangelo il cui nome, che in ebraico significa 'chi come Dio?' (Mīkā'el), è più volte esplicitamente citato nei libri vetero e neotestamentari e nei testi apocrifi [...] , pp. 423-442; id., Riflessi del culto di San Michele del Gargano a Sutri in epoca medievale, in Il paleocristiano nella Tuscia, "Atti del II Convegno, Viterbo 1983", Roma 1984, pp. 43-60; id., La tradizione micaelica del Gargano in un bassorilievo ...
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tuscanico
tuscànico agg. [dal lat. tuscanĭcus «della Tuscia, etrusco»] (pl. m. -ci). – Ordine t., ordine architettonico di derivazione etrusca, caratterizzato dalla colonna con fusto liscio e modestamente rastremato, appoggiata su una grossa...
francigeno
francìgeno agg. [dal lat. mediev. Francigena, comp. di Francia e -gena (v. -geno); propr. «nato in Francia», e per estens. «francese»], ant. – Franco, francese. In partic., si chiamò via f. (o francisca) la più battuta delle vie...