Orvieto
Cittadina in prov. di Terni. Centro etrusco importante, identificabile con Volsinii Geteres, O. mantenne in età romana la primitiva floridezza economica, specialmente basata sulla produzione [...] la fondazione di abbazie e monasteri nel territorio circostante (fine sec. 10°). O. faceva allora parte della marca di Tuscia, e fu successivamente incorporata nel patrimonio matildino; nel 1137 vi appare però già formato il comune autonomo, che ben ...
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Comune del Lazio settentrionale (406,23 km2 con 65.911 ab. nel 2020), capoluogo di provincia. La città è situata a 326 m s.l.m., su un piano ondulato dove vengono a contatto i prodotti vulcanici dei Monti [...] i Gatti e i Prefetti di Vico. Verso la metà del secolo Giovanni di Vico estese la sua signoria a quasi tutta la Tuscia romana, ma nel 1354 fu spodestato dal cardinale Albornoz. I Vico signoreggiarono ancora sulla città con Francesco (1375-87) e con ...
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(fr. Vintimille) Comune della prov. di Imperia (53,9 km2 con 25.664 ab. nel 2008), noto soprattutto come stazione di confine. Il centro è situato ai due lati della foce della Roia. La pittoresca città [...] chiamarsi Ventimiglia. Dal 962 è attestata una contea di V. dipendente dal marchesato di Susa. Assegnata dai Carolingi alla marca della Tuscia, V. subì gravi danni nel 10° sec. da parte dei Saraceni. Anche quando nel 12° sec. si costituì il Comune, i ...
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Città della Toscana (185,7 km2 con 88.734 ab. nel 2020), capoluogo di provincia. Sorge nella pianura del Valdarno Inferiore fra i Monti d’Oltreserchio e il M. Pisano, a breve distanza dalla sponda sinistra [...] Augusto fu assegnata all’Etruria. Con l’occupazione longobarda (570 circa) L., retta da un dux et iudex, fu capoluogo della Tuscia. Nella lotta tra Chiesa e Impero rimase fedele all’Impero. Nel 1126 si alleò con Genova contro Pisa, con la quale venne ...
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Basilicata
CCosimo Damiano Fonseca
Difficile da definire nella sua consistenza geografica per la fluidità dei suoi confini specialmente per quanto riguarda l'area occidentale dell'antica Lucania, la [...] in quei mesi nella sua cancelleria venivano redatti sette documenti destinati al monastero del Ss. Salvatore di Monte Amiata, ai comuni della Tuscia, a Venceslao re di Boemia, a Gerardo vescovo di Brema, a Sergio abate del monastero di S. Maria e dei ...
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Regione fisica e storica dell’Italia centrale, estesa sulla sinistra del basso corso del Tevere a monte di Roma. In epoca romana, almeno fino al 3°-4° sec. d.C., corrispondeva al territorio abitato dagli [...] (Ereto), Cures (Curi). Sotto Augusto la S. venne a far parte della IV regione e, dopo Costantino, fu incorporata nella Tuscia. In seguito all’ordinamento dell’Italia in ducati, buona parte della S. fece parte del ducato di Spoleto; una parte, annessa ...
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(o Langobardi) Popolazione germanica che appare nelle fonti scritte nel 5° sec., quando si stanziò nel Meclemburgo (a E dell’attuale Amburgo).
Storia
Le origini. - Secondo l’antico mito longobardo delle [...] longobardo nella sua configurazione territoriale: esso comprendeva l’Italia del nord (eccetto la fascia costiera veneta e la Liguria), la Tuscia, il cuore dell’Umbria e delle Marche e vaste regioni del sud. Già in quest’epoca fu chiaro però che l ...
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Iesi
CCosimo Damiano Fonseca
Tutte le fonti concordano nell'indicare Iesi come città natale di Federico II e nel fissare la data dell'evento "in festo Sancti Stephani", come riportano il Chronicon di [...] a Parma, con l'arrivo a Iesi del cardinale Raniero del titolo di S. Maria in Cosmedin, vicario del papa per la Tuscia, il ducato di Spoleto e la Marca anconetana. Il cardinale Raniero il 13 febbraio 1248 confermò agli uomini di Iesi i loro beni ...
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Roma
Città, capitale della Repubblica italiana.
La monarchia
La tradizione annalistica romana faceva risalire la fondazione di R. al 754 o 753 a.C. e la riconnetteva, basandosi su leggende di varia [...] la dissoluzione dell’impero nell’anarchia e il conseguente assurgere a grande potenza dei signori di Spoleto e di Tuscia, gravitanti decisamente verso R. e il ducato, crearono nuove situazioni. L’espansione saracena nel Mediterraneo minacciò anche R ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] da parte di famiglie aristocratiche, soprattutto di quelle che esercitano funzioni pubbliche nelle marche confinarie, del Friuli, di Tuscia, di Ivrea e di Spoleto.
Approfittando anche delle divisioni e delle continue lotte dei potentati longobardi, i ...
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tuscanico
tuscànico agg. [dal lat. tuscanĭcus «della Tuscia, etrusco»] (pl. m. -ci). – Ordine t., ordine architettonico di derivazione etrusca, caratterizzato dalla colonna con fusto liscio e modestamente rastremato, appoggiata su una grossa...
francigeno
francìgeno agg. [dal lat. mediev. Francigena, comp. di Francia e -gena (v. -geno); propr. «nato in Francia», e per estens. «francese»], ant. – Franco, francese. In partic., si chiamò via f. (o francisca) la più battuta delle vie...